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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Febbraio 2003
 
   
  AMARONE E SFORZATO: LA TRADIZIONE VA A CONVEGNO UN ILLUSTRE PARTERRE DI RELATORI, PER PARLARE DELLE RAGIONI DI UN SUCCESSO FONDATO SUL RISPETTO DELLA TRADIZIONE E DI PRATICHE CONSOLIDATE NEL LAVORO DI SECOLI

 
   
  Sondrio, 11 febbraio 2003 - Preservare le ragioni di un successo, senza compromessi e cedimenti ai richiami della tecnologia e del mercato, nel rispetto della tradizione e di pratiche consolidate nel lavoro di secoli. In sintesi, è questo il tema di fondo del Convegno "Amarone e Sforzato: due grandi vini di territorio. Il futuro è nella tradizione", che si svolgerà a Verona venerdì 21 febbraio 2003 a partire dalle ore 15, presso il Palazzo della Gran Guardia in Piazza Bra. Promotori dell´evento sono i Consorzi di Tutela dei due vini-simbolo della Valpolicella e della Valtellina, rappresentati dai rispettivi Presidenti, Emilio Pedron e Casimiro Maule: un gemellaggio tra due territori e due tipologie che in comune hanno non soltanto una tecnica di vinificazione, ma un rigore stilistico e una filosofia produttiva in grado di conferire personalità e specificità ai due vini. Il Convegno nasce proprio da qui: dalla necessità di tirare una prima somma su quanto fatto, visto e assaggiato in questi anni in tema di Amarone e di Sforzato, dal bisogno di fissare criteri a uno sviluppo produttivo che potrebbe nuocere alla ricetta originaria dei due prodotti - ricetta vincente, peraltro -, dalla volontà, infine, di guardare al futuro con la serenità necessaria in questi tempi delicati sul piano economico e sociale mondiale. Al centro dei lavori, quasi a mo´ di filo conduttore dei vari interventi, sarà la tecnica dell´appassimento: quel particolare trattamento postvendemmiale e naturale delle uve che sta entrando a far parte del tessuto produttivo di ogni comprensorio enologico del mondo, ma che, riferendoci all´appassimento per vini secchi, trova proprio nella Valpolicella e nella Valtellina due patrie storiche troppo spesso ignorate o date per scontate. È questo il messaggio che il Convegno richiamerà con grande forza, questa la grande sfida che attende i due terroir nel futuro prossimo immediato: riappropriarsi dell´esclusività di una tecnica che non è esportabile al di fuori dell´ambiente di origine, abbandonando le tentazioni allo svilimento che possono giungere, e giungono, da più parti, con l´effetto di offuscare un´immagine costruita grazie al lavoro e alla passione di centinaia di produttori delle due aree. Prestigioso, come non poteva che essere data la complessità del tema, il parterre dei relatori: Giacomo Mojoli, Vice Presidente Internazionale di Slow Food; Attilio Scienza, Docente all´Università Statale di Milano; Alexandre de Lur-saluces di Chàteau d´Yquem; Carlo Petrini, Presidente Internazionale di Slow Food; Giovanni Alemanno, Ministro delle Politiche Agricole e Forestali. Il padrone di casa, per così dire, sarà Emilio Pedron, in questa occasione supportato dal "collega" valtellinese Casimiro Maule. Due Consorzi a braccetto per difendere e consolidare il successo internazionale dei loro gioielli. Perché anche nel vino l´unione può fare la forza. Al termine del Convegno, si passerà dalle parole ai fatti: grande Banco di assaggio di Amarone (abbinato al formaggio Monte Veronese) e Sforzato (unito al Bitto della Valtellina).  
   
 

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