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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Dicembre 2006
 
   
  FINANZA ETICA PER IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE ACCORDO TRA EMIL BANCA E LA COOP SOCIALE EX-AEQUO PER LO SVILUPPO DELLE BOTTEGHE DEL MONDO

 
   
   Bologna, 19 dicembre 2006 - Un circolo virtuoso tra finanza etica, commercio equo e cooperazione. Grazie alla sua linea di finanza etica chiamata Ethical Banking, Emil Banca ha erogato un prestito di 60 mila euro a tasso inferiore dell’1 per cento alla cooperativa sociale Ex-aequo, la storica cooperativa bolognese che dal 1993 lavora per la promozione del commercio equo e solidale e del consumo responsabile. Nel 2005, Ex-aequo ha discusso e definito un piano di sviluppo del Fair Trade nella provincia di Bologna che coinvolge, oltre alla Bottega del Mondo di via Altabella a Bologna, i punti vendita di San Giovanni in Persiceto (gestito dai volontari di Altreterre), Casalecchio (Percorsi di Pace) e Castel San Pietro (Mandacarù). Nella completa autonomia culturale, politica e amministrativa delle associazioni che gestiscono le Botteghe e che partecipano al patto federativo all’interno di Ex-aequo, sono stati fissati alcuni obiettivi comuni da realizzare tra la fine del 2006 e il 2007. Ex-aequo punta ad aumentare la visibilità delle Botteghe ricercando locali in zone più commerciali (per le botteghe di San Giovanni e Castel San Pietro), mettendo in piedi un piano di restyling dei punti vendita e la realizzazione di campagne promozionali sul territorio. Altro punto importante del piano di sviluppo delle attività commerciali su base provinciale sono: l’apertura, a Casalecchio, di un deposito/punto vendita all’ingrosso; la promozione della linea cosmetica “Natyr” all’esterno della catena delle Botteghe (erboristerie, profumerie e farmacie); lo sviluppo del settore “ristorazione” per promuovere l’inserimento di prodotti Fair Trade nelle mense scolastiche; lo sviluppo del settore “vending” (macchine distributrici di bevande e snack). Nel progetto di Ex-aequo è prevista anche una serie di interventi per sensibilizzare/formare amministratori ed insegnanti sulle tematiche della cooperazione decentrata e del commercio equo. Le risorse per realizzare questo articolato piano di sviluppo arriveranno dalla finanza etica permettendo ad Ex-aequo di reperire capitali ad un costo irrisorio e senza alcuna spesa accessoria. “Questo è un esempio di come la finanza etica e la cooperazione riescano nel concreto a portare nel mercato elementi di equità sociale e sostenibilità – ha dichiarato il direttore generale di Emil Banca, Daniele Ravaglia – da tempo il nostro istituto è impegnato nello sviluppo del microcredito nel sud del mondo e di pratiche di sostenibilità ambientale e sociale. Pratiche che sono nel nostro Dna di Casse Rurali orami da più di 100 anni. Con l’attivazione di Ethical Banking, entrata nell’operatività ordinaria della banca nel novembre del 2005, abbiamo messo in campo uno strumento che porta al terzo settore le risorse finanziarie che solitamente non riesce ad ottenere erogandole, per di più, ad un tasso etico su cui la banca non ricava alcun utile”. “La nostra cooperativa sviluppa e promuove la finanza etica come uno degli strumenti principali per la trasformazione sociale ed economica della società, nel Sud e nel Nord del Mondo. Tuttavia, anche le organizzazioni del Commercio Equo e Solidale (nonostante la loro capacità di autofinanziamento) hanno la necessità di attingere a fonti di credito alternativo come quelle messe a disposizione dalla linea Ethical Banking per finanziare nuove aree di sviluppo dell´economia solidale – è il commento di Tullio Maccarrone, presidente della cooperativa Ex-aequo - Questo è il tipico esempio di come la scelta di un gruppo di risparmiatori consapevoli e la proposta di un istituto di credito possano in qualche modo supportare una progettualità imprenditoriale che mette al centro dei propri interessi il benessere delle comunità dei piccoli produttori del Sud del Mondo. Ci auguriamo che iniziative di questo tipo favoriscano sempre più l´uso del credito come uno strumento di pace e di sviluppo socialmente ed ecologicamente sostenibile” .  
   
 

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