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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Febbraio 2003 |
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PROGETTO EUROPEO PER LA CREAZIONE DI POMPE DI COMBUSTIBILE IDROGENO PRESSO LE STAZIONI DI SERVIZIO
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Bruxelles, 18 febbraio 2003 - La Commissione europea sta finanziando un´iniziativa triennale per sviluppare la tecnologia necessaria all´installazione di pompe di combustibile idrogeno presso i distributori di benzina, collegandole ai metanodotti già esistenti a livello nazionale. Il progetto internazionale "Hydrofueler", coordinato dal Gruppo per la tecnologia di processo dell´Università di Warwick, riceverà un finanziamento di 1,62 milioni di euro stanziato nell´ambito del programma "Energia, ambiente e sviluppo sostenibile" del quinto programma quadro (5Pq). Il dott. Ashok Bhattacharya, direttore del Gruppo, ha dichiarato al Notiziario Cordis: "Pensiamo di aver sviluppato il primo concreto processo che consente di realizzare una fonte pulita ed efficiente d´idrogeno su vasta scala mediante l´utilizzo dell´infrastruttura già esistente. Questo progetto mira a fornire una fattibile modalità di produzione dell´idrogeno presso le stazioni di servizio, ma le tecniche sviluppate potrebbero ugualmente costituire soluzioni sostenibili per l´approvvigionamento di aziende e abitazioni". Uno dei principali ostacoli legati ad un diffuso utilizzo delle automobili all´idrogeno è costituito dalla difficoltà di garantire un efficace sistema di distribuzione dell´idrogeno per l´alimentazione delle pile a combustibile. L´équipe di ricerca ritiene che, grazie alla nuova tecnologia, l´infrastruttura attualmente esistente fornirà una risposta al problema. I processi industriali su vasta scala consentono già di produrre idrogeno a partire dal gas naturale, ma questi metodi non possono essere applicati ad un impianto di dimensioni adatte ad una stazione di servizio. Per essere efficiente sotto il profilo economico, infatti, il processo dev´essere automatizzato, telecomandato e in grado di operare in uno spazio ridotto. Il team Hydrofueler ritiene di disporre della soluzione, elaborata sulla base della tecnologia sviluppata dall´Università di Warwick e dai suoi partner in Francia, Italia, Norvegia e Regno Unito. La risposta al problema risiede nell´integrazione di un´innovativa tecnologia per lo scambio di calore, di nuovi sistemi di gestione e utilizzo del calore e della pressione all´interno di un reattore, di un nuovo reattore compatto laminato e di avanzatissimi catalizzatori nanocristallini rivestiti che aumentano notevolmente l´efficienza delle reazioni. Queste tecniche consentiranno lo sviluppo di un reattore di dimensioni paragonabili a quelle di un letto matrimoniale, installabile nelle piazzole delle attuali stazioni di servizio, e capace di produrre idrogeno in maniera economicamente vantaggiosa e senza problemi di emissioni. Un ulteriore vantaggio offerto da questa tecnologia è rappresentato dalla produzione, nelle varie fasi del processo, di idrogeno con livelli di purezza differenti. Si tratta di un fattore di grande importanza, poiché i diversi tipi di pile a combustibile necessitano di miscele di idrogeno diverse. In questo modo, il nuovo rettore sarà in grado di fornire quello che potremmo definire idrogeno a due, tre o quattro stelle. Inoltre, sebbene il progetto Hydrofueler sia incentrato sulla produzione di idrogeno a partire dal gas naturale, il dott. Bhattacharya spiega che "modificando i parametri del progetto, è possibile utilizzare la stessa tecnologia per altre fonti energetiche, per esempio i biocombustibili". Il progetto proseguirà fino alla fine del 2005, ma già nel corso dei primi mesi ha attirato l´interesse di Exxon Mobile e Bmw, due fra i maggiori rappresentanti, rispettivamente, del settore della distribuzione di carburante e dello sviluppo della tecnologia a pile a combustibile, i quali hanno saputo riconoscere rapidamente il potenziale offerto dal processo Hydrofueler. |
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