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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Febbraio 2003 |
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PARMIGIANO-REGGIANO: AUMENTA LA COMPETENZA DEL CONSUMATORE SECONDO UN¹INDAGINE DI EURISKO; IL 38% DEGLI ITALIANI INTERVISTATI CONOSCE I TEMPI CORRETTI DI STAGIONATURA
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Reggio Emilia, 18 Febbraio 2003. Lunga stagionatura, controlli rigorosi, genuinità e naturalità del prodotto: sono queste le caratteristiche che i consumatori riconoscono nel Parmigiano-reggiano. Lo testimoniano i risultati della ricerca affidata alla società Eurisko, presentata oggi ai soci del Consorzio del Formaggio Parmigiano-reggiano, nel corso di un incontro che si è svolto a Reggio Emilia. Condotta su un campione di 1.000 casi rappresentativo della popolazione italiana adulta (pari a circa 48 milioni di individui), la ricerca aveva l¹obiettivo di misurare l¹efficacia della campagna di comunicazione televisiva, inaugurata dal Consorzio due anni fa e che ha come protagonista l¹ormai popolare "Intrusa" (la mucca che con molteplici espedienti tenta di intrufolarsi nella zona di origine, senza rispettare le regole poste dal rigido Disciplinare produttivo del Parmigiano-reggiano). Secondo quanto è emerso dall¹indagine, il significato della comunicazione è stato ben interpretato. Il 74.5% del campione (con un incremento di quasi ben 15 punti percentuali rispetto alla rilevazione effettuata 12 mesi prima) ricorda distintamente i temi della campagna: ³genuinità², ³controllo del latte utilizzato nella produzione del Parmigiano-reggiano², ³pascoli selezionati², eccetera. Il 71.8% dà un¹interpretazione corretta del guardiano-casaro, come di colui che tutela i valori del prodotto. Ma il dato più significativo è che il 38% degli italiani intevistati conosce correttamente i tempi di stagionatura del Parmigiano Reggiano (da uno a più di due anni): un risultato straodinario, se si considera che la percezione esatta del tempo di maturazione era ritenuta propria solo degli addetti ai lavori. Se poi si aggiunge la quota di chi attribuisce al prodotto addirittura 3 anni e oltre (21,1%), si può affermare che il 60% degli italiani riconosce la lunga stagionatura come caratteristica peculiare del prodotto; risultato tutt¹altro che scontato. <<La valorizzazione dei prodotti Dop, di cui il Parmigiano-reggiano è forse l¹emblema, non può prescindere da una comunicazione incentrata sulle differenze ha dichiarato Andrea Bonati, presidente del Consorzio Abbiamo utilizzato il media televisivo puntando sull¹informazione e sulle peculiarità del prodotto, nella convinzione che la corretta conoscenza dei tratti distintivi, per un prodotto unico e di elevato valore intrinseco, sia la chiave del successo>>. Il direttore del Consorzio, Leo Bertozzi, si è invece soffermato sul percorso che ha condotto alla realizzazione di questa fortunata campagna pubblicitaria. <<C¹è stata grande chiarezza fin dall¹inizio sugli obiettivi, che abbiamo condiviso con gli organi sociali per poi indire una gara tra le più affidabili agenzie di comunicazione. La scelta era caduta su Max Information del gruppo Testa, che meglio aveva interpretato i nostri obiettivi. E i risultati sembrano averci dato ragione>>. De segnalare, infine, l¹elevato gradimento degli spot riscontrato, per il linguaggio ironico divertente. Le valutazioni espresse dagli intervistati, se comparate con i valori medi registrati per tutte le pubblicità televisive italiane, collocano gli spot del Parmigiano-reggiano ai livelli certamente più alti (oltre la soglia di "eccellenza"). La scala di gradimento va da 1 a 5: la comunicazione del Parmigiano-reggiano ha una media del 4.28. |
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