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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Febbraio 2003
 
   
  IL MONDO DELLA BOMBONIERA: DATI E TENDENZE MODA

 
   
  Milano, 18 febbraio 2003 - Oggi la bomboniera gode di una tradizione consolidata non solo in Italia, ma anche all´estero. Sono circa 700, tra medie e piccole imprese, le aziende italiane che operano nel comparto produttivo (l´80% è a livello artigianale) e oltre 200 i distributori e importatori, nazionali e regionali. La vendita al dettaglio registra oggi 5 mila punti vendita specializzati in bomboniere, mentre a metà degli anni Ottanta erano 9 mila. Così il negozio di bomboniere ha ampliato la gamma trasformandosi in negozio di articoli regalo; il negozio lista nozze ha inserito la bomboniera; la pasticceria si è riappropriata del suo antico ruolo; la cartoleria continua nella vendita stagionale in occasione di cresime e comunioni; il fiorista si affaccia oggi al mercato forte del fatto di essere fornitore indispensabile della cerimonia. Di fatto, dunque, sono oltre 10 mila i punti vendita che trattano bomboniere in Italia. Il fatturato complessivo annuo, tra comparto produttivo, distributivo e dettaglio, ammonta a 800 milioni di euro, di cui circa 25% è esportazione. Oltre 30 mila gli addetti. La Toscana rappresenta nel comparto produttivo la punta di diamante nell´oggettistica legata alla bomboniera. Per la qualità e l´eterogeneità dei materiali (argenti, cristalli, vetri, porcellana, ceramiche, terracotta), l´eleganza innata delle forme e l´estro creativo degli artigiani. La maggiore concentrazione di aziende è nelle province di Firenze, Arezzo, Siena, Prato, Pisa. Altrettanto importanti sono la Campania e il Veneto per le produzioni di ceramiche (Vietri, Nove, Bassano), vetri (famosissimi quelli di Bassano) e cristallo (Campania), mentre la Lombardia eccelle per il tessile (tulli, pizzi e veli) e Sulmona per i confetti. Tutto oggi potrebbe essere vissuto come bomboniera e quello che la trasforma nel simbolo della tradizione sono la confezione e l´inserimento dei confetti. Incremento, dunque, per scatoline, nastri tessuti; ottimo il mercato dei confetti, dai classici con mandorla d´Avola intera senza amido sino a quelli speziati e aromatizzati o al cioccolato. In ripresa le ceramiche, con rinnovato interesse per quelle legate alle culture locali. Argento e porcellana mantengono la leadership. In risalita i materiali alternativi, se legati a innovazioni di design. Dal 1980 la bomboniera ha trovato una sua catalogazione anche negli archivi museali (era citata solo come tabacchiera e porta bon-bon), ha una sua storia (sono stati pubblicati ben tre volumi) e una sua rivista specializzata, Bomboniera Emporium (quello di novembre è il 250° numero), ha una sua precisa identità commerciale, ha una sua fiera iperspecializzata (Firenze Bomboniere, dove nascono i trend per la stagione successiva). In Europa i paesi più ricettivi sono sicuramente l´Inghilterra dove si sta assistendo ad una diffusione rapidissima, la Spagna dove viene usata soprattutto per battesimi e comunioni ed infine la Grecia e il Belgio per i matrimoni e i battesimi. Per quanto riguarda invece i paesi extra europei è interessante il caso Usa. Introdotta dagli immigrati italiani, iraniani ed ispanici, oggi è divenuta un prodotto di grande successo, soprattutto per l´intrinseco legame con un mercato matrimoniale in forte crescita e superato solo da quello natalizio. In Egitto e in Arabia Saudita esiste invece una radicata tradizione della bomboniera usata nel primo caso in occasione di matrimoni, di nascite e nelle comunità di religione cristiana anche di battesimi, mentre in Arabia viene regalata solo per celebrare i matrimoni. Una buona penetrazione è registrata anche in Kuwait, Iran, Marocco, Messico, Argentina, Malesia, Brasile, Olanda. Per meglio capire la situazione attuale, Firb-confcommercio ha commissionato all´Istituto Astra una ricerca demoscopia dal titolo "Gli Italiani e le bomboniere". Nata nel 1985, Firb è la Federazione Italiana operatori regali, bomboniere, tessuti e complementi d´arredo e riunisce oggi 1200 associati di cui 750 negozianti e il resto produttori e grossisti con l´intento di concertare e promuovere gli interessi specifici dell´Area Regalo.  
   
 

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