Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 19 Dicembre 2006
 
   
  "DA BALIE A BADANTI. MIGRAZIONI FEMMINILI: ESPERIENZE A CONFRONTO" PARI OPPORTUNITÀ: CONVEGNO SU MIGRAZIONI FEMMINILI

 
   
   Trieste, 19 dicembre 2006 - "Da balie a badanti. Migrazioni femminili: esperienze a confronto" è il tema del convegno che si è sviluppato nella sala Tessitori del Consiglio regionale, organizzato dall´associazione Interethnos in collaborazione con il Consiglio regionale e la Commissione per le pari opportunità e con il contributo dell´Amministrazione regionale. L´iniziativa, ha sottolineato la presidente Renata Brovedani, si inserisce in un fitto percorso di esplorazione e di analisi che la Commissione pari opportunità sta portando sul territorio e l´argomento è particolarmente sentito, ma conosciuto nei suoi aspetti più delicati non da tutti. Questo è soltanto uno dei tanti problemi che coinvolgono quotidianamente le donne e rispetto ai quali sono le donne a doversi impegnare in prima persona con una sensibilità più profonda. Per tutto ciò è indispensabile che le donne - quelle di un certo tipo però - trovino spazio nella politica, nei luoghi decisionali: solo così ci saranno maggiori garanzie che le tematiche di cui stiamo parlando saranno trattate, sviluppate, monitorate. E´ questo il contributo che le donne vogliono dare al buon governo, perché solo da un buon governo derivano quelle ricadute che poi vanno a beneficio di tutti. Elisabetta Kolar e Melita Richter, di Interethnos, hanno quindi messo in evidenza l´impegno dell´associazione per il progetto "Centro interculturale di Trieste", che vuol essere luogo di incontro e di confronto e hanno sintetizzato il senso del convegno: una volta balie, oggi badanti, sono le donne protagoniste del progetto delle strategie di sopravvivenza di intere famiglie. Donne i cui volti e l´operato rimangono occultati, ma che riescono a uscire fuori dall´ombra protettiva della potestà maschile; donne che spesso ripiombano nel lavoro tradizionale femminile nonostante lo abbiano già abbandonato nei loro Paesi d´origine percorrendo la via dell´istruzione; donne alle quali viene affidata sotto la protezione della famiglia autoctona la cura di bambini e anziani. E´ a loro che guarda il convegno, a loro vuol restituire la voce attraverso il racconto delle tante donne che hanno portato il loro contributo frutto di esperienze maturate nei Paesi d´origine da ogni parte del mondo. . .  
   
 

<<BACK