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Notiziario Marketpress di
Giovedì 20 Febbraio 2003 |
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UNA SCOPERTA PER GLI AMANTI DEL PIACERE: I VINI BIOLOGICI ESCONO DALLA NICCHIA BIOFACH 2003 DI NORIMBERGA HA PRESENTATO IL MEGLIO DEI VINI INTERNAZIONALI IN QUALITÀ BIO
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Milano, 20 febbraio 2003 - Li circonda una fama eccezionale: vincono premi internazionali e vengono lodati nelle guide enologiche e nelle riviste specializzate. Attualmente stanno per conquistare alla grande i sensibili organi di gusto dei gourmet: sono i vini pregiati in ´qualità bio´. Ciò che nacque dai pensieri ecologici di pochi motivati viticoltori di spirito combattivo è diventato, negli anni ´80, un movimento più ampio guidato dai vinificatori francesi e tedeschi. Da allora molto è cambiato. Migliaia di aziende in tutta Europa e oltreoceano si sono nel frattempo convertite alla viticoltura biologica. Tra queste, sono molte quelle che tengono soprattutto alla qualità del vino ed al mantenimento della fertilità della terra. Gran parte di questi vini viene commercializzata al Biofach di Norimberga, che ha aperto i suoi cancelli agli operatori dal 13 al 16 febbraio 2003. Il salone pilota del biologico a livello mondiale ha visto 2.000 espositori ed oltre 27.000 visitatori professionali da tutto il mondo. Nel 2003 i 214 produttori e rivenditori di vini, spumanti e champagne sono arrivati tra altro da Argentina, Cile, Germania, Francia, Grecia, Italia, Austria, Spagna, Turchia e Ungheria. Nella viticoltura biologica l´Italia è in Europa nettamente in testa: i vitigni crescono su una superficie di ben 44.000 ettari che corrispondono al 4,8% della superficie coltivata complessiva. Segue al secondo posto la Francia, nazione dell´anno del Biofach 2003, con oltre 13.000 ettari (1,5%), davanti alla Spagna con quasi 12.000 ettari (1%), alla Grecia con 2.000 ettari (1,6%) ed alla Germania con quasi 1.400 ettari (1,3%). Quantitativamente la Germania non può quindi annoverarsi - anche per ragioni climatiche - tra i "grandi"; ciò nonostante vi sono tra i bio-viticoltori tedeschi cantine assolutamente top che forniscono prodotti di straordinaria qualità. Delia partita: i consorzi Appena dieci anni fa il raccolto di molti coltivatori di uve biologiche doveva per forza finire nei grandi tini comuni del consorzio. Ma ora il vento è cambiato. Molti dei consorzi hanno preso atto delle nuove tendenze e lavorano separatamente le uve biologiche e quelle ´convenzionali´. In Germania sono ad esempio sul mercato con dei vini biologici i Badische Winzerkeller, le cantine Cantine vinicole del Baden, e la Gebeitswinzergenossenschaft Franken (Gwf), il consorzio vinicolo territoriale della Franconia. Enti che sono naturalmente sottoposti agli stessi controlli di ogni altro singolo viticoltore. Ancor più fortemente rappresentati sul mercato sono i consorzi francesi. Soprattutto nel sud del paese (Languedoc, valle del Rodano, Provenza) appartengono al maggior gruppo di aziende offerenti. E la loro produzione biologica continua ad aumentare, perché in seguito alla crescente domanda di vino biologico ed alla crisi da sovrapproduzione che si intravede sul mercato mondiale sono sempre di più i viticoltori che mettono da parte le loro perplessità riguardo i tempi di conversione. Anche in Spagna ed in Italia alcuni consorzi imbottigliano delle "bio-cuvées" prodotte esclusivamente con i vini dei loro associati. Naturalmente il clima caldo secco predominante nei mesi estivi va a tutto favore della coltivazione di vigneti biologici nei paesi del Mediterraneo, in quanto il problema centrale - quello di malattie come l´oidio - è lì più facile da tenere sotto controllo di quanto accada ad esempio in Germania. La commercializzazione trova un supporto nella rapida crescita del numero di grandi negozi specializzati e supermercati di alimenti naturali. In Germania ce ne sono circa 150: offrono un´ampia gamma di vini con l´assistenza di personale specializzato in grado di consigliare la clientela. Entrambi sono presupposti fondamentali per un successo nelle vendite. Un altro centinaio abbondante di negozi specializzati in vini biologici propone esclusivamente o prevalentemente vini di questa categoria. Ma ormai anche molti rivenditori di vini convenzionali li hanno messi a listino, e con risultati più che buoni. Nelle qualità superiori vini bio senza supplemento di prezzo I vini biologici di pregio approfittano di un fatto davvero sorprendente: non costano nulla di più di un vino prodotto con metodi convenzionali! Semplicemente perché la differenza risiede soltanto nel diverso lavoro in vigna: l´unico punto nel quale i costi di produzione per i bio-produttori sono più alti è questo. Ma quanto più alto è il prezzo di un vino, tanto meno incidono i costi per la manodopera e tanto più quelli per il confezionamento e la commercializzazione. E così l´esigente amante del vino può concedersi il piacere di un buon bicchiere senza dover pagare praticamente alcun supplemento per il metodo biologico di coltivazione. Il prossimo passo: vini biologici nei negozi di generi alimentari Negli ultimi anni le quantità disponibili erano troppo scarse per destare interesse tra i grandi del commercio di generi alimentari. Una situazione che ora cambierà. Grazie alla forte opera di conversione, soprattutto in Italia, Francia e Spagna, sono ora sul mercato contingenti sufficienti. Contemporaneamente i supermercati di generi alimentari si sono costruiti con successo negli ultimi anni degli assortimenti di prodotti biologici, nella maggior parte dei casi, però, ancora privi di vini. I primi tentativi di vendita hanno avuto esito positivo. Il Biofach 2003 ha quindi offerto ai buyer delle catene commerciali un´eccellente occasione per orientarsi. Il Villaggio del vino al Biofach: premi per i migliori La gamma di vini biologici offerta al Biofach cresce di anno in anno. La scelta della Francia come nazione dell´anno nel 2003 ha fatto intravedere interessanti novità in ambito enologico. In passato erano sempre stati gli italiani a presentare al Biofach la gamma più ampia di prodotto; questa volta la concorrenza francese non eè stata da meno. L´elenco dei produttori francesi di punta in questo specifico settore è lungo. Vi compaiono senza dubbio Romanée-conti e Domaine Leflaive in Borgogna, Deiss, Weinbach e Zind-humbrecht in Alsazia, Joly e Huet sulla Loira, Chapoutier, Beaucastel Gauby e Cazes nel sud del paese. Punto d´incontro di tutti gli interessati al Biofach è stato il Villaggio del vino nel padiglione 6 che assume sempre più le sembianze di un salone enologico autonomo, anche per le prossime edizioni. I visitatori vi hanno trovato una varietà di buone etichette di tutte le più importanti regioni vinicole del mondo. Anche questa volta il Salone ha visto la premiazione del concorso vinicolo del Biofach. I prodotti candidati dagli espositori sono stati degustati da una giuria di esperti per la selezione. I vini premiati sono stati a disposizione dei visitatori e degli intenditori durante le quattro giornate di fiera al Villaggio allo stand a loro dedicato. Www.biofach.de |
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