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Notiziario Marketpress di
Venerdì 21 Febbraio 2003 |
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LE CITTÀ DEL VINO E IL GOLF: UNA RETE PER SVILUPPARE IL TURISMO DELL’ITALIA DEL BUON VIVERE
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Il turismo del benessere e il turismo enogastronomico possono fare sistema incontrandosi sul green di un campo da golf. È l’idea dell’Associazione nazionale Città del Vino che, nel corso di un incontro tenutosi sabato 8 febbraio a Castel San Pietro Terme (Bologna), ha ipotizzato la nascita di una rete delle Città del vino che hanno nel loro territorio un campo da golf, e individuata come strumento di promozione turistica e valorizzazione del territorio. All’incontro erano presenti amministratori e sindaci di Città del vino dotate di campi da golf, ma anche rappresentanti di amministrazioni che intendono progettare o hanno in corso la realizzazione di nuove strutture. “Si tratta di una prima occasione di confronto - afferma Paolo Saturnini, presidente dell’Associazione Città del vino - per valutare quali sono le iniziative che possiamo intraprendere per sviluppare nuove forme di turismo legate al golf che sappiano promuovere le tipicità di un territorio. Il pubblico a cui ci rivolgiamo è ben più ampio di quanto non si creda. Cresce l’interesse per questa pratica sportiva perché è in grado di coniugare la vacanza al relax, al buon vivere, alla qualità della vita. Argomenti a noi congeniali visto che della tutela ambientale, della salvaguardia delle tipicità agro alimentari, della qualità del vino e del territorio siamo da sempre paladini”. I Campi Da Golf Nelle Citta’ Del Vino - Sono oltre 20 i campi da golf situati in territori di Città del Vino (campi didattici o professionali a 18 buche), rispetto alle oltre 250 strutture presenti in tutta Italia. Il golf muove nel nostro Paese un giro d’affari di oltre 100 milioni di euro e coinvolge oltre 65.000 tesserati alla Federazione italiana golf. Sono circa 480.000 le persone che li frequentano ogni anno, dei quali la metà sono stranieri. Il maggior numero di campi da golf è concentrato al Nord e al centro, mentre al Sud le strutture sono praticamente inesistenti. In Sicilia c’è un solo campo a Castiglione di Sicilia, in provincia di Catania, anch’essa Città del vino. Fra le Città del Vino che hanno già un campo da golf erano presenti alla riunione: Vladimiro Ferri sindaco di Monte San Pietro (Bo), Roberta Agosti e Michael Bradlwarter di Bolzano, Nicola Mincone sindaco di Miglianico (Ch), Sergio Giovagnoli e Giovanni Dolci di Verucchio (Rn), Alfio Bosco di Castiglione di Sicilia (Ct), Palumbo Carmelo di Bogogno (No) e Dario Braggio sindaco di Garlenda (Sv). Fra le città che non hanno ancora un campo da golf o lo stanno costruendo hanno partecipato: Piero Poverello di Brusnengo (Bi), Brunaldo Iacomini di Capannori (Lu) e, da oltre confine, Tullio Fernetich, Cristina Vojic, Stefano Sissot del Comune di Verteneglio (Croazia), associato alle Città del vino italiane. Esperienze A Confronto - L’aspetto più interessante sta nel fatto che il golf non è più visto come uno sport d’élite, solo per ricchi, ma sta coinvolgendo un sempre maggior numero di persone, non necessariamente vip. Un modo nuovo per stare al l’aria aperta e trascorrere una piacevole giornata. Lo dimostra l’esperienza di Castel San Pietro Terme, Città del vino che si è dotata da oltre 10 anni di una struttura che oggi raccoglie l’adesione di oltre 520 soci, dei quali almeno 200 sono cittadini residenti a Castel San Pietro. La gestione dell’impianto è affidata ad una società nella quale il Comune ha la maggioranza. Un’impianto che non è rimasto avulso dal contesto urbano e sociale di Castel San Pietro, ma che è divenuto patrimonio della città tutta. Come un qualunque altro impianto sportivo utilizzato dalla popolazione: come il campo di calcio, esempio forse più calzante. La riunione è servita a conoscere alcune prime problematiche legate al mondo del golf e al rapporto tra strutture e amministrazioni pubbliche. Molte le esperienze a confronto, da quella già citata di Castel San Pietro Terme, all’esperienza del Comune di Miglianico, in provincia di Chiesti, che con fatica ma apprezzabile ostinazione porta avanti il campo da golf, come ha raccontato il sindaco Nicola Mincone illustrando le vicende che hanno visto nascere il campo nel suo comune, prima su iniziativa privata che non ha avuto successo, poi con la diretta gestione del Comune, con risultati più che apprezzabili. Interessante il progetto del Comune di Capannori che prevede la realizzazione di un “agrigolf”, ovvero di una struttura che sia integrata con il territorio e che prevede il recupero delle vecchie abitazioni rurali anziché insistere su nuove costruzioni; a Garlenda, in Liguria, tutto va a gonfie vele, come ricorda il sindaco Dario Braggio: “La nostra struttura è ben inserita nel circuito del golf, ma siccome credo che vi sia sempre più bisogno di un’offerta turistica di qualità, credo che sia importante mettere a disposizione la nostra esperienza e coniugare golf e buon vivere come modello turistico da sviluppare”. E poi ancora le esperienze piemontesi, dove il golf è in forte sviluppo, come a Bogogno e Sizzano, oppure l’interesse del comune croato di Verteneglio che intende far tesoro delle varie informazioni per programmare la realizzazione di un nuovo impianto. Sviluppo Urbanistico E Golf - La realizzazione di un campo da golf comporta numerosi problemi tecnici, molti di carattere urbanistico. In particolare, è facile che alla realizzazione di ogni campo si affianchi, da parte dell’investitore, anche la richiesta, di realizzare strutture abitative a sostegno dell’investimento effettuato. In questi casi si pone un delicato problema legato alla gestione del territorio e alla progettazione urbanistica per uno sviluppo che sia sostenibile. L’occasione dell’incontro era la prima riunione di lavoro per gettare le basi di un coordinamento dei sindaci e amministratori delle Città del Vino interessati al tema delle possibili sinergie fra vino e golf come strumento di promozione dei territori. L’invito era esteso quindi non solo alle 21 fra le Città del vino che già ospitano nel proprio territorio campi da golf, ma anche a quelle che hanno intenzione di costruirne uno. Il Paesaggio - Se guardiamo ai soli impianti ubicati nei territori delle Città del vino, essi offrono una diversità di paesaggi e di contesti ambientali davvero notevoli. Dalle montagne dell’Alto Adige all’ombra del grande vulcano Etna, dalle colline dell’entroterra romagnolo all’aria salmastra della costiera ligure. Una varietà di ambienti che rappresentano essi stessi motivo di attrazione e di invito al viaggio. Il Buon Vivere, Tra Enogastronomia E Golf - “Il fenomeno golf è abbastanza recente e complesso - afferma il direttore dell’Associazione Città del vino Paolo Benvenuti - e sicuramente in crescita. La realtà del golf si colloca all’interno della filosofia del buon vivere che si basa sulla ricerca del benessere psico-fisico, sulla riscoperta dei prodotti tipici di qualità e anche dei vini di qualità. D’altro canto il circuito del vino ha attivato flussi turistici importanti: 3 milioni di arrivi e 8 milioni di presenze all’anno, con un giro di affari di 1 milione e mezzo di Euro. In questi anni, è stata proprio l’offerta delle Città del vino a crescere in termini di qualità e di forza”. Gli Italiani Tra Sport All’aperto E Buon Vivere - Benvenuti ha citato anche una indagine del Censis in base alla quale su un campione di 1500 italiani adulti: il 30% pratica sport all’aperto, il 23,3% va regolarmente in palestra, il 13,7% segue un regime dietetico, il 10,5 effettua cure termali e l’8,7 si reca frequentemente in centri estetici. Un vero e proprio esercito di appassionati del buon vivere, che possono trovare in un campo da golf e nel territorio circostante ampia soddiffazione del loro desiderio di salutistica evasione. “La possibilità di un’integrazione fra enogastronomia di qualità e circuito del golf è evidente - conclude Benvenuti - ma ad oggi non esiste una rete golfistica al di là della Federazione Italiana Golf, c’è dunque ampio spazio per lavorare”. Al termine della riunione tutti i presenti hanno concordato sull’interesse a proseguire con altri incontri e a dare una struttura stabile a questo coordinamento, come ha proposto il sindaco di Castel San Pietro Graziano Prantoni dando incarico all’Associazione Città del vino di proseguire nell’elaborazione di un programma di lavoro che porti, in tempi relativamente brevi, alla realizzazione di iniziative che comincino a mettere in rete le Città del vino e del golf. |
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