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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Dicembre 2006
 
   
  PALCOSCENICO D’ECCEZIONE PER GLI OLI EXTRAVERGINI DI OLIVA DI CALABRIA. GLI OLI CALABRESI NEL CUORE DI MILANO.

 
   
  Nella caratteristica cornice dell’Oil Bar Restaurant Café Frantoi Celletti & Cultivar, Milano ha ospitato un simposio dedicato alla presentazione degli Oli Extravergini Monovarietali di Calabria e riservato ai giornalisti del settore agro-alimentare lombardo. La manifestazione, caratterizzata da due momenti differenti, ha inizialmente privilegiato i “Saperi”, con un breve, ma intenso, viaggio nel variegato mondo dell’olio, per poi passare ai “Sapori” della terra di Calabria, dove è stato possibile abbinare ai piatti della gastronomia calabrese gli oli monocultivar di terra bruzia, al fine di esaltarne le differenti peculiarità organolettiche. Il momento introduttivo e di saluto, è stato curato dal presidente dell’Associazione Saperi e Sapori - Domenico Fazari - ospite della manifestazione che ha spiegato la filosofia che spinge da ben 7 anni (questa del 2006 è la settima edizione delle “Giornate Internazionali per la Valorizzazione dell’Olivicoltura Mediterranea”) un gruppo di esperti, di imprenditori e di semplici appassionati, ad organizzare eventi che ruotano intorno al mondo dell’olio. In seguito, l’Assessore Regionale all’Agricoltura della Regione Calabria - On. Mario Pirillo – ha riferito del percorso che l’Ente regione ha tracciato per valorizzare l’intero comparto agro-alimentare calabrese, fatto di unicità e specificità universalmente riconosciute come l’olio, il vino, gli agrumi e quant’altro la generosa terra di Calabria offre. E’ poi toccato al dr Gino Celletti – padrone di casa e titolare dell’omonimo ristorante – introdurre i temi del contendere. Approfondita, semplice, e tecnica quanto basta, la descrizione delle caratteristiche degli oli monovarietali di qualità, affrontate da Celletti. Un panorama sul settore olivicolo italiano, sui suoi punti di forza (le circa 700 cultivar, o come lui preferisce chiamarle “monocultivar”) e quelle che alcuni settori del comparto olivicolo, in malafede, vogliono far passare come punto di debolezza: l’eccessiva caratterizzazione degli oli, tutti differenti ed “unici”. Tipicità (ed unicità) locali, riassunte nel motto della relazione: distinguersi per affermarsi! Dopo i dovuti cenni sulla chimica dell’olio e sulle caratteristiche salutistiche connesse all’utilizzo, non solo come semplice condimento, ma come potente alleato per la salvaguardia della nostra salute, è stata la volta del dr Flavio Zaramella, profondo conoscitore del settore olivicolo internazionale e presidente della Corporazione dei Mastri Oleari. Le frodi, molteplici e reiterate, apportate da “certa” distribuzione senza scrupoli – ha detto Zaramella - rischiano di penalizzare un mondo già in crisi come quello del settore primario e dell’olio in particolare. Punta quindi il dito sulle norme disattese, emanate dal Coi (Consiglio Oleicolo Internazionale) e dall’Ue (Unione Europea), a protezione della salute e, conseguentemente, di un settore importante qual’è il nostro agroalimentare “Made in Italy”. Dopo Fazari e le autorità, competente e qualificato è stato l’intervento dei tecnici dell’Arssa Calabria impegnati, da anni, sull’intero territorio calabrese, a tutela, salvaguardia e valorizzazione delle tipicità della regione. Il dr Rosario Franco – esperto di Analisi Sensoriale, ha posto l’attenzione sulla consistenza del patrimonio olivicolo calabrese, forte di quasi 200. 00 ettari di terreno utilizzati per la coltivazione dell’olivo e che, con i circa 2. 000. 000 di quintali di olio prodotto, pongono la Calabria ai vertici delle maggiori realtà produttive italiane. Prima di passare ad un iniziale momento di convivio e di degustazione, curato dalle cucine di Frantoi Celletti in collaborazione con i produttori calabresi, il dr Antonio Lauro - Esperto di Analisi Sensoriale del Settore Marketing dell’Arssa Calabria (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e per i Servizi in Agricoltura) e redattore insieme al dr Rosario Franco, dr Walter Cricrì ed al p. A. Carmelo Orlando del libro “Gli extravergini calabresi – Guida agli oli regionali di qualità”, ha curato la descrizione degli oli extravergini di oliva in degustazione. Lauro ha quindi tracciato il profilo sensoriale degli oli, soffermandosi sulle varietà di olive che hanno dato origine all’olio monocultivar utilizzato, evidenziando i territori d’origine e gli areali di diffusione. A seguire l’aperitivo, servito all’Oil Bar ed impreziosito con tre oli monocultivar di Calabria ottenuti dalle varietà di olive Cassanese, Grossa di Gerace e Dolce di Rossano, il pezzo forte della serata: la “cena dell’olio”. Molto particolare e studiato il menù in degustazione, realizzato per esaltare gli abbinamenti tra le pietanze e le differenti varietà di oli (Ottobratica, Carolea, Tonda di Strongoli, Pennulara, Dolce di Rossano); differenze e particolarità ben illustrate, nel corso della cena, dal dr Celletti e dal dr Lauro. Sempre il dr Antonio Lauro, nel susseguirsi di piatti e di portate, ha solleticato la curiosità dei giornalisti presenti, invitandoli ad assaggiare “tal quale” l’olio negli appositi bicchierini di degustazione, al fine di coglierne anche le più piccole sfumature. Infine, prima dei saluti di commiato, all’Assessore Prof. Mario Pirillo, al dr Flavio Zaramella ed al dr Gino Celletti è stato consegnato il “Premio Primolio 2006”, a riconoscimento dell’impegno profuso nel corso del 2006 a salvaguardia e difesa dell’intera filiera olivicola; premio consistente nella riproduzione dell’opera, in terracotta e legno di olivo, vincitrice del concorso “Colori e forme dell’olivo e dell’olio”. A ricordo della serata, all’insegna dei prodotti agro-alimentari calabresi, è stato consegnato agli intervenuti un “promemoria” sulle specialità tradizionali della terra di Calabria: depliant e brochure descrittive dei prodotti, ma anche piccoli “assaggi”, tutti straordinari esempi di quel patrimonio storico ed ambientale che è la Calabria. .  
   
 

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