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Notiziario Marketpress di
Venerdì 07 Marzo 2003 |
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STANCA: "LA MODERNIZZAZIONE DEL PAESE NON SI REALIZZA PER DECRETO" ALLO STUDIO MISURE STRUTTURALI PER L´INNOVAZIONE NELLE PICCOLE MEDIE IMPRESE
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Roma, 7 marzo 2003 - "La modernizzazione del Paese non si realizza per decreto". Lucio Stanca, ministro per l´Innovazione e le Tecnologie, intervenendo al convegno di Smau su "Italia e innovazione: una relazione possibile?", ha preannunciato che "sono allo studio misure permanenti per le piccole e medie imprese che utilizzano la innovazione tecnologica per accrescere la loro competitività", ma ha anche fortemente sostenuto "l´esigenza del coinvolgimento diretto di tutte le associazioni imprenditoriali per portare avanti questo indifferibile obiettivo". Il ministro ha tratteggiato uno scenario da cui emerge che "le aziende italiane sono avare di investimenti nell´Ict": il 70% di esse non ha adottato specifiche applicazioni in rete perché le ritiene ´inutili´ (ricerca Università Bocconi); i comparti dell´industria e della distribuzione sono quelli con la minor conoscenza della Larga Banda (studio Federcomin); l´Italia è penultima in Europa nell´adozione del commercio elettronico in quanto solo il 10% delle imprese vende i propri prodotti anche in rete. Stanca ha riconosciuto che "la causa è sicuramente riconducibile alla limitata dimensione delle imprese: il 95% di esse ha meno di 20 occupati pur contribuendo al 43% del fatturato totale. E questo comporta un gap culturale che impedisce di comprendere appieno le possibilità offerte dalle nuove tecnologie che vengono, invece, percepite come ´costi´ cui non corrisponde un aumento di redditività". Di fronte a questi "ritardi strutturali", ha quindi detto il ministro Stanca, "servono incentivi permanenti a sostegno dell´innovazione delle imprese, soprattutto quelle medie e piccole. Non si tratta di sostenere la nostra industria, che ha potenziali rilevanti, in un momento congiunturale sfavorevole, quanto fornire impulso alle imprese che attualmente non innovano. Sto pertanto studiando nuovi possibili interventi rivolti alle Pmi, che prevedano anche la semplificazione delle procedure, superando le complessità del passato che hanno allontanato le imprese dall´uso degli incentivi". Dopo aver ribadito che "per reggere la competitività internazionale il nostro Paese è ´condannato´ all´innovazione", il ministro ha infine posto come essenziale "un impegno che porti ad un provvedimento di carattere culturale, permanente, continuo, anche se l´intervento del Governo, pur importante, è complementare e di per sé non risolutivo". |
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