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Notiziario Marketpress di
Venerdì 07 Marzo 2003 |
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TAU EXPO 2003 - "AMBIENTE 21 - POLITICHE INNOVATIVE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI. LA REGIONE LOMBARDIA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE"
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Milano, 7 marzo. Nella giornata inaugurale di "Tauexpo 2003" Mostra Internazionale delle Tecnologie e dei Servizi per l´Ambiente (Fiera Milano 5/8 marzo) si è svolto, tra altri, il convegno "Ambiente 21 - Politiche Innovative per la Gestione dei Rifiuti. Una nuova politica per i rifiuti: la Regione Lombardia per lo Sviluppo Sostenibile". Riportiamo il testo dell´ intervento del presidente Unioncamere Lombardia, ing. Vico Valassi, che riteniamo possa efficacemente riassumere la situazione lombarda ed italiana. "Nello scenario dell´Unione Europea, l´ambiente costituisce sempre più un elemento centrale di riferimento nella definizione delle politiche-- ,economiche e sociali. Il concetto di "sviluppo sostenibile", da tempo, non è più un semplice slogSln ambientalista, ma è diventato un "principio" già tradotto in programmi e azioni volte ai governi, alle imprese, ai cittadini. E´ necessario pertanto trovare strade effettivamente percorribili per fare dell´ambiente una prospettiva di sviluppo per la collettività. Per una istituzione quale le Camere di Commercio, deputate alla promozione delle economie locali e degli interessi generali delle imprese, ciò significa trovare strumenti per fare della salvaguardia dell´ambiente non un puro costo per le imprese, ma un investimento in competitività. In altre parole, si tratta di identificare le condizioni per promuovere imprese .´eco efficienti" e competitive. Non è compito facile, considerato che la tutela ambientale passa attraverso l´innovazione (tecnologica, organizzativa e amministrativa, come la pratica dei bilanci ambientali ci sta dimostrando) ed è, pertanto, un costo aggiuntivo immediato e certo, mentre per coglierne le opportunità servono, quantomeno: strutture tecniche adatte; un orizzonte strategico di medio-Iungo periodo; disponibilità di risorse finanziarie e umane "supplementari". Questi fattori si ritrovano diffusamente presso la grande impresa, ma pongono non pochi problemi al vasto sistema di piccole imprese che caratterizza il nostro Paese. Più del 70% del fatturato industriale realizzato in Italia proviene infatti dalle piccole e medie imprese e tale caratterizzazione è particolarmente forte anche nella nostra regione. Quello che mi preme sottolineare è che le Pmi, che in Lombardia rappresentano il 98% delle imprese presenti sul territorio, si sono impegnate in questi anni al rispetto della normativa in campo ambientale, anche se questa è complessa, carica di adempimenti (autorizzazioni alle emissioni in aria e acqua, gestione dei registri di carico/scarico rifiuti, ecc.) è a volte contraddittoria. L ´impegno è stato ancor maggiore per quelle imprese che hanno deciso di mett.Ere in atto i sistemi di gestione ambientale che prevedono un adeguamento sia strutturale che organizzativo al fine di un miglioramento continuo delle prestazioni ambientali dell´azienda stessa. Tali imprese vorrebbero vedere premiati i loro sforzi di sia dalla Pubblica Amministrazione che dal mercato. La Pubblica Amministrazione per innalzare il livello qualitativo dei suoi interventi, deve quindi creare, con le sue politiche e azioni, un contesto favorevole alla diffusione di imprese eco efficienti e competitive~ soprattutto nel caso delle Pmi, attraverso: razionalizzazione, snellimento, ottimizzazione e semplificazione di procedure e controlli ambientali oggi vigenti; attivazione di bonus fiscali per adesione volontaria a sistemi di gestione ambientale; riconoscimento in sede di gara d´appalto di priorità alle aziende certificate. A sua volta il mercato fatica a riconoscere dei dati di fatto evidenti. Ad esempio, per un ´impresa che è certificata Iso 14000 o Emas e tiene sottocontrollo, con adeguate procedure, il rischio ambientale (inquinamento atmosferico, delle acque, del suolo, ecc.) non esiste ancora un adeguato riconoscimento da parte del sistema assicurativo che non ha ancora attivato linee di prodotto specifiche (ad esempio agevolazioni sui premi assicurativi). Ci si deve quindi muovere su più fronti, tra loro connessi, anche in considerazione del fatto che la realtà italiana ha più volte dimostrato che ha migliori probabilità di successo una politica di supporto alle imprese che crei sinergia tra più strumenti. Prima di entrare nel tema specifico di oggi, ovvero la nuova legge regionale di disciplina dei servizi digestione dei rifiuti, dell´energia e del sottosuolo, permettetemi un accenno alle politiche più consolidate dal sistema camerale, che potranno esprimere al meglio le loro potenzialità se raccordate con il nuovo contesto che la legge regionale andrà a definire- In quest´ambito le Camere di Commercio hanno già sperimentato e consolidato modalità di intervento, giudicate positivamente dalle imprese, come la partecipazione a consorzi fidi di secondo livello e la promozione con questi ultimi di modalità innovati ve di sostegno agli investimenti delle Pmi l I Da non sottovalutare anche la positività delle collaborazioni con il mondo accademico, per la messa a punto di nuovi strumenti e servizi alle imprese anche in campo finanziario. Infine per quanto riguarda il progetto di legge regionale sui servizi di pubblica utilità, mi preme sottolineare che un ´adeguata definizione e regolamentazione del mercato è indispensabile. Infatti, solo in un contesto chiaro e ordinato si possono sviluppare positivamente e nell ´integrazione reciproca le attività dei diversi soggetti portatori di interessi: le imprese, i cittadini / utenti, le pubbliche amministrazioni . Il progetto di legge regionale mira a regolare le attività di erogazione dei servizi di pubblica utilità, con l´obiettivo di accrescerne la qualità a vantaggio degli utenti. Questo obiettivo è condiviso dal sistema camerale che fornirà il proprio contributo per individuare i metodi più efficaci per conseguirlo, nella dialettica istituzionale che accompagnerà 1´iter del progetto di legge e in sinergia con le associazioni delle imprese. In questo quadro, già da ora ci candidiamo a mettere a disposizione le nostre competenze e conoscenze per la realizzazione ed il buon funzionamento dell ´Osservatorio regionale sui servizi locali di interesse economico generale, in particolare per quanto riguarda il segmento relativo ai rifiuti. È proprio su questo argomento che mi preme fare delle osservazioni. Le politiche comunitarie e nazionali (Decreto Ronchi) per la gestione dei rifiuti hanno come priorità la prevenzione, il recupero e il riciclaggio e mirano alla riduzione sia della quantità che della pericolosità dei rifiuti prodotti, che del flusso dei rifiuti avviati allo smaltimento indifferenziato. Il sistema produttivo lombardo al fine di rispondere alle esigenze della . Normativa invece chiede lo sviluppo di un sistema adeguato di recupero e smaltimento in termini di efficienza, che non presenti costi elevati e che sia diffuso in modo capillare sul territorio. Siamo riusciti in fine a delineare una possibile strada, fatta di un insieme articolato di politiche per le imprese, che il sistema c ameraI e intende percorrere con impegno assieme a tutti i soggetti, in primis la Regione, che condividono l´obiettivo, non rinviabile, di garantire a tutto il sistema ;, produttivo regionale condizioni adeguate per sviluppare il binomio "Ambiente e competitività" sapendo che ciò mette in gioco la sua posizione anche sui mercati internazionali dove la sensibilità per questi temi esiste da lungo tempo. Riteniamo che le valutazioni e le parole dell´ing Valassi sulla situazione in Lombardia e per il complesso delle Camere di Commercio (Unioncamere) possano essere di esempio e di stimolo per tutto il "sistema Italia". Www.fieremostre.it/tauexpo |
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