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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Marzo 2003
 
   
  BANCA INTESA: RISULTATI DELLŽESERCIZIO 2002 UTILE CONSOLIDATO A 200 MLN. DI EURO DIVIDENDO DI 1,5 CENTESIMI DI EURO ALLE AZIONI ORDINARIE IN CIRCOLAZIONE E DI 2,8 CENTESIMI DI EURO ALLE AZIONI DI RISPARMIO

 
   
  Milano, 11 marzo 2003 - Si è riunito ieri sotto la presidenza di Giovanni Bazoli il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa che ha approvato il progetto di bilancio dŽesercizio e il bilancio consolidato relativi allŽanno 2002. LŽutile netto consolidato è di 200 milioni di euro, dopo accantonamenti per circa 3,5 miliardi di euro. La riduzione del profilo di rischio e la cessione di attività non strategiche hanno permesso di migliorare significativamente i coefficienti patrimoniali: al 31 dicembre 2002, il Tier I ratio è salito al 6,8%, rispetto al 6% di fine 2001, e il coefficiente patrimoniale totale ha raggiunto lŽ 11,1% rispetto al 9,3% del 31 dicembre 2001. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre allŽAssemblea ordinaria degli Azionisti la distribuzione di un dividendo per azione di 1,5 centesimi di euro alle azioni ordinarie in circolazione e di 2,8 centesimi di euro alle azioni di risparmio (per un totale di 108 milioni di euro, di cui 96 milioni da prelevare dalla riserva straordinaria) e la distribuzione a tutti i soci di 159 mln. Di azioni proprie, pari a circa un terzo del numero complessivo detenuto in portafoglio da Banca Intesa. Più precisamente, viene proposta lŽassegnazione di 159.243.488 azioni proprie nella misura di una azione ordinaria Banca Intesa, godimento 1° gennaio 2003, ogni 40 azioni Banca Intesa ordinarie e/o di risparmio in circolazione, con contestuale riduzione della riserva azioni proprie in ragione di 2,049 euro per ogni azione assegnata, valore corrispondente a quello di carico unitario nel bilancio al 31 dicembre 2002. Tenendo conto di tale valore di carico (2,049 euro), lŽassegnazione ai soci delle azioni proprie equivale alla distribuzione di un dividendo complessivo unitario di 6,6 centesimi di euro per le azioni ordinarie e di 7,9 centesimi di euro per quelle di risparmio (in confronto a 4,5 centesimi e 8,0 centesimi, rispettivamente, del precedente esercizio), con un pay-out complessivo di 434 milioni di euro, rispetto ai 331 milioni di euro del precedente esercizio. Il Consiglio ha convocato lŽAssemblea ordinaria e straordinaria per i giorni 15 aprile 2003 in prima convocazione e 16 aprile 2003 in seconda convocazione. Il pagamento del dividendo e lŽassegnazione delle azioni proprie, se approvati dallŽAssemblea, avranno luogo a partire dal giorno 25 aprile 2003 (con stacco cedole il 22 aprile). Il Consiglio ha inoltre approvato lŽaccordo per la costituzione della joint venture di bancassicurazione nel ramo vita con il Gruppo Generali e con il Gruppo Crédit Agricole che si realizzerà in Intesa Vita. Banca Intesa ha acquistato una quota dellŽ1,4% di Generali (in aggiunta allo 0,5% già detenuto sotto forma di pegno con diritto di voto) per un investimento di circa 300 milioni di euro (che rappresenta meno dellŽ1% del portafoglio titoli e partecipazioni e circa il 2% del patrimonio netto del Gruppo Intesa). Tale acquisto rafforzerà le collaborazioni in essere tra Banca Intesa e il Gruppo Generali, determinanti per il successo del Piano dŽImpresa del Gruppo Intesa, in particolare nel momento in cui viene annunciata la joint venture nella bancassicurazione. Risultati dellŽesercizio 2002 - Il conto economico consolidato del 2002 ha risentito del non favorevole andamento dei mercati finanziari, che si è riflesso sullŽandamento dei ricavi. Gli interessi netti ammontano a 5.753 milioni di euro, in calo del 4,5% rispetto ai 6.024 milioni del 2001; al netto dellŽeffetto cambio delle valute sudamericane, la flessione sarebbe limitata allŽ 1,2%. Le commissioni nette calano a 3.335 milioni di euro da 3.677 milioni (-9,3%), a seguito della contrazione della componente connessa allŽintermediazione in titoli (-37%) e al risparmio gestito (-14%), non compensata dalla dinamica relativa allŽattività bancaria commerciale e in particolare alle carte di pagamento (+13%). I proventi da operazioni finanziarie, pari a 189 milioni, risultano in linea con i 194 milioni del precedente esercizio. Complessivamente, il margine dŽintermediazione è di 9.924 milioni, in diminuzione del 6,3% rispetto ai 10.592 milioni del 2001; al netto dellŽeffetto cambio, la flessione risulterebbe pari al 3,6%. Il calo dei ricavi è stato fronteggiato con una riduzione dei costi, determinata soprattutto dagli interventi attuati nella seconda parte dellŽanno. I costi operativi complessivi ammontano a 6.816 milioni di euro, in contrazione del 7,7% rispetto ai 7.388 milioni del 2001; la riduzione sarebbe pari al 4,4% al netto dellŽeffetto cambio. In questŽambito, i costi del personale scendono del 9% (del 6,2% al netto dellŽeffetto cambio), sia per la diminuzione degli organici sia per la riduzione della componente variabile della retribuzione, connessa ai recenti modesti risultati aziendali; le altre spese amministrative si riducono del 7,7% (del 3,5% al netto dellŽeffetto cambio); gli ammortamenti risultano sostanzialmente allineati ai valori del precedente esercizio. Conseguentemente, il risultato di gestione ammonta a 3.108 milioni di euro, in flessione del 3% rispetto ai 3.204 milioni del 2001; la diminuzione risulterebbe limitata allŽ1,9% al netto dellŽeffetto cambio. LŽeffetto delle politiche di riduzione dei costi intraprese nella seconda parte dellŽanno risulta particolarmente evidente se si considera lŽandamento del secondo semestre 2002 rispetto al corrispondente semestre 2001 e lŽandamento del primo semestre 2002 rispetto al corrispondente semestre 2001. A fronte di un calo del margine dŽintermediazione di circa il 6% in entrambi i raffronti, i costi operativi sono scesi del 3,5% tra il primo semestre 2001 e il primo semestre 2002, ma di circa il 12% tra il secondo semestre 2001 e il secondo semestre 2002. Conseguentemente, il risultato di gestione è diminuito del 12% tra il primo semestre 2001 e il primo semestre 2002, ma è cresciuto di circa il 12% tra il secondo semestre 2001 e il secondo semestre 2002. La dinamica della seconda metà del 2002 rispetto al corrispondente periodo del 2001 risulterebbe confermata anche al netto dellŽeffetto cambio: a fronte di un calo del margine dŽintermediazione di circa il 2%, i costi operativi sarebbero scesi del 7,5% e il risultato di gestione sarebbe cresciuto del 16,5%. Peraltro nella seconda metà del 2002, nonostante la positiva dinamica del risultato di gestione, il conto economico ha risentito degli stanziamenti effettuati nel quadro del Piano dŽImpresa a fronte dellŽabbattimento del profilo di rischio e degli oneri straordinari connessi alla riduzione del personale, solo in parte compensati dai proventi straordinari realizzati con la cessione di attività non strategiche. Per lŽesercizio 2002, il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore (escluso lŽammortamento del goodwill) è pari a 3.026 milioni, rispetto ai 3.158 milioni del 2001. In questŽambito, circa 950 milioni sono riconducibili allŽAmerica Latina, di cui 530 milioni stanziati nel quarto trimestre a fronte del disimpegno dallŽArgentina, degli oneri di ristrutturazione della partecipata peruviana e di rischi generici per lŽesposizione in questŽarea; mentre 165 milioni sono dovuti alla svalutazione apportata nellŽultimo trimestre alle interessenze in Commerzbank (109 milioni) e Bayerische Hypo-vereinsbank (56 milioni). Il saldo delle componenti straordinarie registra un utile pari a 286 milioni, rispetto ai 1.196 milioni del 2001. I proventi sono principalmente dovuti allo smobilizzo di partecipazioni - Banco di Chiavari (246 milioni), Banca Carime (220 milioni), Monte Titoli e Borsa Italiana (93 milioni) - e alla cessione di immobili (253 milioni), nonché alla valorizzazione ai prezzi di mercato dellŽinteressenza in Crédit Lyonnais (281 milioni). Gli oneri sono soprattutto connessi alla valutazione dei Warrant Put - in parte compensati da quella successiva delle azioni proprie - con un saldo netto di 437 milioni e agli stanziamenti di 437 milioni effettuati nel quarto trimestre a fronte dellŽattivazione del Fondo di Solidarietà per la prevista riduzione del personale. LŽutile netto consolidato è quindi risultato pari a 200 milioni di euro rispetto ai 928 milioni del 2001, con un utile netto della Capogruppo sceso a 12 milioni di euro dai 337 milioni del precedente esercizio. Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 31 dicembre 2002 i crediti verso la clientela ammontano a 168,5 miliardi di euro, in diminuzione del 7,8% rispetto al dicembre 2001, e la massa amministrata per conto della clientela risulta pari a 483,8 miliardi, in flessione del 6,1%. A fine esercizio, la struttura operativa del Gruppo Intesa si articola in 4.277 sportelli bancari - di cui 3.277 in Italia e 1.000 allŽestero - con 71.501 dipendenti, 2.363 persone in meno rispetto al precedente esercizio. Rispettati gli obiettivi fissati per fine 2002 Il Gruppo Intesa ha rispettato gli obiettivi fissati per fine 2002 dal Piano dŽImpresa. Nel 2002 lŽesposizione alla clientela Large Corporate è diminuita di 14,9 miliardi di euro, rispetto allŽobiettivo del Piano di riduzione di 12,7 miliardi di euro; in questŽambito, lŽesposizione alla clientela Large Corporate internazionale è diminuita di 10,5 miliardi di euro, rispetto allŽobiettivo di riduzione di 8,8 miliardi. LŽattività in credit derivatives si è ridotta significativamente: le "posizioni aperte" si sono più che dimezzate nella seconda metà dellŽanno, da 8,1 miliardi di euro a 3,8 miliardi. Rispetto alla fine del 2001 le sofferenze nette si sono ridotte del 3%, scendendo da 5.513 milioni di euro a 5.348 milioni, con una copertura salita dal 59% al 63%. LŽindebitamento netto sul mercato interbancario si è più che dimezzato nellŽanno, scendendo da 37 miliardi di euro a 14 miliardi. I coefficienti patrimoniali al 31 dicembre 2002 sono risultati pari al 6,8% per il Tier I ratio, rispetto allŽobiettivo del 6%, e allŽ 11,1% per il coefficiente patrimoniale totale, rispetto allŽobiettivo del 10%. In merito alle prospettive per lŽesercizio in corso, si confermano gli obiettivi del Piano dŽImpresa, volti a un significativo recupero della redditività già a partire dal 2003, con risultati attesi tali da consentire unŽadeguata remunerazione del capitale.  
   
 

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