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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Marzo 2003
 
   
  MOSTRA: IL FASCINO DELLA NATURA NELLE OPERE DI BARTOLOMEO BEZZI

 
   
  Trento, 11 marzo 2003 - "Il fascino della natura - Bartolomeo Bezzi" questo il titolo della mostra, curata da Alberto Pattini, che Trento dedicherà al grande pittore trentino scomparso giusto 80 anni fa e che sarà possibile visitare a partire dal 4 maggio nei saloni di Palazzo Geremia. Affascinato dalla luce e dai suoi segreti, Bezzi si è dedicato quasi esclusivamente alla pittura di paesaggio e ci ha lasciato opere di grandissima suggestione. La luce, quella triste del tramonto o quella vivida dell´alba, regala atmosfere magiche a opere quali Campagna romana, Sulle rive dell´Adige, Sole cadente sul lago di Garda, Da Cles, Canal Grande a Venezia, San Michele all´Adige, Venezia che dorme, Mattino sul lago, Fantasie dell´aria, Poesia invernale. Nato in Val di Sole nel 1851, Bezzi a undici anni rimane orfano e lascia il Trentino per lavorare come venditore ambulante. A 20 anni è a Milano dove frequenta l´Accademia di Brera: sarà allievo di Giuseppe Bertini. In questi anni giovanili, stringe amicizia con Filippo Carcano, considerato il fondatore del Verismo lombardo, e viene attratto dall´antiaccademismo degli artisti scapigliati, approdando ad un´elaborazione libera e sognante del tema del paesaggio. Il legame con la sua terra d´origine è sempre presente nella sua vita e nei soggiorni in Trentino frequenta il salotto culturale della baronessa Giulia Turco Lazzari, in compagnia di Eugenio Prati, Luigi Nono, Angelo dall´Oca Bianca e di tanti altri artisti, critici, scrittori e musicisti. Da Milano si trasferisce a Verona e poi a Venezia dove, oltre ad avvicinarsi alla pittura veneta, diviene organizzatore culturale e promotore per le Biennali. Si spegne il 7 ottobre 1923. Info: www.Lacittaingiardino.it/bezzi    
   
 

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