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Notiziario Marketpress di
Martedì 01 Aprile 2003 |
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BANCA CARIGE ASSEMBLEA APPROVA BILANCIO: UTILE NETTO PARI A 104,8 MILIONI, IN CRESCITA DELL´1,2% RISPETTO AL 2001, CON UN RENDIMENTO DEL CAPITALE (ROE) DEL 7,7%.
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Genova, 1 aprile 2003. - Gli Azionisti della Banca Carige Spa - Cassa di Risparmio di Genova e Imperia sono intervenuti all´Assemblea dei Soci, convocata presso la Sala Riunioni della Sede Centrale di Genova, per deliberare sull´ordine del giorno che ha riguardato: Bilancio al 31 dicembre 2002. L´esercizio 2002 si è chiuso con un utile netto pari a 104,8 milioni, in crescita dell´1,2% rispetto al 2001, con un rendimento del capitale (Roe) del 7,7%. Ciò consente la distribuzione di un dividendo per azione di 0,0723 euro per le azioni ordinarie, valore allineato a quello distribuito per l´anno 2001, e di 0,0823 euro per le azioni di risparmio. Il monte dividendi del 2002 è quindi pari a 75,2 milioni, in crescita dell´1,9% rispetto all´anno precedente (73,8 milioni). Il dividendo, approvato dall´Assemblea, verrà messo in pagamento il 10 aprile 2003. Conformemente a quanto stabilito dal Regolamento della Borsa Italiana Spa, le azioni saranno negoziate ex-dividendo a decorrere dal 7 aprile 2003. A livello di Gruppo l´utile netto del 2002 è stato pari a 66,2 milioni di euro. La gestione della Banca si è sviluppata in uno scenario economico sfavorevole ed estremamente complesso, caratterizzato da una significativa flessione degli indici borsistici nazionali ed internazionali, da una forte discesa dei tassi di interesse e da un generalizzato incremento della rischiosità del credito. In questo contesto la Carige è comunque riuscita a realizzare positivi risultati reddituali e, soprattutto, a proseguire nella politica di investimenti finalizzata allo sviluppo futuro del Gruppo, dai quali si attendono significativi ritorni economici. In questa direzione si colloca la recente acquisizione di 42 sportelli del Gruppo Capitalia che ha ulteriormente rafforzato la presenza Carige su tutto il territorio nazionale, aggiungendosi alle acquisizioni realizzate a fine 2000 e 2001 dal Banco di Sicilia e dal Gruppo Intesa. In questo ambito si evidenzia inoltre il progetto di integrazione tra la rete di vendita delle Banche del Gruppo e delle agenzie assicurative delle Compagnie controllate. Il conto economico 2002 della Banca Carige risulta condizionato, nel confronto con il 2001, da una diversa struttura dei costi e dei ricavi derivante dall´ingresso (a ottobre 2001) di 61 sportelli del Gruppo Intesa, oltre che dalla presenza, nello scorso esercizio, di componenti straordinarie riferite all´operazione di securitization di crediti in bonis e alla cessione di tre sportelli: in particolare il margine d´interesse si dimensiona in 303,3 milioni, in leggera contrazione (-1,8%) rispetto al 2001, mente l´andamento dei ricavi netti da servizi (347,2 milioni; +18,9%) e dei costi operativi (412,9 milioni; +8,2%) risulta influenzato dallo sviluppo della dimensione aziendale derivante dall´acquisizione degli sportelli dal Gruppo Intesa e dal loro diverso apporto negli esercizi 2001 e 2002. Considerando la contribuzione straordinaria, dedotti gli accantonamenti, tra i quali 13 milioni di accantonamenti prudenziali a copertura del rischio di credito, stante il particolare momento attraversato dall´economia, e le imposte d´esercizio, l´utile netto sale a 104,8 milioni (+1,2%). I risultati economici degli ultimi due esercizi, 2001 e 2002, hanno già consentito di ammortizzare per oltre 12,5 milioni l´avviamento connesso alle reti di sportelli acquisite. Le Attività Finanziarie Intermediate per conto della clientela (Afi) a fine anno hanno raggiunto 21.869,1 milioni di euro, in aumento del 12,4% rispetto a fine 2001; al netto del contributo apportato dall´acquisizione Capitalia, l´incremento si colloca al 5%. In particolare, la raccolta diretta evidenzia un aumento del 14%, raggiungendo i 9.236,2 milioni (+8,2% al netto delle filiali Capitalia); la raccolta indiretta, pari a 12.632,9 milioni registra un´espansione dell´11,3% (+2,7% al netto delle nuove filiali). I crediti verso la clientela raggiungono gli 8.634,9 milioni, con uno sviluppo annuo del 15,6%; al netto delle filiali ex Capitalia e neutralizzando gli effetti dell´operazione di securitization di mutui in bonis effettuata a fine 2001, il tasso di crescita salirebbe al 16,7%. Pur proseguendo una prudenziale politica di diversificazione del rischio in termini territoriali e di settore economico, circa i due terzi dei crediti della Carige vengono erogati a favore delle imprese e delle famiglie liguri, a testimonianza del radicamento nel territorio di tradizionale insediamento e del ruolo che la Banca svolge a sostegno dell´economia regionale. La rete delle filiali della Carige nel corso del 2002 ha registrato un´ulteriore espansione da 345 a 391 sportelli, inclusi i 42 sportelli acquisiti dal Gruppo Capitalia che hanno consentito un rafforzamento sostanziale nel Lazio e l´ingresso in nuovi mercati, quali le Marche e l´Umbria. Nell´ambito dei canali remoti, gli Atm-bancomat operativi alla fine 2002 risultano pari a 455 unità; le apparecchiature Pos presso esercenti hanno raggiunto le 9.440 unità (8.101 nel 2001). Il servizio internet è stato caratterizzato da una significativa espansione, sia nel numero di contratti (+18,7% rispetto a fine 2001), sia nel numero di clienti attivi (+29,9%). A fine anno il personale della Banca Carige è risultato pari a 3.512 unità (3.506 a fine 2001); a questi vanno aggiunti 371 dipendenti delle filiali acquisite da Capitalia assunti con decorrenza 1/1/2003. I mezzi patrimoniali sono saliti a 1.369,7 milioni (1.332,8 milioni a dicembre 2001). La Banca rispetta ampiamente tutti gli indicatori di vigilanza attualmente in vigore, sia della Banca d´Italia, sia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd). Il bilancio consolidato del Gruppo Banca Carige ha evidenziato un utile netto di 66,2 milioni. Il totale dell´attivo del Gruppo ammonta a 15.388,9 milioni; le Aafi crescono dell´11,1% a 24.734,2 milioni di euro; gli impieghi a clientela, pari a 9.495,1 milioni, registrano un aumento del 13,8%. La rete di vendita del Gruppo è costituita da 452 sportelli e 443 agenzie assicurative. Conferimento dell´incarico di revisione del bilancio ai sensi del D. Lgs. 24/2/98, nonché di revisione dei dati semestrali, alla società Deloitte & Touche S.p.a. Con sede in Milano; la Società Kpmg S.p.a., ai sensi di legge, per compiuto novennio non è più ricandidabile. L´assemblea ha provveduto a nominare per il prossimo triennio 2003-2005, il Consiglio di Amministrazione della Banca che risulta così composto: Presidente: Dott. Giovanni Berneschi; Vice Presidente: On. Alessandro Scajola; Consiglieri: Prof. Adalberto Alberici, Prof. Avv. Piergiorgio Alberti, Avv. Andrea Baldini, Sig. Giorgio Binda, Dott. Jean-jacques Bonnaud, Dott. Luca Bonsignore, P.i. Mario Capelli, Rag. Remo Angelo Checconi, Dott. Maurizio Fazzari, Comm. Pietro Isnardi, Dott. Ferdinando Menconi, Sig. Paolo Cesare Odone, Prof. Avv. Vincenzo Roppo, Sig. Enrico Maria Scerni, Dott. Francesco Taranto, Ing. Oliviero Tarolli. L´assemblea ha approvato la proposta di rinnovare al Consiglio d´Amministrazione l´autorizzazione ad acquistare e a vendere azioni della Banca, per la durata di 18 mesi a partire dalla data della deliberazione assembleare, fino ad un massimo di n. 102.054.960 azioni della Banca Carige nei limiti del 10% del capitale sociale a valere sull´apposita "Riserva per acquisto azioni proprie: quota disponibile". I risultati dei primi mesi del 2003, pur in uno scenario economico ancora complesso e difficile, ulteriormente aggravato dagli eventi bellici in corso, consentono, al momento, di confermare le previsioni di budget per l´intero esercizio con un utile netto in lieve miglioramento rispetto a quello del 2002. L´attività di intermediazione a febbraio evidenzia un andamento positivo: in particolare il risparmio complessivamente raccolto dalla clientela raggiunge i 21.845,7 milioni, in crescita annua dell´11,2% (+3,9% al netto delle filiali Capitalia) registrando uno sviluppo particolarmente sostenuto del comparto obbligazionario. Per quanto riguarda gli impieghi a clientela, pari a 8.554,7 milioni, la crescita annua risulta del 16,6% (+9,7% escludendo l´apporto delle nuove filiali), trainata dai mutui alle famiglie erogati per l´acquisto e la ristrutturazione delle abitazioni. |
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