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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Aprile 2003
 
   
  ASILI NIDO E SCUOLE MATERNE DEVONO GARANTIRE UN EQUILIBRATO PERCORSO DI CRESCITA

 
   
  Milano, 1 aprile 2003 - Le circa 20 mila strutture pubbliche e private che in Italia si occupano dei bambini, in età compresa fra zero e sei anni, devono avere spazi ed arredi adeguati ed attenersi ad un preciso piano annuale di attività ricreativa e di aggregazione sociale, finalizzato a favorire un equilibrato sviluppo fisico e psichico dei piccoli ospiti Asili nido e scuole materne si prendono cura dei bambini in una fascia di età particolarmente critica (da 0 a 6 anni), che influenza largamente lo sviluppo fisico ed intellettuale dei più piccoli. In Italia sono circa 20.000 le realtà aziendali fra nidi d´infanzia, nidi aziendali, scuole materne pubbliche e private che svolgono questo importante compito. Per assicurarsi migliori standard di servizio, anche in un ambito così delicato, Uni ha pubblicato la norma Uni 11034 "Servizi all´infanzia - Requisiti del servizio". Questa nuova norma dell´Ente Nazionale Italiano di Unificazione si applica ai nidi d´infanzia (0-3 anni), alle scuole materne (3-6 anni) ed ai centri infanzia che comprendono l´intera fascia d´età da 0 a 6 anni. Questa norma si può estendere anche a tutte quelle strutture chiamate "servizi integrativi all´infanzia" che fungono da supporto ai centri infanzia, ai nidi, ecc., e che svolgono attività dedicate al gioco, culturali e di aggregazione sociale ove, se richiesta, è prevista la presenza di un genitore o di un accompagnatore. Lo scopo di questi servizi è quello di favorire l´equilibrato sviluppo fisico e psichico dei bambini, di facilitare le relazioni tra i loro coetanei e con gli adulti, offrendo stimoli al loro percorso di crescita e integrando l´esperienza educativa delle famiglie. La norma prevede che la direzione della struttura che si prende carico dell´educazione dei piccoli, dopo aver definito la propria mission, cioè i propri impegni e gli obiettivi socio-educativi, deve predisporre un documento tecnico che prescriva le pratiche, le procedure e le proprie strategie per svolgere l´attività. E´ altrettanto indispensabile che venga definita una pianificazione annuale delle attività di controllo, per verificare che gli obiettivi vengano rispettati. Inoltre, la struttura, per organizzare lo svolgimento dei propri servizi, deve definire un calendario annuale, accessibile a tutti, suddiviso in mesi, giorni ed ore dedicate alla cura dei bambini. Per garantire la continuità educativa, cioè un passaggio graduale e progressivo nei diversi livelli di apprendimento, è importante che nel nido, nella scuola materna, ecc., tutte le attività siano organizzate in funzione dell´età dei bambini (ad esempio distinguendo tra piccoli 0-1 anni, medi 1-2 anni e grandi 2-3 anni). La struttura deve inoltre curare gli spazi e gli arredi in modo tale da garantire il benessere e la sicurezza dei bimbi. Devono essere previsti, quindi, spazi: per l´accoglienza, per il riposo, per i servizi igienici, per la cucina (se è previsto il servizio mensa) e per le attività di gruppo all´interno e all´esterno della struttura. Per fare in modo che il progetto educativo si realizzi al meglio, la struttura deve garantire, inoltre, che vi sia la presenza di una figura famigliare che affianchi il bambino nella fase di ambientamento (cioè nella prima settimana di frequenza), che i tempi di allontanamento del genitore/accompagnatore e di permanenza nella struttura siano graduali; che vi sia continuità di frequenza, soprattutto nella fase di ambientamento e che venga garantita la presenza di un educatore di riferimento sia per il bambino che per i genitori. Secondo la nuova norma Uni, i nidi aziendali, gli asili, e le scuole materne, devono avvalersi di collaboratori che abbiano specifiche competenze gestionali, esperienza tecnica e/o educativa e siano in possesso di diploma o laurea ad indirizzo socio-pedagogico.  
   
 

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