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Notiziario Marketpress di
Lunedì 07 Aprile 2003 |
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UN´ÉQUIPE DI RICERCATORI OLANDESI FORNISCE UN INDIZIO SULL´ORIGINE DEL VIRUS KILLER SARS
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Utrecht , 7 aprile 2003 - Grazie ad un semplice esperimento di laboratorio condotto da alcuni scienziati olandesi, forse sarà possibile determinare l´origine del virus killer della polmonite atipica, denominata Sars, che fino ad oggi ha infettato 1.600 persone in tutto il mondo. Molti ritengono che la Sars (sindrome respiratoria acuta grave) sia causata da nuovo tipo di coronavirus, un virus dall´insolita capacità di mescolare i geni e infettare un nuovo tipo di organismo ospite. I ricercatori dell´Università di Utrecht hanno sostituito un gene in un coronavirus letale per i gatti, il quale, nell´arco di poche ore, si è trasformato in un virus in grado di infettare le cellule dei topi. Questa scoperta avvalora ancor più la tesi secondo cui il virus Sars potrebbe essere il risultato di un contatto simile fra virus umani e animali, il quale avrebbe prodotto lo scambio dei geni. Secondo Peter Rottier, lo scienziato responsabile dell´esperimento, "si tratta di una spiegazione molto plausibile". Per condurre il test, i ricercatori hanno prelevato dei semplici campioni di un virus della peritonite letale per i felini e hanno aggiunto un frammento di gene di un coronavirus murino, contenente la proteina superficiale in grado di identificare e attaccare le cellule del topo. Dopo poche ore, alcune particelle del virus felino avevano scambiato la proteina del loro involucro con quella del virus murino, acquisendo quindi la capacità di infettare le cellule del topo. Questo processo illustra ciò che potrebbe accadere se i due virus attaccassero la stessa cellula simultaneamente e rappresenta una delle spiegazioni più plausibili dell´origine del virus che ha già ucciso più di 50 persone. Presto questa teoria sarà confermata o smentita, poiché gli scienziati sono prossimi alla determinazione della sequenza genica del virus Sars, isolato alla fine di marzo. Lynn Enquist, redattore del "Journal of Virology" che ha pubblicato il lavoro dell´équipe olandese ha affermato: "L´unico modo in cui riusciremo a comprendere queste epidemie naturali è, innanzitutto, valutando i lavori scientifici e, in seguito, pubblicandoli". |
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