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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Maggio 2003
 
   
  "IL PACKAGING COME FATTORE DI REDDITIVITÀ": SETTIMANA TEMATICA PRODOTTI CASEARI AL PACKFORUM CRYOVAC

 
   
  Milano, 12 maggio 2003 - Dopo gli incontri dedicati al confezionamento Case-ready ed ai prodotti avicoli, le settimane tematiche Cryovac continuano a suscitare l´interesse della grande distribuzione e dell´industria alimentare. Dal 14 al 17 aprile 2003 si è tenuta, presso il centro Cryovac Packforum, una settimana dedicata ai "prodotti caseari" dal titolo "Il packaging come fattore di redditività". Al seminario di un giorno, che ha costituito il punto culminante dell´incontro, erano presenti 75 esperti, in rappresentanza di 50 produttori di 20 paesi, molti dei quali provenivano dall´Europa dell´est (Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca, Romania, Croazia, Slovenia, Polonia, Lituania, Ucraina e Russia). Gli interventi, per i quali è stata organizzata una traduzione simultanea in sei lingue, sono stati seguiti anche da quattro giornalisti della stampa specializzata. Tendenze generali e dinamiche di mercato Nel corso degli ultimi dieci anni la produzione mondiale di prodotti caseari ha fatto registrare una crescita moderata ma costante accompagnata, più recentemente, da una leggera diminuzione dei prezzi. Nel 2001 il consumo annuo ha raggiunto i 17 chili pro capite nell´Unione europea: questo valore, ben superiore a quello di paesi come gli Usa, il Canada, il Giappone o l´Australia, corrisponde ad una crescita annua del 2,4% dal 1999. L´attuale tendenza è dovuta a fattori socioeconomici ed al cambiamento dello stile di vita, al maggiore ricorso ai piatti pronti (pizza e panini) o alle preoccupazioni sanitarie legate al consumo della carne. Secondo Christophe Lafougère, del gruppo francese Gira, "Il consumo di prodotti caseari continuerà ad aumentare anche nei prossimi anni perché i produttori hanno iniziato a rispondere alle aspettative dei consumatori in fatto di salute, leggerezza e varietà dei cibi". Nell´unione europea circa il 60% dei prodotti caseari viene venduto nei supermercati mentre oltre il 30% è destinato alla produzione industriale e al catering (settori in cui si riscontra la maggiore crescita). Circa due terzi dei formaggi venduti nei supermercati vengono esposti sui lineari, ma non va dimenticato che i banchi gastronomia esercitano, nonostante i costi più elevati, un forte impatto sul consumatore. La concezione "Fresh Pack" Esiste un terzo segmento che si affianca ai lineari self service e ai banchi gastronomia: la concezione "Fresh Pack"; le confezioni "Fresh Pack", che abbinano qualità e freschezza dei prodotti tradizionali alla praticità del preconfezionato, vengono disposte solitamente vicino ai banchi gastronomia, come se ne fossero un´estensione. Questa modalità di vendita ha assunto un´importanza strategica perché risponde alle esigenze di genuinità, freschezza, varietà, igiene e rapidità del consumatore moderno. I prodotti possono essere confezionati nei locali interni del supermercato o con processi industriali che offrono costi più contenuti e maggiori garanzie di igiene. La concezione "Fresh Pack" sta rapidamente sottraendo quote di mercato ai banchi gastronomia (in Francia la proporzione è già del 30%). Per avere successo la concezione "Fresh Pack" deve rispondere ai seguenti requisiti: prodotti tradizionali che offrano una vera immagine di freschezza, confezionamento centralizzato, per ridurre i costi di produzione, prezzi equivalenti a quelli dei banchi gastronomia, conservabilità massima di 8-12 giorni, igiene perfetta, gamma di prodotti completa e varia nonché un´ottima collaborazione fra produttori, fornitori dei materiali di packaging e distributori. Per garantire la crescita, l´offerta dovrà essere ampliata con prodotti che sottolineino l´aspetto praticità (formaggio affettato, grattugiato ecc.). Offerta gastronomia nei supermercati La forza del supermercato consiste evidentemente negli articoli confezionati e nella rapidità dell´acquisto. Accanto ai lineari, i punti vendita mantengono una serie di banchi gastronomia che offrono prodotti freschi e di qualità elevata i cui costi, però, incidono negativamente sulle vendite. La concezione "Fresh Pack" si pone come una vera alternativa che permette di incrementare le vendite. "Ad esempio, per l´acquisto di carni affumicate e lavorate, il 35% dei consumatori preferisce gli articoli sui lineari, il 10% si serve ai banchi gastronomia e il restante 55% è costituito da indecisi che potrebbero essere attratti dall´offerta "Fresh Pack", spiega Luc Bayart dell´agenzia di consulenza Developfood, Francia. Altro esempio interessante è quello del produttore francese Fromapac che persegue una rigorosa politica di qualità ed ha ottenuto numerose certificazioni. "I nostri formaggi affettati e confezionati sono quelli che si potrebbero acquistare normalmente al banco gastronomia ma la loro conservabilità è di 21 giorni", afferma Gérard Kaufmann di Fromapac. "Rispetto al confezionamento nei locali interni del supermercato, offriamo un centro di produzione approvato e certificato, qualità affidabile ed igiene, rigorosi controlli delle materie prime, un´efficace identificazione dei lotti e una gamma di prodotti molto ampia". Automazione dei sistemi sottovuoto Alcuni dei più recenti progressi nel confezionamento dei prodotti caseari riguardano l´incremento di redditività dei processi, ottenuto mediante una maggiore produttività ed affidabilità, la riduzione della quantità di materiali impiegati e l´automazione. Cryovac dispone di una gamma di soluzioni di confezionamento con materiali termoretraibili che permette di ottenere questo tipo di risultati. Nel corso dell´incontro del 14-17 aprile sono stati forniti due esempi particolarmente significativi. Valio, grande produttore finlandese di latticini ha illustrato la strategia adottata per controbattere le importazioni dai paesi dell´Ue: "Siamo riusciti a dare ai nostri tagli di Edam un´immagine a valore aggiunto che ci ha permesso di differenziarli dai prodotti generici immessi sul mercato finlandese. La scelta di un sistema Cryovac ad alto rendimento, che comprendeva i sacchi termoretraibili Cryovac Bk300, ci ha inoltre messi in grado di ridurre i costi operativi, migliorare la qualità ed incrementare le vendite". Per parte sua il produttore di latticini polacco Obram ha spiegato come l´adozione dei sistemi automatici Cryovac abbia permesso di aumentare da 10 a 14 tonnellate al giorno la produttività di una linea di confezionamento formaggi riducendo i costi della manodopera e garantendo igiene e qualità costante. Stagionatura dei formaggi La rivoluzionaria tecnologia "stagionatura nel sacco" introdotta da Cryovac molti anni fa ha profondamente cambiato le tecniche di lavorazione, confezionamento e distribuzione dei prodotti caseari. I formaggi vengono confezionati sottovuoto quando la stagionatura non è ancora ultimata; questa continua poi in condizioni di magazzinaggio controllate, che evitano la formazione di muffe. Il processo offre notevoli vantaggi fra i quali un maggiore rendimento (perdite di peso ridotte), riduzione di costi della stagionatura tradizionale, qualità costante e standardizzazione nonché possibilità di automazione ed igiene ottimale. Cryovac dispone oggi di un´ampia gamma di sacchi con proprietà barriera o permeabilità controllata che garantiscono il giusto grado di sottovuoto e termoretrazione per prodotti delicati come quelli caseari. Auricchio, società leader del settore dei caseari, ha fatto del packaging uno strumento di redditività che le permette, al contempo, di perseguire una politica di qualità certificata e innovazione. La società italiana ha adottato i processi "stagionatura nel sacco" per prodotti quali il pecorino o alcuni tipi di provolone. Risulta così possibile controllare la perdita di peso e la formazione di muffe ed ottenere una produzione di qualità costante. Fedele alla sua filosofia, Auricchio offre prodotti di prima scelta ed investe con estrema coerenza nell´identificazione del proprio marchio. L´adozione dei processi sottovuoto Cryovac per il magazzinaggio a freddo e/o stagionatura si è rivelata molto positiva per il produttore francese Lactalis che offre, nella sua gamma, formaggi quali il Pyrenées, il Pecorino e l´Emmental: "Oltre al controllo della perdita di peso e della qualità microbiologica ed organolettica, il processo ci permette di garantire risultati uniformi ed igiene nelle fasi di stagionatura e trasporto. La conservabilità e il mantenimento nel tempo delle specifiche dei prodotti consentono inoltre di pianificare la produzione in funzione delle tendenze dei consumatori", ha spiegato Jean-luc Sornay prendendo la parola per conto di Alain Delpal della società Lactalis. Conclusioni L´industria casearia europea sta diventando sempre più complessa e segmentata e si trova a rispondere a ben precise esigenze dei consumatori: praticità, sicurezza dei cibi e rapporti costi/qualità. Il packaging può permettere di rispondere a questa nuova situazione di mercato ed anticipare le esigenze del futuro: è il caso di numerose tecnologie Cryovac come la stagionatura nel sacco, l´ampia gamma di sacchi su misura per prodotti caseari, l´apertura facilitata, le soluzioni "Fresh Pack" o i recenti sistemi automatici. Si tratta di processi che rispondono a criteri di maggiore efficienza e produttività, di riduzione dei costi per confezione, differenziazione dei prodotti, identificazione dei lotti e conservabilità prolungata. "Cryovac offre soluzioni che permettono la differenziazione e danno valore aggiunto ai prodotti senza dover scendere a compromessi con le tecniche di distribuzione, la sicurezza o la conservabilità delle confezioni", ha concluso Ken Deasy, Cryovac European Business Manager Dairy.  
   
 

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