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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Maggio 2003
 
   
  INDAGINE SULL´APPROCCIO AL CREDITO AL CONSUMO: TRE CATEGORIE DI ITALIANI

 
   
  Dalla ricerca "Gli italiani e il credito al consumo" sono risultate tre diverse tipologie : gli aperti al credito al consumo, i marginali ed i sospettosi. Gli "aperti" al problema, che rappresentano il 62% del totale, nel 50% dei casi hanno richiesto mutui e finanziamenti, comprendono la necessità di banche ed istituzioni finanziarie di acquisire informazioni sull´affidabilità del richiedente il finanziamento o il mutuo e sono propensi a fornire, attingendo a fonti diverse, indicazioni relative ai precedenti comportamenti di credito, al proprio reddito, al proprio patrimonio. Questa tipologia comprende 35/44enni (25%), ma anche 45/54 enni (18%), residenti in centri al di sopra dei 250 mila abitanti (18%), per lo più diplomati (45%), laureati (18%), imprenditori/liberi professionisti/dirigenti (9%), casalinghe (19%), con soggetti di classe superiore alla media (14%), capifamiglia (45%) e non responsabili degli acquisti (37%). La tipologia più estranea al tema sono i "marginali", che rappresentano il 5,8%, e sono coloro che non hanno mai chiesto finanziamenti o mutui e affermano di non avere intenzione di farlo nei prossimi tre anni. Essi ignorano la possibilità stessa di ricorrere alle banche e ad altre istituzioni finanziarie e non individuano correttamente le società finanziarie oltre alla banche in grado di offrire il servizio del credito. La tipologia dei "marginali" comprende il 57% di donne, 35/45 enni (36%) e 65/79 enni (18%), residenti nel Centro Italia (30%) e in Comuni da 30 mila a 250 mila abitanti (37%), con licenza media (38%), impiegati/insegnanti/quadri (34%), pensionati (22%), di classe inferiore alla media (21%), appartenente a famiglie con 2-3 componenti (52%), responsabile degli acquisti (78%), con 0-14 enni in famiglia (34%). Infine esiste la categoria dei "sospettosi", che rappresentano il 32,1%, e sono coloro che in passato hanno richiesto finanziamenti/mutui nel 48% dei casi. Essi condividono l´esigenza di raccogliere informazioni da parte di chi presta soldi, ma più di tutti negano tale diritto a chi concede finanziamenti/mutui e meno di tutti sono disposti a fornire indicazioni su di sé. In nome della riservatezza personale, i sospettosi sono poco disponibili a rilasciare informazioni: in particolare, essi si dimostrano rigidi sui precedenti comportamenti di credito, e decisamente ostili sul proprio reddito e sul proprio patrimonio. Questa tipologia comprende 18/34enni (35%), residenti in piccoli Comuni (34%), con titolo di studio basso o nullo (19%), salariati o non occupati (18%), appartenenti a famiglie con 4 o più componenti (47%).  
   
 

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