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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Maggio 2003
 
   
  PROGETTO DI STATUTO DEGLI EURODEPUTATI

 
   
  Bruxelles, 28 maggio 2003 - La commissione giuridica ha superato una tappa importante verso l´adozione di uno statuto unico per i deputati europei approvando - con 17 voti favorevoli, 3 contrari e 3 astensioni - la proposta di decisione contenuta nella relazione di Willi Rothley (Pse, D). Dalla prima elezione diretta, nel 1979, il Parlamento europeo porta avanti la campagna per uno statuto dei deputati che regolerà la situazione giuridica e le condizioni generali per l´esercizio del mandato dei parlamentari. La decisione comprende una proposta di statuto di deputato europeo coprendo così diverse questioni molto controverse. Riguardo al trattamento economico (cioè l´indennità percepita), la commissione ha aderito alla raccomandazione del relatore, secondo il quale l´indennità dovrebbe essere pari al 50% dello stipendio di base di un giudice della Corte di giustizia delle Comunità europee; allo stato attuale l´importo dovrebbe essere di circa 8.500 euro al mese. In merito all´altra questione fondamentale, ovvero l´imposizione fiscale, la commissione ha deciso alla fine di scostarsi - almeno temporaneamente - dall´accordo concluso in precedenza con il Consiglio, che autorizzava alcuni Stati membri a prelevare un´imposta nazionale oltre all´imposta comunitaria. L´organo parlamentare ritiene che tale disposizione contraddica il principio in base al quale l´imposta comunitaria è la norma e l´imposta nazionale l´eccezione. È stata quindi esclusa la possibilità di prelevare un´imposta nazionale, con la volontà di tenere aperte tutte le opzioni e di attendere l´evoluzione del dibattito in Consiglio. Il rimborso delle spese costituisce un altro perenne pomo della discordia. La commissione ha in questo caso adottato un approccio su due livelli. I deputati dovrebbero avere diritto al rimborso delle spese sostenute nell´esercizio del loro mandato e il Parlamento dovrebbe definire i casi in cui tale rimborso possa essere forfettario. L´organo parlamentare ritiene che i costi amministrativi derivanti dall´obbligo per i deputati di presentare giustificativi per ogni voce di spesa siano troppo elevati e ha deciso che le disposizioni precise sulla materia non debbano figurare nello statuto (che vincolerebbe i futuri parlamentari), ma essere lasciate alla decisione dell´Ufficio di Presidenza del Pe. La commissione intende inoltre istituire un sistema che garantisca ai deputati di poter assolvere ai loro compiti senza timori di persecuzioni. Per quanto riguarda la tutela della libertà d´opinione e di voto, la proposta di decisione afferma che un deputato non può in alcun momento essere oggetto di azioni giudiziarie né essere messo in questione in altro modo a titolo extragiudiziario a causa di un voto o di una dichiarazione espressa nell´esercizio del proprio mandato. Un altro articolo precisa che limitazioni della libertà personale di un deputato non sono ammesse a meno che non vi sia l´accordo del Pe, salvo in caso di arresto per delitto flagrante. I documenti di un deputato non possono essere confiscati e la corrispondenza e le comunicazioni telefoniche non possono essere sorvegliate senza l´accordo del Parlamento. L´obiettivo è quello di garantire al deputato l´immunità contro qualsiasi persecuzione per ragioni politiche. Sul piano procedurale, anche se il Parlamento presenta una proposta iniziale e arriva a una decisione finale, è il Consiglio a dover dare l´accordo prima che il Pe possa adottare la decisione. La commissione parlamentare ha scelto quindi di rinviare il voto sulla proposta di risoluzione (che chiude formalmente la procedura di adozione della proposta di decisione e quindi della proposta di statuto) finché l´Ufficio di Presidenza non sarà pervenuto a una posizione chiara sul rimborso delle spese: i deputati, infatti, devono essere pienamente informati di tutte le condizioni prima di esprimere il loro voto. Tenuto conto delle incertezze che gravano su tali disposizioni e sulla posizione del Consiglio in merito all´imposizione fiscale, nessuna decisione è stata presa su quando avrà luogo il voto in plenaria.  
   
 

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