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Notiziario Marketpress di Venerdì 06 Giugno 2003
 
   
  L´EUROPA VALUTA LE OPZIONI DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE NEL SETTORE SPAZIALE

 
   
  Bruxelles, 6 giugno 2003 - Sebbene sia sempre più diffusa la consapevolezza che la collaborazione transfrontaliera offre vantaggi in tutti i settori dell´attività scientifica, vi è un ambito nel quale, perlomeno in Europa, la cooperazione internazionale è ritenuta indispensabile: lo spazio. La collaborazione implica, per definizione, il rispetto di alcune regole. Tuttavia, come ha spiegato il presidente del consiglio ceco per le attività spaziali Jan Kolár, in occasione dell´ultima conferenza di consultazione sul Libro verde in materia di politica spaziale tenutasi il 2 e 3 giugno a Praga (Repubblica Ceca), tali compromessi sono accettati poiché la collaborazione rappresenta la chiave per il successo. "La cooperazione presuppone l´esistenza di un rapporto. E ciò comporta immediatamente una perdita di libertà. Allora perché collaborare? Per raggiungere un obiettivo: creare conoscenza, un prodotto o un servizio. Vale la pena rispettare determinate condizioni, poiché da soli non potremmo farcela e anche se così fosse, dovremmo sostenere costi più elevati", ha affermato Kolár. Jostein Rønnenberg, dell´Agenzia spaziale norvegese, ha fornito un´argomentazione altrettanto convincente a sostegno della cooperazione. Egli ha evidenziato lo squilibrio che può verificarsi quando paesi di dimensioni diverse lavorano insieme, ma ha sottolineato altresì che nel settore spaziale paesi grandi e piccoli dipendono gli uni dagli altri. "Cooperare significa dare e ricevere. I paesi più grandi devono rispettare tale principio, affinché la cooperazione possa funzionare. Nessuna delle nazioni europee è abbastanza grande da poter agire da sola: dobbiamo renderci conto che quando si parla di spazio, siamo tutti dei piccoli paesi", ha concluso Rønnenberg. Il workshop ha esaminato sia la cooperazione all´interno dell´Europa, sia quella fra Europa e paesi terzi. Tutti i partecipanti hanno convenuto che collaborare è importante per ragioni strategiche. Kai-uwe Schrogl, membro del Centro aerospaziale tedesco (Dlr) e del Comitato per le relazioni internazionali dell´Agenzia spaziale europea (Esa), ha affermato che la cooperazione internazionale riveste un´importanza strategica, poiché rafforza le competenze e può condurre alla risoluzione di problemi internazionali, soprattutto in materia di sviluppo sostenibile. Egli ha precisato, tuttavia, che il "vero" nocciolo della questione riguarda la scelta dei partner con i quali l´Europa dovrebbe collaborare. Secondo Schrogl, nel settore spaziale l´Europa occupa attualmente una posizione di "centrocampo", accanto a Russia, Giappone, Cina e India, mentre gli Usa giocano un ruolo di punta. L´europa, a suo avviso, dovrebbe decidere se mantenere la sua tradizionale partnership con gli Stati Uniti o allearsi con i paesi al centrocampo. O magari, come egli stesso ha suggerito, optare per entrambe le soluzioni. L´europa deve prefissarsi degli obiettivi e attendere di conoscere le ambizioni degli altri protagonisti, ha aggiunto Schrogl. La Russia, dal canto suo, ha espresso un forte interesse a cooperare con l´Europa. Sergei Kulik, responsabile della divisione internazionale dell´Agenzia spaziale russa, ha spiegato come il proprio paese stia seguendo molto attentamente il processo di consultazione sul Libro verde dell´Ue. Egli ha affermato che Europa e Russia hanno molti interessi in comune e ha sottolineato l´intenzione del suo paese di avviare dei negoziati in materia di navigazione satellitare, nel quadro della modernizzazione di Glonass, il sistema di posizionamento satellitare russo. Il direttore generale aggiunto dell´Agenzia spaziale ucraina, Eduard Kuznietsov ha espresso anch´egli l´interesse del proprio paese a cooperare con l´Europa, proponendo una joint-venture sotto forma di incubatore per la tecnologia spaziale. Talvolta, ha lasciato intendere Kuznietsov, si è avuta l´impressione che la volontà di cooperare fosse unilaterale: "L´ucraina si è mostrata aperta alla cooperazione internazionale. Abbiamo bussato più volte alla porta. Partecipiamo ad alcuni progetti comuni, ma ovviamente ciò non è sufficiente, visto il nostro potenziale". Molti partecipanti hanno sottolineato l´utilità della cooperazione internazionale per affrontare le sfide ambientali che, dopo tutto, sono di natura globale. Rønnenberg ha posto l´accento sull´interesse della Norvegia nei confronti della tecnologia satellitare per il monitoraggio ambientale. Pur occupando una superficie analoga a quella della Germania, la Norvegia conta solo 4,5 milioni di abitanti ed è responsabile della gestione di un ambiente marino sei volte più esteso del suolo nazionale. Poiché le risorse di cui dispone sono quelle di un piccolo paese, la Norvegia è costretta a cercare dei partner per far fronte al problema dello sviluppo sostenibile sul proprio territorio. La volontà di affrontare efficacemente la questione dello sviluppo sostenibile ha ricoperto il ruolo di catalizzatore per la cooperazione anche in altre regioni. Driss El Hadani, direttore del Centro reale del Marocco per il telerilevamento spaziale, ha dichiarato che la cooperazione con l´Ue ha aiutato il suo paese ad elaborare idee in materia di sviluppo sostenibile. Oggi il Marocco sta cercando, a sua volta, di mettere le proprie conoscenze a disposizione di altri partner, soprattutto nella regione del Mediterraneo. "Intendiamo innestare un processo dinamico di scambio e cooperazione", ha dichiarato El Hadani, auspicando altresì l´adozione di misure a favore di una collaborazione a lungo termine con l´Ue. "Non vogliamo essere presuntuosi, ma siamo certi di poter fornire il nostro contributo. Vogliamo passare da un rapporto di utenza ad uno di collaborazione". Il workshop non si è concentrato esclusivamente sull´opportunità di una collaborazione dell´Europa con gli altri paesi, ma anche sulle relative modalità di attuazione. Karlheinz Kreuzberg, direttore della Task force comune Ue/esa, ha affermato che le attività spaziali sono rilevanti per quattro diverse ragioni: strategia politica, cultura, economia e ricerca scientifica. A suo avviso, ciascuno di questi aspetti richiede un approccio differente nell´ambito della cooperazione internazionale. L´astronauta belga Frank De Winne ha suggerito che le missioni spaziali con equipaggio potrebbero stimolare il rafforzamento della cooperazione internazionale. Egli ha ricordato i 15 anni di proficua cooperazione nel campo dei voli spaziali con equipaggio, affermando che "gli uomini e le donne che condividono l´esperienza di un volo nello spazio sono davvero in grado di spiegare cosa significa cooperare". L´astronauta belga ha sottolineato, inoltre, che se l´Europa intende realmente cooperare con gli altri deve rafforzarsi. "Un buon partner è un partner forte". Il ciclo delle manifestazioni di consultazione, ciascuna dedicata ad un diverso aspetto del Libro verde della Commissione europea sulla politica spaziale, è giunto al termine. Le parti interessate avranno un´ultima possibilità di contribuire alla stesura del Libro bianco che verrà elaborato entro breve, durante la presentazione delle conclusioni del processo di consultazione, il 23 e 24 giugno a Parigi.  
   
 

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