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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Giugno 2003
 
   
  ENERGIA, CONFINDUSTRIA SOLLECITA L´INTERVENTO DEL GOVERNO "IL PACCHETTO APPROVATO A BRUXELLES IMPONE ALLE IMPRESE UN AGGRAVIO DI COSTI PER OLTRE 845 MILIONI DI EURO L´ANNO"

 
   
  Roma, 16 giugno 2003 - "Il pacchetto energia approvato il 4 giugno a Bruxelles impone alle imprese italiane un aggravio di costi per oltre 845 milioni di euro all´anno". Confindustria sollecita l´intervento del governo italiano per correggere le misure varate dal Parlamento europeo che, nella formulazione originaria, infliggono un duro colpo alla competitività del sistema industriale nazionale a tutto vantaggio dei produttori di energia esteri. In particolare il pacchetto contiene due direttive relative al mercato elettrico e a quello del gas, e un regolamento sulle condizioni di accesso alla rete per gli scambi transfrontalieri di energia ("cross border"). Proprio questa disciplina, "cross border", - sostiene Confindustria - danneggerà gravemente il sistema industriale italiano che dipende in larga misura dalla disponibilità di energia importata a prezzi più bassi di quella nazionale. Nonostante l´impegno dei rappresentanti italiani al Parlamento europeo, che hanno cercato di modificare la proposta, il pacchetto è stato votato nel suo impianto complessivo. Il testo del regolamento europeo cross border, in particolare all´articolo 6, impone procedure d´asta per la gestione degli intasamenti di rete. Alla luce dei differenziali di costo e delle congestioni derivanti da una domanda di energia di importazione nettamente superiore all´offerta, avverte Confindustria, l´effetto ultimo sarà quello di aumentare i prezzi dell´energia. Considerato che nel nostro Paese il processo di costruzione di nuove centrali più efficienti stenta a decollare, il divario di prezzo con gli altri Paesi continuerà a permanere ancora per alcuni anni. Ciò significa, spiega Confindustria, che l´Italia non presenterà a breve condizioni di interscambio energetico con gli altri Paesi, ma sarà costantemente interessata da flussi unidirezionali di importazione. Nel breve periodo, l´unica modalità per non distruggere la competitività delle aziende italiane che utilizzano energia di processo rimane il potenziamento delle reti per l´importazione di elettricità. Sulla base delle simulazioni disponibili, è possibile stimare l´aggravio della bolletta energetica nazionale in circa 845.520.000 euro l´anno. Un aggravio che tra l´altro finirà ad esclusivo beneficio dei produttori di energia d´oltre confine e che ridurrà gravemente la competitività complessiva del sistema industriale italiano con forti riflessi sui livelli produttivi e occupazionali.  
   
 

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