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Notiziario Marketpress di
Martedì 17 Giugno 2003 |
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ROMANO PRODI PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA ALLA CONFERENZA SULL´ECONOMIA DELL´IDROGENO: IL VETTORE ENERGETICO DEL FUTURO
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Bruxelles, 17 giugno 2003- " Di seguito l´intervento di Romano prodi alla conferenza sull´economia dell´ Idrogeno ch esi sta svolgendo a Bruxelles: "Illustri relatori e ospiti, signore e signori, Quella di oggi è una giornata importante. È importante perché questo convegno riguarda alcune questioni vitali per lo sviluppo tecnologico e che investono anche le sfere della politica, dell´economia e di tutta la nostra vita associata. Queste giornate sono importanti per la progettazione, ma devono essere anche giornate di visione e di partecipazione sociale. Sono giornate di progettazione non solo perché indicano dove vogliamo arrivare fra venti o trent´anni, ma anche perché danno inizio a un processo che ci condurrà alla meta in modo efficiente e senza ritardi. Sono giornate di visione ambiziosa perché affrontano obiettivi di lungo periodo, quali la difesa dell´ambiente e l´indipendenza strategica delle nostre fonti energetiche. Infine, queste giornate servono a coinvolgere il corpo sociale perché nell´Unione europea cerchiamo sempre di armonizzare le istanze che vengono dal basso con la direzione indicata dai responsabili politici e dagli esperti. Questo ruolo di guida e di indirizzo è una nostra precisa responsabilità perché solo così si possono tradurre in realtà le aspirazioni dei cittadini. Oggi e domani si parlerà di un elemento molto semplice, anzi il più semplice di tutti: l´idrogeno. In un futuro non troppo lontano, questo ingrediente elementare del nostro universo ci offrirà prospettive interessanti per stoccare, trasportare e produrre energia pulita. L´idrogeno può diventare il protagonista di una vera e propria rivoluzione nel settore dell´energia. Perché abbiamo bisogno di una rivoluzione? Il motivo è semplice, ma molti ancora non riescono ad accettarlo. Le nostre strategie energetiche sono affidate quasi esclusivamente ai combustibili fossili e al nucleare. E questa è una situazione che non può andare avanti all´infinito. Il problema fondamentale non è tanto che il nostro fabbisogno energetico, agli attuali ritmi di crescita, prima o poi porterà all´esaurimento delle riserve di petrolio, carbone, metano e uranio. La domanda che dobbiamo porci è un´altra: abbiamo aria, terra e acqua a sufficienza per la massa di rifiuti solidi, liquidi o gassosi prodotti dai combustibili fossili e nucleari? La risposta è "no". Anche aumentando l´efficienza dei motori e scoppio e delle centrali elettriche, se si mantengono gli attuali tassi di consumo il sistema non è ecologicamente sostenibile. E non dimentichiamo il nuovo fabbisogno di energia dei miliardi di persone in quei paesi che sono ora in via di sviluppo. Rivolgersi con decisione alle energie rinnovabili sarebbe la soluzione più razionale, sempre che si trovi il sistema di conservarle. Questo perché le fonti di energia rinnovabile sono intermittenti: non sempre splende il sole--come sappiamo bene a Bruxelles--e il vento non soffia sempre con la stessa forza. L´idrogeno appare oggi il miglior candidato, ma dobbiamo ancora verificarne il potenziale. Per questo motivo, il dibattito sull´idrogeno mira anche a porre le condizioni per un impegno deciso a favore delle energie rinnovabili. Nell´unione europea questo impegno si è manifestato per gradi. Il primo passo è di qualche tempo fa, quando ci siamo dati l´obiettivo di generare da fonti rinnovabili il 22% dell´energia elettrica europea entro il 2010. Con l´attuale tecnologia, questa è la massima percentuale possibile. Non si tratta di un traguardo facile, eppure la meta è ancora troppo modesta tenendo conto degli obiettivi di sostenibilità del protocollo di Kyoto e dell´obiettivo strategico di diventare indipendenti in termini di fonti energetiche. E per superare la quota del 22% dobbiamo dare il via a una rivoluzione: dobbiamo passare all´economia dell´idrogeno. Con il Sesto programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico abbiamo fatto un altro passo avanti. Il programma prevede 2 miliardi e 100 milioni di euro per lo sviluppo sostenibile e per le energie rinnovabili, una cifra che rappresenta un aumento molto importante rispetto al passato. Da questi fondi verranno i finanziamenti per l´innovazione nella tecnologia dell´idrogeno: dalla produzione, allo stoccaggio sicuro fino alla conversione efficiente in energia. L´obiettivo esplicito del programma non è tanto quello di premiare le tecnologie vincenti ma piuttosto quello di lasciare aperto il maggior numero di alternative. Dobbiamo fare progressi anche nella ricerca socio-economica per capire meglio come centrare gli obiettivi politici e industriali. A questo fine, saranno varati alcuni progetti pilota per verificare la fattibilità pratica ed economica delle diverse soluzioni proposte. Sei mesi fa, infine, abbiamo fatto il terzo passo istituendo il Gruppo di alto livello sull´idrogeno e le celle a combustibile sotto la direzione dei commissari De Palacio e Busquin. Il gruppo comprende alcuni fra i migliori esperti europei in ricerca e sviluppo nel settore energetico provenienti dal mondo accademico, dagli istituti di ricerca e dall´industria. Questa conferenza discuterà la loro relazione. Mi auguro che essa ispiri nuove ricerche e che serva da stimolo per rinnovare le nostre politiche pubbliche e industriali. Inoltre, l´elaborazione e la valutazione di queste nuove politiche è aperta al contributo di tutte le parti interessate nella società civile. Su questa base, definiremo con maggior chiarezza una Agenda di ricerca europea, una Strategia di attuazione e una vera e propria Roadmap europea. La nostra definizione delle politiche terrà in gran conto le dinamiche del mercato. Tuttavia siamo perfettamente consapevoli che per avviare il processo servirà una serie di incentivi come il finanziamento della ricerca, gli investimenti nelle infrastrutture e le opportune misure fiscali e di regolamentazione. Altri nel mondo si stanno muovendo verso la stessa direzione e siamo apertissimi a forme di cooperazione internazionale che, anzi, intendiamo stimolare. Detto questo però, voglio sottolineare il carattere innovativo del programma europeo sull´idrogeno. Il nostro obiettivo dichiarato, da qui alla metà del secolo, è quello di passare gradualmente a un´economia dell´idrogeno pienamente integrata e basata sulle fonti energetiche rinnovabili. Ci sentiamo fortemente impegnati verso questa visione anche se sappiamo bene che ci aspetta un cammino lungo e difficile. Se da una parte vogliamo procedere con risolutezza, è ovvio che dovremo passare per fasi di transizione, prevedere periodi in cui verranno usate tecnologie diverse in parallelo e soprattutto dovremo alimentare la cooperazione internazionale. Per esempio, da più parti si sostiene che la transizione verso l´economia dell´idrogeno implica l´utilizzo del gas metano e la gassificazione del carbone con l´immobilizzazione dell´anidride carbonica. Non si direbbe che queste soluzioni siano in linea con gli obiettivi ambientali che ci siamo dati. Tuttavia esse possono offrire sin da ora un terreno comune per gli ambientalisti e l´industria energetica e possono fare da cerniera fra le nostre ambizioni di lungo termine e le esigenze di medio e breve termine. Vogliamo sostenere in pieno questo impegno; intendiamo collaborare nel campo della ricerca con gli Stati Uniti, il Giappone e chiunque altro desideri parteciparvi condividendo risorse e programmi. Vogliamo che tutti facciano uno sforzo straordinario e accelerare il progresso verso l´uso di tecnologie basate sull´energia rinnovabile e sull´estrazione dell´idrogeno dall´acqua e dalla biomassa. A questo proposito, continueremo a insistere per preservare le risorse fossili esistenti e per imporre gli standard più severi per il trasporto dei combustibili nel pieno sostegno del protocollo di Kyoto. Allo stesso tempo, vogliamo creare uno spirito di cooperazione fra l´autorità pubblica, le imprese e la società civile al fine di facilitare la transizione verso le fonti di energia rinnovabile. A questo fine, stiamo varando un Partenariato europeo sull´idrogeno e le celle a combustibile per stimolare e mettere in pratica tutte le azioni possibili e per creare un ambiente politico favorevole. Questa nostra iniziativa è aperta a tutto il mondo. Quindi ci fa molto piacere vedere che il Segretario Spencer Abraham sia con noi oggi e condivida il nostro entusiasmo. Ringraziamenti sentiti al Segretario Abraham per la sua presenza e per il suo contributo. Questo partenariato si fonda sui pilastri della visione, della progettazione e della partecipazione sociale di cui ho parlato. Sono certo che tutti gli esperti qui riuniti condividano questa posizione di base. La vostra ricerca, le proposte che farete e la vostra analisi critica ci permetteranno di trasformare il nostro sogno in realtà. Grazie a tutti voi per l´impegno, l´intelligenza e la passione che dedicate a questa grande causa. State portando avanti un´opera di importanza capitale per il futuro nostro e per quello del mondo intero. Grazie. |
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