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Notiziario Marketpress di
Martedì 17 Giugno 2003 |
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THE WALL STREET JOURNAL EUROPE PRESENTA ´EUROPE 500´ NESSUNA ITALIANA NELLA TOP 10 EUROPEA
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Londra, 17 giugno - ´Europe 500´, una graduatoria realizzata sul fatturato delle aziende europee ogni anno dal "The Wall Street Journal Europe" e dal quotidiano economico tedesco ´Handelsblatt´, vede l´Europa guidata dalle società inglesi (25%), tedesche (15%) e francesi (15%). La Fiat, al quindicesimo posto (in salita dal 18° nel 2001), è il primo gruppo italiano con un fatturato pari a 55,65 miliardi di euro. Nella graduatoria si trovano 3 italiane tra le prime 30: oltre Fiat, il gruppo Generali al sedicesimo posto (nel 2001 era al 23°) con un fatturato di 55,12 miliardi euro, e Eni al ventiquattresimo (anche questa società in salita dal 27° posto nel 2001) con un fatturato di 47,92 miliardi di euro. Nel 2002 sono presenti 36 società italiane (che rappresentano il 7,2% delle 500), una in più che nel 2001; tra le new entry Mediaset (492° nella classifica generale e unica società di media italiana) e Merloni (480°). Non figurano nella lista Rinascente e Hdp, presenti invece nella graduatoria del 2001. Al primo posto nella graduatoria figura Bp, colosso petrolifero inglese, con un fatturato di 182 miliardi di euro. Come il 2001, Daimler-chrysler si aggiudica il secondo posto con un fatturato pari a 149,58 miliardi di euro. Su un piano generale, i prezzi delle azioni delle prime 500 società europee continuano a scendere. Al 15 maggio 2003, i prezzi di queste azioni erano diminuiti in media del 30% nel corso dell´anno, in confronto al 3,5% dell´ anno prima. I giganti delle telecomunicazioni europee avevano già passato un anno difficile nel 2001. Nel 2002 i più grandi fornitori di servizi hanno pagato grosse somme per holdings e per cellulari mobili di terza generazione, che hanno prodotto molte svalutazioni. Cinque dei più importanti gestori - Deutsche Telekom, France Télécom, Vodafone, Telefònica and Kpn - hanno perso complessivamente 87 miliardi di euro. L´effetto a catena ha quindi colpito anche gli operatori telefonici: Ericsson, Alcatel e Marconi hanno perso contratti per 16 miliardi di euro. Le Telecomunicazioni costituiscono il campo con la maggior presenza di aziende italiane: nella ´Top 10´ del settore, Olivetti è al 4° posto (54° nella classifica generale), seguita da Telecom Italia in quinta posizione (55°) e Tim al decimo (163°). Negli altri settori: Fiat al 3° posto nell´Auto, Generali al 4° posto nell´ area Banche e Assicurazioni, Eni al 5° nel settore Energia, Alitalia all´8° nelle Compagnie aeree e, per la prima volta nella ´Top 10´, Parmalat, al 7° posto nel settore Food&beverages in Europa. |
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