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Notiziario Marketpress di Venerdì 20 Giugno 2003
 
   
  FINANZIAMENTO DEI PARTITI POLITICI A LIVELLO EUROPEO

 
   
  Strasburgo, 20 giugno 2003 - Il Parlamento europeo ha fissato ieri delle regole per il finanziamento dei partiti politici a livello europeo, riconosciuti dai Trattati come fattore d´integrazione e di formazione di una coscienza europea. I deputati hanno accolto con 345 voti favorevoli, 102 contrari e 34 astensioni una serie di emendamenti alla proposta di regolamento sullo statuto e il finanziamento dei partiti politici a livello europeo presentata dalla Commissione. Gli emendamenti sono stati concordati dal relatore Jo Leinen (Pse, D) con il Consiglio, permettendo così di chiudere la prima codecisione su una materia istituzionale in prima lettura, sotto Presidenza greca. "È un grande giorno per la democrazia perché nessuna democrazia può esistere senza partiti politici", ha affermato il relatore dopo il voto. Un "partito politico a livello europeo" è definito come "un partito politico o un´alleanza di partiti politici" che soddisfi una serie di condizioni. Esso deve avere la personalità giuridica nello Stato membro in cui ha sede e disporre in almeno un quarto degli Stati dell´Ue di membri eletti al Parlamento europeo o nei parlamenti nazionali o regionali (o nelle assemblee regionali), oppure aver raccolto almeno il 3% dei suffragi alle ultime elezioni europee in almeno un quarto degli Stati membri (la Commissione aveva fissato tale soglia a un terzo). Il programma e l´azione del partito, inoltre, devono rispettare i principi di libertà, democrazia e dello stato di diritto, nonché i diritti umani e le libertà fondamentali. Ai fini della trasparenza, un partito politico a livello europeo deve pubblicare ogni anno le proprie entrate e uscite e un prospetto dell´attivo e del passivo. Esso deve inoltre dichiarare le proprie fonti di finanziamento fornendo un elenco dei donatori e delle donazioni superiori ai 500 euro (la commissione per gli affari costituzionali del Pe aveva fissato il limite a 1000 euro, mentre la Commissione europea chiedeva di dichiarare tutte le donazioni oltre i 100 euro). Il partito, poi, non deve accettare le donazioni anonime, quelle provenienti dai bilanci di gruppi politici del Parlamento europeo o dalle imprese sulle quali i poteri pubblici possano esercitare direttamente o indirettamente un´influenza dominante. Non sono neppure ammesse le donazioni da persone fisiche e giuridiche superiori ai 12.000 euro l´anno per donatore (la commissione costituzionale aveva previsto al riguardo una soglia di 15.000 euro, mentre la Commissione europea proponeva un limite di 5.000 euro). Le quote associative dei partiti politici membri del partito politico a livello europeo sono ammesse, ma non possono eccedere il 40% del bilancio annuale di quest´ultimo. Il finanziamento non potrà essere utilizzato per finanziare direttamente o indirettamente altri partiti, in particolare i partiti politici nazionali, che restano soggetti alle normative dei rispettivi Paesi. Gli stanziamenti potranno essere utilizzati solo per coprire le spese direttamente collegate agli obiettivi del programma, ovvero le spese amministrative, quelle connesse a sostegno logistico, riunioni, ricerca, manifestazioni transfrontaliere, studi, informazione e pubblicazioni. La frase che compariva nella proposta delle Commissione e prevedeva un divieto di finanziamento per le campagne elettorali è stata soppressa. Una delle questioni più controverse riguardava la responsabilità della gestione degli stanziamenti: alla fine è stato deciso che spetterà al Parlamento autorizzare e gestire i fondi. Il Parlamento dovrà in particolare prendere una decisione entro tre mesi dalla domanda, che dovrà essere presentata dal partito politico a livello europeo ogni anno. I crediti disponibili (8,4 milioni di euro) saranno ripartiti nel modo seguente: 15% in parti uguali e 85% fra quelli che hanno membri eletti al Parlamento europeo, proporzionalmente al numero di questi ultimi. Il regolamento entrerà in vigore tre mesi dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ma gli articoli sul finanziamento saranno applicati dall´inizio della prossima legislatura per permettere ai partiti esistenti di adeguarsi al nuovo quadro regolamentare. Due anni dopo l´entrata in vigore, il Parlamento europeo pubblicherà una relazione sull´applicazione del regolamento e sulle relative attività finanziarie indicando, se necessario, le riforme da apportare al sistema di finanziamento.  
   
 

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