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Notiziario Marketpress di
Venerdì 20 Giugno 2003 |
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LA COMMISSIONE EUROPEA CONTESTA LE PRATICHE DI DISTRIBUZIONE DI ADESIVI E FIGURINE POKÉMON MESSE IN ATTO DA TOPPS
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Bruxelles, 20 giugno 2003 - La Commissione europea ha deciso di avviare un procedimento formale nei confronti di Topps, un´impresa che produce adesivi e figurine da collezione, molto popolari tra i bambini, per intralcio al commercio transfrontaliero di prodotti che raffigurano i personaggi dei cartoni animati Pokémon. È stato riscontrato che nel periodo esaminato dalla Commissione le celebri figurine, realizzate su licenza del titolare del marchio Nintendo(1), erano due volte e mezzo più care in Finlandia che in Portogallo. Dalle indagini condotte dalla Commissione risulta che Topps e i suoi distributori avevano elaborato una strategia per prevenire le importazioni da paesi a basso prezzo a paesi a prezzo elevato, una pratica che falsa la concorrenza nel mercato unico dell´Unione europea a danno delle famiglie europee. "Gli accordi e le pratiche ideati per prevenire il commercio transfrontaliero hanno l´effetto di mantenere artificialmente alti i prezzi al consumo e costituiscono una violazione delle norme antitrust - ha affermato il commissario per la concorrenza Mario Monti. "La Commissione ha combattuto tali comportamenti illeciti nel passato e continuerà a farlo energicamente." Il caso riguarda una serie di accordi e/o pratiche concertate attuate da Topps Europe Ltd insieme ad altre tre controllate europee della Topps Company Inc. Degli Stati Uniti e alcuni distributori nel Regno Unito, in Italia, Finlandia, Germania, Francia e Spagna. L´obiettivo era di giungere ad "un bando totale delle esportazioni", come ha riconosciuto Topps Europe, dai paesi in cui i costi erano bassi ai paesi in cui i costi erano alti. Tale comportamento, che è illustrato nel dettaglio in una comunicazione degli addebiti inviata a cinque società del gruppo Topps, rappresenta una grave violazione dell´articolo 81 del trattato Ue e si ritiene abbia avuto luogo per la maggior parte del 2000. Le indagini della Commissione hanno preso l´avvio da una denuncia presentata alla fine dell´anno. Il prodotto in questione consiste in adesivi e figurine da collezione che rappresentano i personaggi Pokémon(2). Topps ha ottenuto una licenza per utilizzare Pokémon nella produzione di adesivi e figurine da collezione dal titolare del marchio Nintendo del Giappone. La collezione e lo scambio di adesivi e figurine è uno dei passatempi preferiti dei giovani consumatori specialmente quando essi riportano le immagini dei personaggi del mondo del cinema, della letteratura o dello sport. Si tratta di prodotti solitamente venduti in pacchetti di alcuni esemplari nelle tabaccherie e nelle edicole per spillare gli spiccioli ai bambini. Sulla base delle stime della Commissione, il mercato europeo degli adesivi, delle figurine e degli altri prodotti da collezione comprati dai bambini nel 2000 è stato pari a 600 milioni di euro nello Spazio economico europeo. La moda delle figurine Pokémon è arrivata in Europa nell´autunno del 1999. Nel 2000 il prezzo fatturato da Topps ai suoi distributori nei diversi paesi dell´Ue variava considerevolmente. Per esempio, i distributori francesi pagavano due volte il prezzo pagato dai distributori spagnoli per la stessa quantità. La differenza maggiore (il 243%) è stata riscontrata comparando i prezzi di fatturazione tra i distributori finlandesi e quelli portoghesi (in cui questi ultimi avevano le tariffe migliori). Tale situazione ha creato, evidentemente, le condizioni per delle importazioni parallele, vale a dire il dirottamento di prodotti destinati ad un paese verso un altro paese. Conformemente alle prove e alle informazioni dettagliate raccolte nella documentazione della Commissione, nel 2000 Topps ha coinvolto i suoi distributori in una strategia elaborata per evitare che i venditori al dettaglio e all´ingrosso dei paesi in cui i prodotti Pokémon erano venduti a prezzi relativamente alti (come la Finlandia e la Francia) importassero tali prodotti dai paesi in cui essi erano venduti a prezzi più bassi (come la Spagna, il Portogallo e l´Italia). Per prevenire il commercio parallelo, Topps ha ripetutamente chiesto ai suoi distributori in diversi paesi dell´Ue di aiutarla a rintracciare le importazioni parallele e a verificare la destinazione finale dei prodotti Pokémon. A coloro che non si conformavano a tale politica di distribuzione veniva minacciato di tagliare le forniture. In conseguenza di tale spartizione illegale del mercato europeo, le famiglie dei paesi in cui i prezzi erano alti hanno pagato più di quello che avrebbero pagato in una situazione di mercato basata sulle regole di concorrenza. Dopo aver ricevuto, nel novembre 2000, una richiesta di informazioni dalla Commissione, Topps ha affermato che avrebbe preso misure per conformare i suoi accordi di distribuzione alle norme di concorrenza. Non vi sono prove che successivamente abbia avuto un comportamento anticoncorrenziale. Le restrizioni del commercio parallelo rappresentano una violazione dell´articolo 81 del trattato Ue. L´esperienza ha dimostrato che il commercio parallelo porta a una maggiore efficienza e a prezzi più bassi nell´Ue ed è, pertanto, benefico per i consumatori. Le Comunicazioni degli addebiti sono il primo passo formale nelle indagini antitrust. Le imprese interessate dispongono ora di due mesi per rispondere agli addebiti della Commissione e possono anche chiedere un´audizione. |
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