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Notiziario Marketpress di Venerdì 20 Giugno 2003
 
   
  COCCONATO, IN PROVINCIA DI ASTI - MERCATINO MEDIEVALE IL 28 GIUGNO E.... PALIO STORICO! IL 28 SETTEMBRE

 
   
  Il Palio di Coccconato nacque nel 1970 quale sfida tra gli otto borghi del paese e sulla scia di vecchie leggende legate alla storia medievale del luogo, quando i Conti Radicati giocavano un ruolo di notevole importanza tra le contese dei Marchesi del Monferrato, Asti e i Savoia. Narrano infatti le cronache del tempo che un incendio divampò nel castello; per spegnere le fiamme i Cocconatesi iniziarono una generosa colonna verso la valle ove scorreva il ruscello e, caricando botti d´acqua sui basti degli asini contribuirono a salvare la roccaforte. I Conti Radicati indissero quindi un torneo al centro del quale vi era una corsa d´ asini, con in premio il vessillo del Casato. Con il passare del tempo, la manifestazione è venuta assumendo un carattere ,di decisa rievocazione storica. Attualmente i borghi cocconatesi provvedono ogni anno all´allestimento del proprio corteo storico ed a preparare la squadra di corridori con l´asino che ne difenderà i colori. Il Palio si corre la quarta domenica di settembre, quest´anno il giorno 28, ma tutto comincia la sera prima con l´investitura del Capitano del Palio, che da quel momento diventa unico arbitro fra i borghi. L´investitura del Capitano avviene sulla "pubblica piazza", il Sindaco conferisce pieni poteri al Capitano per 24 ore diventa il Signore e Padrone delle terre e delle genti di Cocconato. Fra personaggi medievali, nobili, menestrelli, dame, cortigiani, musici e saltimbanchi che gioiscono per il nuovo Capitano, si sfila verso il centrale e caratteristico Cortile del Collegio, illuminato soltanto dal fuoco di torce e candele, per festeggiare, gustando, tutti insieme il caratteristico "banchetto de vivande de la Corte". La rievocazione storica si basa solo ed esclusivamente su fatti e personaggi che avvennero e vissero in Cocconato intorno agli anni dal 1200 al 1400. I costumi ed i dettagli devono essere rigorosamente in epoca e non si possono prevedere sfilate che siano al di fuori degli anni citati. A coronamento della manifestazione si tiene in Cocconato un´anteprima: il quarto .Sabato di giugno (quest´anno il 28/6), dalle ore 18 e fino all´alba, si svolge lungo la centrale via Roma, il mercatino medievale. Ogni borgo allestisce un´osteria, una bottega, una locanda a piacimento, ci sono artigiani del ferro e del legno, il tutto tra paglia, candele, torce, menestrelli, appestati che chiedono I´ elemosina, cartomanti, giochi di spade e musiche ci si può anche fermare ad una delle locande e gustare i piatti tipici ricavati da antiche ricette medievali, annaffiati da buon vino locale. I partecipanti devo essere in costume medievale, non sono ammesse le luce elettriche o le stoviglie solo piatti e bicchieri di coccio, posate in legno nulla che possa riportare la mente al giorno d´ oggi, per una sera si ritorna nell´anno 1200 con tutte le sue caratteristiche e difficoltà. Associazione Palio di Coccolato. Tel. 0141/907007 e-mail: cocconat@provincia.Ast.it www.Gowinet.it Cocconato: tra Storia e Monumenti. L´ origine latina del nome deriva da "cum conatu" per indicare lo sforzo con cui si raggiungeva I´impervia collina su cui sorge il paese. L ´abitato della frazione Marcellina testimonia la passata presenza romana e ad essa è legata la leggenda della Pietra Cagnola, un simulacro d´oro massiccio a forma di cane, che veniva messo sull´erpice, ritenendo che avesse il potere di,rendere fertile la terra. All´epoca delle invasioni barbariche, mentre la popolazione si rifugiava sulla cima della collina, sotto le fortificazioni dei Radicati, la Pietra e un busto aureo dell´imperatore vennero gettati in un profondo pozzo, dove potrebbero ancora oggi essere nascosti. La storia di Cocconato si lega in modo indissolubile a quella dei suoi Conti, la casata dei Radicati. Ottenuto il feudo fin dal X secolo, essi furono capaci di renderlo uno stato autonomo che, con abili alleanze, ebbe poteri di giurisdizione, compreso quello di battere moneta, su vasti territori circostanti per ben 400 anni. Due i Conti da ricordare: Annibale, detto di Coconnat Coconas, giacchè fuggì a Parigi, a metà del Cinquecento, al servizio dei re di Francia; Alberto, scrittore politico che, in virtù della sua fede protestante e democratica, scelse la via dell´esilio volontario e non fu più riammesso in patria. D´interesse artistico sono la Chiesa della S.s. Trinità, che ospita una tela del Moncalvo, la Chiesa di Santa Caterina, con la facciata barocco -piemontese, il Palazzo Comunale con facciata in cotto del Xv secolo e porticato trecentesco ed il Palazzo Martelletti ( 1200-1400) residenza di nobili dell´ epoca; infine la torre medievale del Castello medievale, costruito alla sommità della collina agli inizi del X secolo e parzialmente distrutto nel Xiv e Xv secolo, a seguito delle lotte tra Guelfi e Ghibellini. Venne ricostruito alla fine del Xv secolo, ma nel 1556 il maniero, disputato tra tedeschi e francesi, venne da questi ultimi definitivamente distrutto con le mine e vi rimase solo la torre merlata. Nel 1836 fu abbattuta e riedificata a poca distanza di analoga foggia e adibita a mulino a vento, uno dei pochissimi realizzati in Piemonte. Tuttavia, per difetti meccanici intrinseci e la scarsità di vento, dopo pochi anni il mulino cessò di funzionare e anche le pale vennero smontate. Questa è in sintesi la curiosa storia di un edificio, dal quale nelle giornate limpide è possibile ammirare la catena delle Alpi e I´ Appennino ligure, nonché molte città fra cui Novara, Vercelli, Saluzzo,, Cuneo e, con un buon cannocchiale, perfino Milano, distante in linea d´aria 100 km. Info: Go Wine tel. 0173.364631 www.Gowinet.it e-mail: info@gowinet.It La ricetta del piatto tipico di Cocconato -riso e gallina -recentemente riscoperta e riproposta nei menù della ristorazione locale, compare già in alcuni scritti di epoca romana che la attribuiscono agli uomini di Cesare Augusto insediatisi nell ´ area sottostante il Comune di Cocconato, Regione Marcellina, dove esisteva I´ omonimo lago. L´ allevamento delle galline ovaiole, molto diffuso sul territorio, ispirò la preparazione di questo piatto, abbinato al riso proveniente dalle vicine coltivazioni vercellesi e con I´ aggiunta di verdure e odori che danno gusto alla carne piuttosto insipida della gallina bollita. , Nel corso dei secoli, Riso e Gallina divenne il piatto del giorno di festa -il "piatto unico" -della popolazione agricola locale. Il cuoco del Ristorante Regina di Cocconato, noto alla popolazione locale col nome di "Steu", riscoprì la ricetta e la preparò per il Principe di Casa Savoia, il quale ne rimase estasiato. In seguito a questo apprezzamento illustre, il piatto si legò indissolubilmente alla città di Cocconato. La ricetta Ingredienti: 400 9 di riso carnaroli, 100 g. Di burro, 80 g. Di parmigiano grattugiato, 2 cipolle, 1 bicchiere di vino bianco secco, 1f2 gallina, 1 carota, 1 cipolla, 1 gamba di sedano, 1 foglia di alloro, pepe in grani, 1 cucchiaio di farina, 2 tuorli d´uovo, noce moscata, sale. Prerarazione: Bollire la gallina in abbondante acqua poco salata, 1 cipolla, carota, sedano, alloro, pepe in grani. Quando la carne si stacca dalle ossa, spegnere e lasciare raffreddare. Filtrare il brodo e rimetterlo sul fuoco a sobbollire, mentre a lato la polpa della gallina dovrà essere spezzettata. Appassire la cipolla con 30 g. Di burro, tostate il riso, unite il vino, fatelo evaporare e poco per volta, aggiungere il brodo bollente. Intanto tostare della farina con 30 g. Di burro, bagnare con I bicchiere abbondante di brodo e fare addensare sempre mescolando. Unire allora un po , di noce moscata, pepe, il parmigiano e i tuorli mescolando energicamente. A cottura del riso ultimata, aggiustare di sale e mantecare con il burro rimasto, poi condire con la salsa e i pezzi di carne.  
   
 

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