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Notiziario Marketpress di
Lunedì 23 Giugno 2003 |
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DICHIARAZIONE DEL VERTICE DI SALONICCO - UE - BALCANI OCCIDENTALI
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Salonicco, 23 giugno 2003 - Di seguito la dichiarazione del vertice di Salonicco : "Noi, Capi di Stato o di Governo degli Stati membri dell´Unione europea, degli Stati aderenti e candidati, dei potenziali candidati Albania, Bosnia-erzegovina, Croazia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Serbia e Montenegro e il Presidente della Commissione europea, alla presenza del Presidente del Parlamento europeo, del Segretario Generale del Consiglio/alto Rappresentante, del Rappresentante speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite in Kosovo, del Coordinatore speciale del patto di stabilità per l´Europa sudorientale e dell´Alto Rappresentante per la Bosnia-erzegovina, riuniti a Salonicco, abbiamo oggi convenuto quanto segue: 1. Noi tutti condividiamo i valori della democrazia, dello Stato di diritto, del rispetto dei diritti dell´uomo e delle minoranze, della solidarietà e dell´economia di mercato, nella piena consapevolezza che essi costituiscono i fondamenti stessi dell´Unione europea. Il rispetto del diritto internazionale, l´inviolabilità dei confini internazionali, la soluzione pacifica dei conflitti e la cooperazione regionale sono principi della massima importanza ai quali noi tutti aderiamo. Condanniamo risolutamente l´estremismo, il terrorismo e la violenza, siano essi di natura etnica, politica o penale. 2. L´unione europea ribadisce il suo sostegno inequivocabile alla prospettiva europea dei paesi dei Balcani occidentali. Il futuro dei Balcani è nell´Unione europea. Per i paesi dei Balcani occidentali, l´allargamento in atto e la firma del trattato di Atene nell´aprile 2003 sono motivo di stimolo e di incoraggiamento a percorrere lo stesso positivo cammino. La preparazione all´integrazione nelle strutture europee e la definitiva appartenenza all´Unione europea, attraverso l´adozione di norme europee, rappresentano ormai la grande sfida del futuro. La rapidità dei progressi è nelle mani dei paesi della regione. I paesi della regione condividono appieno gli obiettivi dell´unione economica e politica e auspicano di entrare a far parte di un´Unione europea più determinata nel perseguimento dei suoi obiettivi essenziali e più presente nel mondo. 3. L´approvazione da parte del Consiglio europeo, nella giornata di ieri, della "Agenda di Salonicco per i Balcani occidentali: Procedere verso l´integrazione europea" rappresenta un nuovo importante passo avanti nelle relazioni privilegiate tra Unione europea e Balcani occidentali. Consideriamo il suo contenuto quale nostra agenda comune e ci impegniamo tutti ad attuarlo. I paesi della regione concentreranno i loro sforzi per conformarsi alle raccomandazioni contenute in tale agenda. 4. Riconosciamo che il processo di stabilizzazione e associazione (Psa) continuerà a costituire il quadro delle relazioni tra l´Europa e i paesi dei Balcani occidentali durante l´intero processo verso la futura adesione. Il processo e le prospettive che esso offre servono per ancorare le riforme nei Balcani occidentali secondo le stesse modalità del processo di adesione dell.Europa centrale e orientale. I progressi compiuti da ciascun paese verso l´Ue dipenderanno dalla capacità degli stessi di rispettare i criteri di Copenaghen e le condizioni stabilite per il Psa e confermate nella dichiarazione finale del vertice di Zagabria del novembre 2000. I paesi dei Balcani occidentali tengono in gran conto il meccanismo di riesame annuale del Psa, basato sulle relazioni della Commissione, e si impegnano ad attuarne le raccomandazioni. I paesi dei Balcani occidentali si compiacciono delle decisioni dell´Ue di rafforzare la sua politica di stabilizzazione ed associazione nei confronti della regione e di arricchirla di elementi derivanti dall´esperienza dell´allargamento. Essi si compiacciono in particolare del varo dei partenariati europei e delle decisioni relative ad una cooperazione rafforzata in materia di dialogo politico e politica estera e di sicurezza comune, cooperazione parlamentare, sostegno alla formazione delle istituzioni, apertura dei programmi comunitari. Prendono atto delle discussioni in corso in merito ad un aumento del sostegno finanziario alla regione previsto dal bilancio della Comunità attraverso il programma Cards. 5. Appoggiamo la piena attuazione della risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sul Kosovo e la politica "rispetto degli standard prima dello status" dell´Unmik; continuiamo a sostenere gli accordi di Dayton/parigi e incoraggiamo la piena attuazione degli accordi di Ohrid e di Belgrado. L´unione europea e i paesi del Psa appoggiano appieno la Corte penale internazionale, rammentando le pertinenti decisioni dell´Ue. I paesi dei Balcani occidentali si impegnano a cooperare pienamente e in modo inequivocabile con la Corte penale internazionale per l´ex Jugoslavia. L´attività di questa riguardo a tutte le questioni irrisolte, compreso il trasferimento all´Aia dei rimanenti imputati, dovrebbe poter continuare senza ritardi. Fare giustizia per i crimini di guerra costituisce un imperativo giuridico, politico e morale per noi tutti. Il ritorno sostenibile di rifugiati e sfollati interni, elemento cruciale per la riconciliazione etnica e indice di maturità democratica, resta una priorità assoluta della nostra agenda. Rileviamo il ruolo dell´istruzione, della cultura e dei giovani, nel promuovere la tolleranza, garantire la coesistenza etnica e religiosa e plasmare moderne società democratiche. Le frammentazioni e le divisioni basate sull´etnia sono incompatibili con la prospettiva europea che dovrebbe fungere da catalizzatore per la soluzione dei problemi nella regione. Il recente avvio della missione di polizia dell´Ue in Bosnia - Erzegovina e l´operazione "Concordia" nell´ex Repubblica jugoslava di Macedonia sono prove tangibili dell´impegno dell´Ue nella regione. Mentre l´Unione europea rafforza il suo impegno nell´Europa sudorientale, in particolare nelle operazioni di polizia e in materia di sicurezza, è necessario che gli altri attori internazionali continuino ad impegnarsi. Noi tutti teniamo in grande considerazione la stretta cooperazione tra Ue, Usa e Nato nella regione, nel quadro delle risoluzioni dell´Onu, nonché il ruolo delle altre organizzazioni e istituzioni finanziarie internazionali operanti nel settore e incoraggiamo lo stretto coordinamento delle loro attività. 6. La criminalità organizzata e la corruzione rappresentano un reale ostacolo alla stabilità democratica, allo stato di diritto, allo sviluppo economico e allo sviluppo della società civile nella regione e sono fonte di gravi preoccupazioni per l.Ue. Combatterle costituisce una priorità assoluta. I paesi del Psa si impegnano a definire e ad attuare le misure previste nel processo di follow up della Conferenza di Londra del novembre 2002 e definite nell.Agenda di Salonicco. Un.attenzione particolare sarà prestata alla lotta contro la tratta di esseri umani. I paesi della regione si impegnano altresì in misure concrete, in conformità rispettivamente dell.Agenda di Salonicco e dei documenti della Conferenza di Ohrid del maggio 2003, al fine di combattere efficacemente l.Immigrazione clandestina e di migliorare la sicurezza e la gestione delle frontiere e di raggiungere livelli europei. 7. Prendiamo atto dell.Importanza che i popoli dei Balcani occidentali annettono alla prospettiva di liberalizzazione del regime dei visti dell.Ue nei loro confronti. Riconosciamo che i progressi dipendono dall.Attuazione di importanti riforme in settori quali il rafforzamento dello Stato di diritto, la lotta contro la criminalità organizzata e la migrazione clandestina e il miglioramento della capacità amministrativa dei paesi per quanto riguarda il controllo delle frontiere e la sicurezza dei documenti. I paesi dei Balcani occidentali accolgono con favore l´intenzione della Commissione di tenere discussioni nell´ambito del processo di stabilizzazione e associazione con ciascuno di loro riguardo alle modalità per far progredire concretamente queste tematiche. 8. La prosperità economica è essenziale per la stabilità a lungo termine e la democrazia nella regione. Sono necessari sforzi costanti e riforme strutturali per creare economie di mercato funzionanti, realizzare lo sviluppo sostenibile e garantire l.Occupazione. Riconosciamo l.Importanza di sviluppare nella regione reti e infrastrutture moderne in materia di energia, di trasporti e di telecomunicazioni, che siano compatibili con le reti transeuropee. Incoraggiamo l.Ulteriore mobilitazione del supporto internazionale in detti settori, segnatamente tramite la Banca europea per gli investimenti e altre istituzioni finanziarie internazionali, nonché tramite investimenti privati. I paesi del Psa accolgono con soddisfazione le decisioni dell.Ue di prendere in considerazione ulteriori misure volte a migliorare i suoi scambi con detti paesi, a estendere il mercato interno dell.Energia all.Intera regione e a instaurare un dialogo periodico in materia di economia con ciascun paese della regione. Dato che le piccole e medie imprese sono una fonte chiave di posti di lavoro, di innovazione e di ricchezza e sono essenziali per il funzionamento di economie di mercato competitive, i paesi del Psa si impegnano in questa sede a seguire i principi politici sanciti dalla Carta europea per le piccole imprese nonché a partecipare alla sua attuazione. 9. Ribadiamo che l´avvicinamento all´Ue è inscindibile dallo sviluppo della cooperazione regionale. I paesi dei Balcani occidentali e, se del caso, gli altri paesi partecipanti a livello regionale si impegnano a promuovere iniziative e obiettivi concreti, in linea con l.Agenda di Salonicco, in materia di zone di libero scambio a livello regionale, circolazione senza l.Obbligo del visto all.Interno della regione, raccolta di armi di piccolo calibro, creazione di mercati dell.Elettricità e del gas a livello regionale, sviluppo delle infrastrutture di trasporto, di energia e di telecomunicazioni, gestione dell.Ambiente e delle risorse idriche, ricerca e sviluppo tecnologico, cooperazione transfrontaliera e cooperazione parlamentare. Riconfermiamo il nostro sostegno al Patto di stabilità per l.Europa sudorientale nel suo ruolo complementare al processo di stabilizzazione e associazione e nell.Attuare i suoi obiettivi fondamentali convenuti. Lo invitiamo a concentrarsi in particolare sui compiti suggeriti nell.Agenda di Salonicco. Appoggiamo le iniziative di cooperazione regionale quali il processo di cooperazione nell.Europa sudorientale (Seecp), l.Iniziativa adriatico-ionica e l.Iniziativa centroeuropea. Incoraggiamo l.Ulteriore cooperazione fra la Commissione europea, il Patto di stabilità e il Seecp, che sta gradualmente diventando la voce della regione. 10. Dalla nostra riunione di Zagabria nel novembre 2000 sono stati compiuti considerevoli progressi verso la stabilità, la democrazia e la ripresa economica in tutti i paesi dei Balcani occidentali e per quanto riguarda la cooperazione regionale e i loro rapporti di buon vicinato, a vantaggio dei loro popoli e dell.Intera Europa. Tutti i paesi della regione hanno anche compiuto positivi passi avanti verso l.Ue. La Commissione sta esaminando la domanda di adesione della Croazia all´Ue. Un confronto con la situazione di tre anni fa rivela la strada percorsa. Contemporaneamente, i paesi dei Balcani occidentali, consapevoli che il lavoro da fare è molto e arduo, si impegnano ad intensificare il ritmo delle riforme. L.unione europea si impegna a sostenere pienamente detti sforzi. Abbiamo convenuto di riunirci periodicamente al nostro livello, nell´ambito del forum Ue-balcani occidentali, per discutere questioni di interesse comune, esaminare i progressi compiuti dai paesi della regione nella via per l´Europa e scambiare opinioni sui principali sviluppi nell´Ue. Se opportuno saranno organizzate riunioni annuali dei ministri degli esteri e dei ministri della giustizia e degli affari interni. Gli Stati aderenti e candidati saranno pienamente coinvolti. Accogliamo con soddisfazione l´intenzione della futura Presidenza italiana di organizzare le prime riunioni di tale tipo entro la fine dell´anno. Anche gli altri ministri possono riunirsi ove necessario. |
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