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Notiziario Marketpress di
Lunedì 30 Giugno 2003 |
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INDAGINE AIBA: I BROKERS ITALIANI HANNO GESTITO IL 10% DEL TOTALE DEI SINISTRI PAGATI NEL CORSO DEL 2002, PER UN AMMONTARE DI 3,6 MILIARDI DI EURO.
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Milano, 30 giugno 2003 - Nel corso dell´Assemblea annuale dell´Aiba (Associazione Italiana Brokers di Assicurazioni e Riassicurazioni), il Presidente Francesco Paparella, che non era in scadenza di mandato, ha comunicato i dati del settore per l´anno 2002. Si conferma la presenza significativa dei brokers sul mercato assicurativo italiano anche per l´anno 2002. L´espansione del brokeraggio assicurativo avviene in una situazione non favorevole, considerato il rilevante aumento del ramo vita (settore storicamente non produttivo per i broker), e il calo dei rami danni. La raccolta del solo ramo auto (circa 16,6 miliardi di euro) ha superato, da sola, quella registrata in tutti gli altri rami danni complessivamente calcolati. Il suo peso è lievemente aumentato passando dal 51,3% del 2001 al 51,4% del 2002. <<Non posso che rinnovare le preoccupazioni della nostra categoria nei confronti di tale involuzione del mercato, ha detto Francesco Paparella. In alcuni casi gli assicuratori hanno abdicato al proprio ruolo mentre dovrebbero riappropriarsi della capacità di rischiare in modo attento, piuttosto che dedicarsi ad altre attività di tipo prettamente finanziario>>. Il totale dei Mediatori di assicurazione e/o riassicurazione ha raggiunto le 3.664 unità, pari ad un aumento del 6,6% rispetto all´anno precedente. Le imprese operanti oggi sul mercato sono salite a 912 (rispetto alle 882 del 2001 e alle 807 del 2000), per un aumento del 3,4%. In aumento anche le persone fisiche. A fine 2002 si contavano 2.752 iscritti all´Albo, fra i quali vanno anche compresi 333 ditte individuali. Quanto alla distribuzione geografica, il 30,5% dei brokers ha sede in Lombardia. Seguono il Lazio (14,0%), il Veneto (9,6%), il Piemonte (9,0%). Con riferimento alle grandi zone geografiche, il nord Italia ha il 65,1% degli iscritti (66,9% nel 2001), il centro sale al 22,8% (20,9% nel 2001), mentre il sud è stabile al 12,1% (12,2% nel 2001). Progressi significativi anche in tema di peso specifico dell´attività. La quota di mercato della categoria è stata pari al 13,8% . Nei soli rami danni i brokers italiani hanno gestito premi per circa 9.900 milioni di euro, pari al 30,5% del totale (26,8% nel 2001). Crescono le adesioni all´Aiba: 825 le aziende iscritte (società e ditte individuali) rispetto alle 800 del 2001. Un aumento del 3% per una rappresentatività rispetto al totale della Categoria del 70%. In base alla recente indagine conoscitiva realizzata recentemente dall´Aiba è risultato che nel corso del 2002 gli importi gestiti dai brokers italiani e fatti liquidare per conto dei propri clienti hanno raggiunto i 3,6 miliardi di euro, pari a circa il 10% del totale dei sinistri pagati nel corso dell´anno. Ha preso il via lo scorso mese di gennaio l´Accademia di Brokeraggio Assicurativo (Aba) che sta per concludere il suo primo corso proprio in questi giorni, cui seguiranno i previsti tre mesi di stage presso società di brokeraggio. Quindici i giovani neolaureati, laureandi e professionisti che hanno partecipato al progetto disegnato dall´Aiba, maturando una preparazione tale, in termini di capacità e professionale, da consentire loro di affrontare il mercato con gli strumenti tecnici più aggiornati nell´analisi, nella gestione, nel trattamento dei rischi e nelle relative coperture. E´ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Unione Europea la direttiva sull´intermediazione, che dovrà essere trasposta nell´ordinamento dei singoli Paesi membri, con appositi atti legislativi, entro due anni (nel caso italiano, quindi, entro il 14 gennaio 2005). Fino al momento del recepimento della direttiva nulla muterà nella legislazione italiana attuale. La direttiva si applica agli agenti, ai mediatori ed agli operatori di "bancassicurazione". La registrazione nel paese d´origine, consentirà agli intermediari assicurativi e riassicurativi di operare in altri Stati membri secondo i principi della libertà di stabilimento e della libera prestazione dei servizi. Aiba segue da sempre l´evolversi del rapporto fra broker e Pubblica Amministrazione, svolgendo un´attività di approfondimento delle numerose problematiche connesse e di tutela nei confronti della categoria. Ora ha deciso di dare vita ad un Gruppo di Interesse Omogeneo deputato ad evidenziare regole deolontogicamente corrette nel rapporto fra broker e la Pubblica Amministrazione. Iniziative con l´Isvap per modificare l´interpretazione restrittiva della norma che vieta ai broker di detenere contratti prefirmati nel ramo Rc Auto. |
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