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Notiziario Marketpress di
Lunedì 01 Settembre 2003 |
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MAGNETISMO: ARRIVANO I DISCHI RIGIDI ULTRAVELOCI E ULTRADENSI
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Roma, 1 settembre 2003 - Un salto magnetico nel futuro, fatto di dischi ultraveloci, ultradensi e ultracompatti in grado di immagazzinare una quantità di dati sinora impensabile. A presentare queste innovazioni tecno-scientifiche sono stati gli esperti riuniti a Roma in occasione della Xvi Conferenza Internazionale di Magnetismo (Icm-international Conference on Magnetism; 27 Luglio-1 Agosto), promossa dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) su delega della Commissione di Magnetismo dell´Unione Internazionale di Fisica Pura e Applicata (Iupap). "I nostri demo di lab - spiega Mark Kryder, vice president senior e Direttore della Divisione Ricerca della Seagate-tecnology, azienda Usa leader nel settore dell´It e autore di una relazione sul futuro del magnetorecording - sono in grado di immagazzinare una densita´ di informazioni pari a 100 Gbyte/in2, equivalenti a 4 ore di video digitale per pollice quadro; ma stanno per essere sviluppate anche nuove tecnologie in grado di portarci al Terabit/in2 (1 terabyte sul familiare floppy da 3.5 pollici ), quali ad esempio magneto-recording termicamente assistito, strutture regolari di nanoparticelle e nanomagneti autorganizzati". "Le ricerche nel campo dell´immagazzinamento dell´ informazione tramite mezzi magnetici - precisa Dino Fiorani, dirigente di Ricerca dell´Istituto di Struttura della Materia del Cnr e chairman della Conferenza - risalgono alla meta´ degli anni ´50, quando l´Ibm realizzo´ il primo disco rigido magnetico la cui capacita´ totale era di 5 Mbyte (milioni di byte); per dare un´idea, si consideri che la dimensione media di un singolo file musicale nell´ attuale formato compresso Mps3 e´ pari a 4Mbyte. Da allora la tendenza a ridurre l´ ingombro, il peso e il costo di tali dispositivi, nonche´ ad aumentarne la capacita´ di immagazzinamento e la velocità di elaborazione dei dati, e´ stata pressoche´ inarrestabile". Il numero di bit per unità di area è aumentato infatti più di 20 milioni di volte rispetto al primo hard disk e ogni anno la quantità di informazioni che viene prodotta ed immagazzinata magneticamente supera 1.600.000 di Terabyte (1 Terabyte = 1000 Gbyte, cioè mille miliardi di byte): un singolo terabyte d´ informazione in forma cartacea necessiterebbe per essere stoccato di un edificio 16 volte piu´ alto dell´Empire State Building. La prossima sfida informatica del nuovo millennio - hanno sottolineato gli esperti riuniti dal Cnr- sarà la computazione quantistica, con conseguenze inimmaginabili sulle potenzialità e velocità di calcolo e di comunicazione delle future generazioni. Infolink: http://www.icm2003.mlib.cnr.it |
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