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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Gennaio 2007
 
   
  "LUOGHI DELL´ACQUA DI QUALITÀ" ACQUA BUONA E PATRIMONIO ARCHITETTONICO DELLE FONTI IN UN DVD ARTUSA: "L´ACQUA DEVE ESSERE UNA INVARIANTE DEL SISTEMA TOSCANO DI SVILUPPO SOSTENIBILE"

 
   
  Firenze, 15 gennaio 2007 - "La tutela dell´acqua, bene comune essenziale alla vita, è uno dei compiti principali che la Regione si è data e su cui sta investendo risorse ingenti. Una tutela ramificata che si estende ai tanti aspetti su cui è necessario intervenire per garantire a beneficio di tutti, in attuazione del Piano di tutela delle acque toscane, il miglioramento qualitativo e quantitativo della risorsa idrica, la sua valorizzazione, la riduzione dei consumi e delle perdite e il recupero per usi compatibili delle acque reflue". Lo ha affermato il 12 gennaio l´assessore all´ambiente Marino Artusa, presentando "I luoghi dell´acqua di qualità", una ricerca sul patrimonio toscano di fonti idriche promosso dalla Regione Toscana e coordinato dall´Università di Siena. All´iniziativa è intervenuto anche il presidente della commissione qualità urbana del comune di Firenze, Gianni Varrasi. "L´acqua deve essere una invariante del sistema di sviluppo sostenibile della Toscana -ha proseguito Artusa - e la sua salvaguardia è un elemento centrale per dare ai cittadini acqua potabile, acqua buona, e contemporaneamente far fronte a tutti gli altri usi agricoli e industriali, incentivando da un lato le colture meno idrovore e dall´altro sistemi innovativi di riutilizzo delle acque reflue, in modo da preservare le falde acquifere. Dobbiamo peraltro tenere conto degli allarmi che ogni giorno ci giungono sui cambiamenti climatici che ci impongono una riflessione seria, anche perché ci devono mettere in guardia rispetto alle crisi idriche e ai rischi di desertificazione che minacciano anche la nostra regione". Tra le tante azioni messe in campo sul fronte idrico si pone anche il repertorio dei luoghi dell´acqua di qualità oggi presentato che sarà distribuito gratuitamente in formato dvd. E´ il risultato di una indagine conoscitiva che rivolge la propria attenzione all´individuazione, catalogazione e valorizzazione di luoghi dove sono presenti acque buone da bere: luoghi pubblici dove è possibile tornare ad un accesso libero all´acqua e che allo stesso tempo rappresentano un importante patrimonio comune anche dal punto di vista culturale e storico. "E´ dunque una doppia valorizzazione - ha detto ancora Artusa - quella raggiunta dal rilevamento attento e accurato effettuato dai curatori della ricerca: da un lato viene resa disponibile la ricognizione degli aspetti qualitativi e quantitativi delle fonti idriche naturali e dall´altro le potenzialità di un patrimonio architettonico vasto e articolato spesso ignorato e da recuperare, a cui appartengono manufatti storici socialmente importanti e spesso con caratteristiche monumentali. Si tratta di un contributo significativo per ridare centralità al tema di quella risorsa vitale che è l´acqua, al mantenimento delle sue qualità naturali e alla ricerca di un utilizzo ottimale, che si affianca ad un´altra ricerca che stiamo conducendo con l´università di Firenze: il censimento di tutti i vecchi impianti che utilizzavano l´acqua per la produzione di energia, da partire dai mulini". Un altro importante intervento che la Regione sta realizzando è l´incentivazione su tutto il territorio regionale di fontane sulle piazze e di erogatori in scuole, ospedali, uffici e altri luoghi di accesso pubblico dove verrà fornita ai cittadini acqua potabile di qualità con particolari caratteristiche di purezza e gradevolezza". .  
   
 

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