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Notiziario Marketpress di
Lunedì 05 Settembre 2011 |
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LOMBARDIA. 82,5 MILIONI PER AZIONI A FAVORE DELLA FAMIGLIA INTERVENTI REGIONALI RIUNITI IN UN UNICO MAXI-PROVVEDIMENTO
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Milano, 5 settembre 2011 - Usare al meglio le risorse disponibili per gli interventi sociali, individuando nella famiglia e nei suoi diversi bisogni il cardine della politica regionale. E´ questo il senso del provvedimento approvato il 30 luglio dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli, che riunisce e riorganizza le diverse azioni regionali a favore della famiglia, stanziando complessivamente 82,5 milioni di euro: 70 milioni sono destinati al Fondo sociale e saranno distribuiti ai distretti delle Asl per finanziare gli interventi a favore di disabili, minori e anziani; 6 milioni è la quota di finanziamento, sempre ripartita tra le Asl, per i progetti di sostegno alla famiglia su tre linee di intervento (educazione, reti di mutuo aiuto, natalità); 5 milioni verranno utilizzati per un bando che sosterrà progetti di conciliazione messi in atto dalle piccole e medie imprese; 1,5 milioni serviranno a realizzare in alcuni Comuni la sperimentazione di un nuovo sistema di calcolo delle spese da sostenere per i servizi sociali che tenga conto della situazione complessiva in cui la famiglia si trova, con l´introduzione di un correttivo (il cosiddetto ´fattore famiglia´). "Grazie ad un impegno e ad uno sforzo straordinario di tutta la Giunta - afferma il presidente Roberto Formigoni - siamo riusciti ad annullare per il 2011 i tagli per le politiche sociali riportando i fondi a livello del 2010. Da sempre infatti poniamo al centro della nostra politica la persona, la famiglia, i bisognosi, orientando le nostre azioni in un´ottica di politica sussidiaria che ci ha permesso di valorizzare lo straordinario e formidabile impegno di chi lavora come volontario nelle associazioni". "Il principio che sta alla base di questo provvedimento - spiega l´assessore Boscagli - è quello di spostare l´attenzione dal finanziamento dei servizi e delle strutture alla risposta ai veri bisogni delle famiglie. La conoscenza e la considerazione di questi bisogni determinerà l´effettiva erogazione dei finanziamenti. Infatti, a tutte le Asl e ai distretti sarà chiesto di elaborare a livello territoriale dei progetti in base ai quali saranno determinate le priorità di intervento con i relativi fondi. Non è dunque la Regione a determinare preventivamente e centralmente la destinazione dei finanziamenti. L´obiettivo di questo provvedimento è dare risposta puntuale alle necessità di ogni singola realtà". "il fatto di aver accorpato in un´unica delibera i principali interventi a favore della famiglia - aggiunge Boscagli - ha anche l´obiettivo di utilizzare in maniera più efficace le risorse disponibili evitando sovrapposizioni e razionalizzando l´intero sistema. D´altra parte il sistema tradizionale di welfare non è più in grado di reggere. E´ necessario ripensare le politiche, come Regione Lombardia sta facendo, ragionando in un´ottica di rete e di coinvolgimento di tutti gli attori sociali". Fondo Sociale - I 70 milioni del Fondo sociale saranno ripartiti tra i diversi distretti delle Asl per il 50% su base storica e per il 50% su base capitaria. Tre le aree di intervento: non autosufficienza e disabilità (comunità alloggio, centri socio educativi, assistenza domiciliare, ecc); minori (affidi, assistenza domiciliare, comunità educative e familiari, asili nido, servizi diurni, ecc); anziani (assistenza domiciliare e alloggi protetti). Legge Famiglia - Tre le linee di intervento su cui si svilupperanno i progetti finanziati complessivamente con 6 milioni di euro: rafforzamento delle competenze educative genitoriali; creazione di reti di mutuo aiuto volte a sostenere la famiglia nei diversi momenti di difficoltà del ciclo della vita; tutela della maternità e promozione della natalità. Potranno partecipare al bando e richiedere i contributi associazioni di solidarietà familiare, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, enti privati o ecclesiastici, associazioni femminili, Centri di Aiuto alla Vita, soggetti gestori dei consultori. Conciliazione - Grazie ad uno stanziamento di 5 milioni di euro, saranno finanziati progetti di conciliazione famiglia-lavoro da realizzare nelle piccole e medie imprese lombarde. Tra gli altri interventi finanziabili, servizi per l´infanzia, dopo scuola, centri estivi, servizi per liberare tempo (come lavanderia o spesa a domicilio), assistenza sanitaria o fondi pensione integrativi, servizi assistenziali o di trasporto e accompagnamento. |
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