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Notiziario Marketpress di
Venerdì 09 Settembre 2011 |
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OSPEDALETTO: JUTA A MONTERVEGINE
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Da sabato 10 a lunedì 12 settembre si terrà ad Ospedaletto d’Alpinolo la tredicesima edizione della “ ‘A Juta a Montevergine”. L’evento, organizzato dall’Amministrazione comunale del paese alle falde del santuario benedettino in collaborazione con la Regione Campania, il Comune di Avellino, il Forum giovanile di Ospedaletto, l’Apl produzioni (Società Europea dello Spettacolo) e l’Ente Parco del Partenio, rivive, in un’unica e suggestiva formula, una tradizione che vanta otto secoli di storia e folklore, fede e festa, sacro e profano. Una manifestazione, finanziata in parte con fondi regionali del settore Agricoltura (Psr misura 3.13 – incentivazione di attività turistiche), dall’alto valore simbolico che rievoca, con preghiere, canti e balli, la memoria popolare della fede mariana legata al culto di “Mamma Schiavona”. Per l’appuntamento, c’è grande fermento da parte dei devoti che, da tutta la Campania, giungeranno nel paese irpino per il tradizionale pellegrinaggio all’abbazia di Montevergine. E già si lavora alla prossima edizione. Per il 2012, la novità consisterà nell’allungare di un giorno la manifestazione, facendola partire da Napoli così come vuole la vecchia tradizione. “L’ambizione – spiega Gianni Santaniello, consigliere comunale delegato al Turismo - , sarà quella di far iniziare il pellegrinaggio dei devoti dal capoluogo partenopeo dove promuoveremo la nostra offerta turistica e gastronomica”. Altro obiettivo: un ponte promozionale con il Friuli Venezia Giulia per una valorizzazione reciproca delle rispettive eccellenze territoriali. “La Juta – sottolinea Galasso, il manager dell´Apl produzioni, – è senza dubbio un evento dalla forte valenza religiosa e turistica. Per questo, rappresenta un patrimonio per l’intera collettività”. Tre i temi chiave su cui s’incentra la manifestazione: “Il Ritrovo”, “La Veglia”, “La Juta”. Si parte sabato 10 settembre con il dibattito “Il rito mariano in Campania” che si terrà, alle ore 17.30, nella Chiesta San Filippo e Giacomo. Alle 18.30 l’apertura delle botteghe artigianali; mentre, in serata alle 21.30 al via la musica folkloristica con le danze della “Paranza spacca paese” in Piazza Umberto I, della “Cunservamara” (pizzica salentina) in Vicolo Fontana di mezzo e di “Zi Riccardo e le Donne della Tamorra” in Piazza Garibaldi. Anche quest’anno, ci sarà una nutrita esibizione degli artisti di strada, la cui direzione artistica è affidata ad Angelo Picone detto “O’ Capitano”. Nella serata inaugurale, infatti, inizierà anche il primo festival degli artisti di strada emergenti: performance che si terrà, durante la tre giorni, nei giardini comunali di Piazza Demanio. Le esibizioni saranno valutate e premiate da una giuria composta dai direttori artistici partner della specifica iniziativa. Ai primi tre classificati, la possibilità di essere accreditati nelle prossime edizioni delle rassegne artistiche che supportano il festival di Ospedaletto. Domenica 11 settembre sarà il momento della veglia. Start alle ore 18.00 con l’esposizione dei manufatti artigianali. Poi alle, 18.30, il corteo festoso di cavalli, carrettoni e macchine addobbate a festa provenienti dai paesi vesuviani a cui seguirà la premiazione della sfilata in Piazza Umberto I con inizio alle 20.30. Scenario che fa da apripista alle danze popolari che allieteranno la serata a partire dalle 21.30. Il tutto all’insegna della migliore tamurriata. Di scena, in Piazza Umberto I, la “paranza O’ Lione”: uno dei gruppi più importanti della zona del Vesuvio, guidato dalla possente ritmica di Antonio ´O Lione, noto musicista dell’area vesuviana. Ma non finisce qui. Al Vicolo Fontana di mezzo, l’esibizione della “Paranza e Biagino” ed in Piazza Garibaldi il sound popolare della “Paranza Madonna della Galline”. Il clou della manifestazione è previsto per lunedì 12 settembre con lo storico rito del pellegrinaggio a Montevergine. Il raduno dei devoti che intendono salire a piedi al santuario, percorrendo la vecchia mulattiera, è fissato per le ore 5.30 del mattino in Piazza Demanio ad Ospedaletto. Per gli over sessantacinque, che vogliono invece raggiungere e ringraziare “Mamma Schiavona” in pullman, l’appuntamento è per le 8.00 sempre in Piazza Demanio. Il taglio del nastro pomeridiano della giornata conclusiva sarà sempre affidato agli stand artigianali che apriranno alle 17.30. A seguire, alle 18.00, la processione rievocativa (festone alla Madonna). In serata, sempre alle 21.30, spazio di nuovo alle coinvolgenti melodie popolari della “Paranza Rareca Antica” (Piazza Umberto I), della “Paranza tammurriarè” di Valerio Ricciardelli (Vicolo Fontana di mezzo), e deli “Amarimai” (Piazza Garibaldi). Un gruppo di circa 13 elementi che da sempre lavora per ricercare, salvaguardare e tramandare tutte le tradizioni popolari. Tutte le serate saranno allietate da piatti e degustazioni tipiche del patrimonio gastronomico di Ospedaletto d’Alpinolo. La “ ‘A Juta a Montevergine” rappresenta, per la sua valenza storica, uno dei più importanti momenti di turismo religioso in ambito campano. Circa 20mila le presenze registrate lo scorso anno. Un dato che costituisce una notevole occasione di incoming turistico per il paese irpino e per il territorio limitrofo La Giunta comunale, guidata dal sindaco Antonio Saggese, in sinergia con le associazioni territoriali, sta lavorando per accogliere al meglio i fedeli, dando loro la più calorosa ed efficiente ospitalità territoriale. “Abbiamo avuto per l’attuale edizione – mette in evidenza Santaniello – richieste da tutto il Meridione, segno di un evento rilevante in ottica d’incoming”. L’aspetto storico-religioso non sarà l’unico elemento caratterizzante l’iniziativa che ha un’identità multifattoriale. Intorno alla sacralità celebrativa, ruota anche il vettore gastronomico ed artigianale: due importanti punti di forza dell’economia domestica. Fari puntati sul polo dolciario, per cui Ospedaletto d´Alpinolo è anche conosciuto, specializzato nella produzione di torroni, pasticceria secca, biscotti, uova pasquali e frutta secca. Un indotto dalle enormi potenzialità che, ad ora, copre l’8 per cento della produzione nazionale di settore. “Per questo – spiega Saggese – l’evento sarà anche un’occasione per dar risalto, in maniera adeguata, a questo settore produttivo che va rafforzato sempre più”. “In vetrina, nella tre giorni, ci sarà – continua – il top della gastronomia di qualità”. In mostra, ad esempio, le antiche tecniche utilizzate per fare il torrone fino ai recenti metodi di produzione sempre all’insegna della qualità. In più, degustazioni di altri prodotti tipici come le castagne del prete e dolci preparati dalle sapienti mani della massaie del posto. Scelta come location espositiva: il centro storico dove, tra le vie del borgo, si allestiranno ben 50 stand. “L’intento dell’Amministrazione – prosegue il primo cittadino di Ospedaletto – è proprio quello di valorizzare al meglio il cuore antico della nostra cittadina. Un’area dall’incantevole fascino che va promossa e potenziata”. Spazio anche ai pregevoli manufatti artigianali realizzati dagli artisti locali. “Abbiamo predisposto – sottolinea Santaniello - un’intera piazza dedicata a questo filone con l’obiettivo di dare il giusto risalto ad un altro asse strategico della nostra produzione”. Ed il cammino prosegue nel nome della partnership territoriale. Con un evento di spessore, come la Juta, l’Esecutivo comunale sta infatti studiando le migliori sinergie con i paesi limitrofi per un progetto di promozione ad ampio respiro in grado di abbracciare il territorio del Partenio. “Non si può pensare – conclude Saggese – ad uno sviluppo circoscritto. E’ necessario, invece, agire con logiche di cooperazione per proporre e formulare un’offerta turistica integrata e di grande appeal”. “Proprio per questo – conclude – è in essere un discorso di gemellaggio con altre realtà che hanno i nostri stessi interessi dal punto di religioso e non solo”. “Questa manifestazione – rimarca Santaniello – vuol essere anche una chance per stringere virtuose sinergie in ottica turistica funzionali a far crescere il nostro territorio” |
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