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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Gennaio 2007
 
   
  FONDI UE PER LA RICERCA NEL FARMACEUTICO

 
   
  Milano, 16 gennaio 2007 - Un fondo per la ricerca scientifica che sia davvero europeo e sappia promuovere l’eccellenza. Parte da qui la scommessa e la novità del Consiglio europeo per la ricerca (Erc), un programma avviato nel 2002 che adesso diviene operativo. Si tratta di un fondo da 7,5 miliardi di euro, affidati alla supervisione di un Comitato scientifico composto da ventidue membri scelti dalla Commissione Europea in base alla loro credibilità scientifica – senza riguardo alla nazionalità. Il progetto è stato presentato dai due membri italiani del Comitato, il direttore scientifico dell’Istituto San Raffaele di Milano, Claudio Bordignon, e il direttore della Scuola normale superiore di Pisa, Salvatore Settis, in una conferenza stampa organizzata a Milano da Farmindustria. Sono due, per Bordignon, gli aspetti innovativi del progetto: “I bandi – la prima tranche, trecento milioni di euro, sarà assegnata entro la fine dell’anno – guarderanno al merito dei singoli progetti, senza cercare alcun equilibrio nella ripartizione delle risorse tra gli stati membri. Secondariamente, i progetti saranno valutati per la loro competitività, mentre in passato si prestava maggiore attenzione alla cooperazione tra studiosi”. I finanziamenti verranno erogati a condizione che i presentatori siano in grado di organizzare gruppi di lavoro indipendenti, e riguarderanno qualunque disciplina scientifica e umanistica; si distingueranno in due categorie: giovani ricercatori e studiosi più affermati. “Altra novità – ricorda Settis – è che l’Unione europea assegna la gestione dei finanziamenti direttamente a rappresentanti della comunità scientifica, saltando ogni intermediazione politica ed evitando interferenze da parte dei governi. Questo darà luogo a un’analisi spietata della qualità scientifica dei sistemi universitari”. Non c’è nessuna garanzia, infatti, – dicono i promotori – che un paese prenda un “minimo sindacale” di finanziamenti: a far testo dovrebbero essere solo la qualità dei progetti e il curriculum dei presentatori, assieme al prestigio delle loro istituzioni di provenienza. Il Consiglio europeo per la ricerca si rivolge soprattutto alla ricerca di base e mira alla creazione di gruppi indipendenti: da cosa deriva, dunque, l’interesse di Farmindustria? “L’industria farmaceutica – spiega il presidente Sergio Dompé – per vivere deve fare ricerca. La ricerca di base serve a creare le fondamenta su cui innestare sviluppi applicativi. Noi abbiamo ogni interesse a promuovere la vitalità della comunità scientifica nazionale e internazionale, perché solo così potremo avere quelle basi culturali e quelle competenze professionali senza cui è impossibile fare innovazione”. .  
   
 

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