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Notiziario Marketpress di Venerdì 23 Settembre 2011
 
   
  PADOVA (CENTRO CULTURALE ALTINATE SAN GAETANO): LA PADOVA INFORMALE - MOSTRA FOTOGRAFICA DI PAOLO COLTRO, A CURA DI BARBARA CODOGNO - 20 OTTOBRE / 20 NOVEMBRE

 
   
  Padova Informale è la prima mostra fotografica di Paolo Coltro. Curata da Barbara Codogno, Padova Informale è una riuscita e decisiva prova autoriale che trova collocazione all´interno del contenitore Ram, manifestazione dedicata al contemporaneo e patrocinata dal Comune di Padova - Assessorato alla Cultura. Paolo Coltro è caporedattore responsabile della sezione cultura e spettacoli per i tre quotidiani Finegil del Gruppo L´espresso (mattino di Padova, tribuna di Treviso, nuova Venezia) e come giornalista è da sempre un punto di riferimento imprescindibile per la città di Padova. "Paolo Coltro fotografo è invece una felice scoperta" partecipa con entusiasmo l´Assessore alla Cultura Andrea Colasio: "Coltro ci propone una città che egli ama appassionatamente, tanto da ritrarla nei suoi aspetti più misteriosi e inediti. Ritratti che non appartengono soltanto al mondo giornalistico e letterario, perché Paolo Coltro è anche un geniale fotografo e ce lo dimostra in quest´occasione, svelandoci i tratti "informali" di una città in continua evoluzione". Le sue fotografie raccontano di spazi della città di Padova che ci sono ben noti, da Via Venezia ai palazzi e agli edifici più celebri, dal Portello alle piazze. Ma nonostante alcuni indizi ci facciano capire che "ci troviamo qui", esse ci traducono in uno spazio altro, decontestualizzato, stravolto e illuminato dalla magia di un click. Da un lato Coltro ricerca, stringe, seziona, ingrandisce, estrae arbitrariamente porzioni di luoghi o di luce che coagula in agglomerati materici, approdando a un´espressione pittorica astratta. Dall´altro, invece, è attratto dalla presenza del vuoto. Acciaio, cemento, lamiera: i protagonisti del suo mondo riscoperto non tradiscono traccia di presenza umana. In un universo rigorosamente distorto, sono "non-luoghi" le cui linee disegnano geometrie insospettate che si stagliano in campiture di colori primari. Muovendo dall´esplorazione di spazi, luoghi e architetture della città - stravolti da un obiettivo che ne ingrandisce, isolandoli, gli elementi materici e che allo stesso tempo li parcellizza in mondi a sé stanti - la ricerca di Paolo Coltro approda a un´espressione più pittorica e astratta, vicinissima alla temperatura dell´informale. Difficile, osservando il risultato finale, riconoscere che di fronte si ha una fotografia e non un quadro; più arduo ancora indovinare da dove sia stato mai preso quel particolare, quale ne sia il punto di partenza. In tutto questo non vi è alcuna ricerca di artificio, anche sul versante tecnico: Coltro non usa il ritocco digitale e non interviene pittoricamente sulle foto; semmai una tensione continua, incessante verso uno stato estremo - puro - della realtà. Negando qualsiasi "forma" a priori - sia figurativa, sia astratta - la fotografia di Coltro si apre a una nuova conoscenza delle forme stesse, ripercorrendo con l´obiettivo il sentiero tracciato dall´arte informale. Note sull´autore: Paolo Coltro nasce a Vicenza nel 1953.Ha sempre voluto fare il giornalista, tanto che è tra gli editori dell´Arca di Noè, mitico periodico studentesco del Liceo Classico Pigafetta (inizio anni ´70): alcune sue idee fanno raggiungere il pareggio di bilancio alla pubblicazione. Appena più tardi collabora a Sport 70, Veneto Sette, Confronto Vicentino e ad alcuni quotidiani nazionali. Dopo gli studi universitari viene assunto al "mattino di Padova", che nasce il 28 marzo 1978: quindi è tra i fondatori. Fino al 1991 il suo cursus honorum si svolge all´interno del quotidiano padovano: cronista di giudiziaria, vicecaposervizio interni, capocronista (per quattro anni: momento di massima diffusione del giornale), caposervizio cultura. Nel 1991 accetta la vicedirezione del neonato quotidiano Nuova Vicenza, cui collaborava quando era settimanale. Ne diventa direttore dopo pochi mesi. L´esperienza a Nuova Vicenza dura un anno e mezzo. Si dimette per diversità di vedute sulla linea editoriale. Collabora dal Veneto per un anno con il Corriere della Sera e il supplemento Sette,(prodotti circa 150 articoli) ma il Corriere non stabilizza la sua posizione. Accetta quindi di rientrare ai quotidiani Finegil del Gruppo Espresso, che lo inviano a Treviso come caporedattore responsabile della redazione della "tribuna di Treviso". Qui resta per cinque anni, fino al 1999: in un periodo di flessione generalizzata delle copie della stampa quotidiana, riesce a mantenere i livelli di vendita e diffusione. Rientra a Padova, al "mattino" nel 1999: è caporedattore responsabile della sezione cultura e spettacoli per i tre quotidiani del Gruppo (mattino di Padova, tribuna di Treviso, nuova Venezia). Responsabilità e qualifica che mantiene tuttora. Ha pubblicato alcuni libri. "Da Antenore al Nuovo Millennio" con foto di Uliano Lucas, editore Bruno Vespa; un secondo libro sempre con le foto di Uliano Lucas sul Veneto locomotiva del Nordest; i testi di alcuni libri fotografici del trevigiano Antonio Zuccon (Burano, Cibiana, altri) ; un testo monografico sulle sculture di Elio Armano; di prossima pubblicazione un volume dell´Università di Padova che raccoglie i suoi articoli sul Veneto, la cultura, le trasformazioni, pregi e difetti del Nordest. La fotografia non è mai stata un hobby, piuttosto un amore nascosto. Info: Padova Informale. Mostra fotografica di Paolo Coltro. A cura di Barbara Codogno Centro Culturale Altinate/ San Gaetano, 21 Ottobre - 20 Novembre Orario: 10.00 - 19.00, lunedì chiuso  
   
 

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