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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 21 Settembre 2011 |
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AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA DEFERISCE L’ITALIA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA PER IL MANCATO RECUPERO DEGLI AIUTI INCOMPATIBILI CONCESSI A EURALLUMINA
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Bruxelles, 21 settembre 2011 – La Commissione europea ha deferito l´Italia alla Corte di giustizia dell´Unione europea per il mancato adempimento a due sue decisioni del 2005 e 2007 in cui dichiarava illegali gli aiuti di Stato concessi al produttore di alluminio Eurallumina Spa sotto forma di riduzioni delle accise sui combustibili pesanti. L´italia non ha ancora recuperato gli aiuti che si stimano di circa 25 milioni di euro. "Non ha senso controllare i sussidi alle imprese, come chiedono gli Stati membri dall´inizio dell´integrazione europea, se i governi non recuperano i fondi nei casi (relativamente rari) in cui tali sussidi non possono essere autorizzati" ha dichiarato Joaquín Almunia, Vicepresidente della Commissione e Commissario responsabile per la politica di concorrenza. Il 7 dicembre 2005 la Commissione ha ingiunto il recupero di aiuti di Stato illegali e incompatibili, sotto forma di riduzioni delle accise sui combustibili pesanti, concessi a Eurallumina tra il 3 febbraio 2002 e il 31 dicembre 2003, in quanto conferivano un vantaggio selettivo sui concorrenti senza prevedere misure compensatorie o di salvaguardia (cfr. Ip/05/1542). Con la stessa decisione la Commissione ha avviato un´indagine approfondita sulle riduzioni delle accise applicate dal 1° gennaio 2004 in quanto erano state modificate. Il 7 febbraio 2007 la Commissione ha concluso che anche le esenzioni fiscali concesse dall´Italia a Eurallumina dal 1° gennaio 2004 comportavano distorsioni della concorrenza ed erano quindi incompatibili con le norme dell´Ue in materia di aiuti di Stato (cfr. Ip/07/160). Poiché l´Italia non ha ancora recuperato gli aiuti da Eurallumina, la Commissione ha deciso di deferirla alla Corte di giustizia dell´Unione europea. Eurallumina, società controllata da Oao Russian Aluminium dal novembre 2006, e in precedenza controllata da Comalco Limited, ha sede a Portoscuso (Sardegna) e ha interrotto la produzione nel 2009. Nel dicembre 2009 la Corte di giustizia ha confermato la decisione della Commissione del 2005 e ha deferito il caso al Tribunale perché pronunciasse una sentenza sul merito (causa C-89/08p), che avrebbe annullato la precedente sentenza del Tribunale. Nel giugno 2011 il Tribunale ha respinto la domanda di provvedimenti d’urgenza presentata da Eurallumina (cause T‑62/06 Renv‑r e T‑207/07 R). |
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