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Notiziario Marketpress di Venerdì 23 Settembre 2011
 
   
  MILANO: “OTTOBRE RUSSO” AL PICCOLO

 
   
  Otto spettacoli, 15 repliche, sei grandi registi, sette incontri con il pubblico, 10.000 posti complessivi nelle tre sale del Piccolo, una mostra: il Piccolo Teatro di Milano, in occasione dell’Anno della Cultura e della Lingua Russa in Italia e della Cultura e della Lingua Italiana in Russia, ospita in ottobre la più grande rassegna mai realizzata dedicata al teatro di San Pietroburgo. Per l’ “Ottobre russo al Piccolo” torna Lev Dodin, direttore del Malij Drama Teatr, con tre suoi spettacoli, due di Anton Cechov, Tre sorelle (in prima nazionale, dal 20 al 22 ottobre, Teatro Studio) e Zio Vanja (Teatro Grassi, dal 28 al 30 ottobre) e, di Vassilij Grossman, Vita e destino (Teatro Grassi, 24 e 25 ottobre). E per la prima volta in Italia arriva al Piccolo Andrej Mogučij, figura di spicco del teatro russo d’avanguardia, che presenta la sua Pro Turandot da Carlo Gozzi (Teatro Studio, 10 e 11 ottobre). Assieme a Mogučij, anch’essi per la prima volta in Italia, altri quattro importanti registi che con lui rappresentano l “altra faccia drammaturgica” di San Pietroburgo: Aleksandr Morfov con Don Giovanni, rilettura di Molière (Teatro Strehler, dal 12 al 14 ottobre), Dmitrij Lochov con L’amore delle tre melarance, sempre da Gozzi, (Teatro Grassi, 15 e 16 ottobre), Semen Spivak con Kasatka, una commedia d’amore di Alexeij Tolstoj (Teatro Studio, 14 e 15 ottobre) e Temur Ccheidze con La potenza delle tenebre (Teatro Strehler, 16 ottobre). Mentre il teatro di San Pietroburgo si accinge a partire per Milano, città “gemella”, l’ Arlecchino servitore di due padroni del Piccolo va in tournée per un mese in Russia, in sei città siberiane a forte impatto economico e culturale. La prima tappa sarà a Khantj Mansijsk (16 e 17 settembre), capitale della regione autonoma di Yugra nella provincia di Tumen: è la regione della Russia che si posiziona al primo posto per l´estrazione di petrolio e produzione dell´energia elettrica e al secondo posto per l´estrazione di gas naturale. Qui sono concentrate il 10% delle riserve mondiali di petrolio. Le altre tappe della tournée saranno a Тumen (20 e 21 settembre); Еkaterinbourg (capitale degli Urali, 25 e 26 settembre); Cheliabinsk (29 e 30 settembre); Ufa (capitale della Repubblica di Bashkortostan, 4 e 5 ottobre); Кazan (capitale della Repubblica di Tatarstan, considerata la “terza capitale”della Russia, 8 e 9 ottobre). Infine tappa nella capitale russa, con due rappresentazioni il 12 e 13 ottobre al Teatro dell’Armata Russa. Il Piccolo e la grande tradizione teatrale russa Con il Festival del teatro di San Pietroburgo del prossimo ottobre il Piccolo rafforza il suo legame con la grande tradizione teatrale russa. Un legame profondo che risale alla fondazione stessa del teatro. Non a caso Giorgio Strehler inaugurò il Piccolo, nel 1947, con L’albergo dei poveri di Gorkij, al quale seguirono i capolavori di Cechov Il giardino dei ciliegi, Il gabbiano, Platonov. L’arlecchino strehleriano è stato più e più volte in tournée a Mosca e a San Pietroburgo, mentre in tempi più recenti sono stati rappresentati in Russia tre capolavori di Carlo Goldoni, I due gemelli veneziani e Il ventaglio diretti da Luca Ronconi e Trilogia della villeggiatura con la regia e l’interpretazione di Toni Servillo. Molti sono gli spettacoli ospitati al Piccolo da Mosca e da San Pietroburgo. Particolarmente profondo è il legame che unisce il Piccolo al Malij Drama Teatr di Lev Dodin. Quella con Dodin è molto più di una collaborazione: è una profonda unità d’intenti che si è andata rafforzando nell’arco di vent’anni sull’onda del successo dei suoi spettacoli che hanno conquistato i milanesi, a partire dal mitico Gaudeamus nel 1992, tornato a Milano anche nel 1999 e nel 2000, per proseguire con altri memorabili titoli quali Claustrophobia, Fratelli e sorelle, Platonov, I demoni, Zio Vanja, Re Lear e, nel 2008, Vita e destino di Vassilij Grossman, un successo che rivedremo al festival “La stagione teatrale di San Pietroburgo”. E con uno spettacolo di Dodin, Pene d’amor perdute. Nel gennaio 2010 è stato riaperto il Piccolo Teatro Grassi di Via Rovello dopo i restauri. Intensa anche la collaborazione con l’Alexandrinsky di Valery Fokin, che nel 2006, alla riapertura dello storico teatro in occasione dei suoi 250 anni, ha ospitato due importanti produzioni del Piccolo, Così fan tutte e Giorni felici, e che nel 2007 e nel 2008 è stato al Piccolo con due capolavori di Gogol, Il revisore e Il matrimonio. Il futuro intanto lascia spazio a nuovi progetti, uno dei quali già in fase di realizzazione. Da questo percorso che unisce il meglio della tradizione teatrale italiana e russa non poteva infatti non nascere una prima coproduzione. Con il Malij di Mosca diretto da Yury Solomin il Piccolo mette in scena Santa Giovanna dei Macelli di Bertolt Brecht con la regia di Luca Ronconi, che – dopo il debutto a Milano dal 28 febbraio 2012 – sarà in aprile nella capitale russa al Festival dell’Ute, Unione dei teatri europei  
   
 

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