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Notiziario Marketpress di
Lunedì 26 Settembre 2011 |
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IL POLO TECNOLOGICO DI PORDENONE VERRA´ SALVAGUARDATO
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Trieste, 26 settembre 2011- La Regione Friuli Venezia Giulia ha l´obbligo di effettuare la ricognizione delle società da essa partecipate che per tre anni consecutivi hanno chiuso i bilanci in passivo. Lo sottolinea il vicepresidente della Regione Luca Ciriani, spiegando che "la finanziaria regionale ha recepito il decreto Tremonti che impone di chiudere le partecipate che non sono in grado di raggiungere il pareggio di bilancio". L´assessore Savino quindi ha semplicemente, e giustamente, ottemperato alle norme di legge segnalando la situazione economica del Polo Tecnologico di Pordenone. Nonostante questo - continua Ciriani - l´amministrazione regionale continuerà a puntare sul Polo Tecnologico, così come abbiamo fatto fin dall´inizio di questa legislatura, rendendolo un soggetto fondamentale per lo sviluppo economico della provincia di Pordenone. Dal punto di vista politico quindi non intendiamo di certo abbandonare questo importante strumento". Ciriani ha voluto sottolineare l´importante ruolo avuto dalla Regione negli ultimi due anni sia in termini economici che di rilancio di questa struttura. "Abbiamo ereditato dal centrosinistra un Polo moribondo e inutile e, per rilanciarlo, lo abbiamo rifinanziato e ne abbiamo affidato la gestione al presidente Agrusti e ad un Consiglio di Amministrazione i quali, lavorando a titolo gratuito, sono riusciti a trasformare il Polo Tecnologico in uno strumento attivo e strategico dell´economia del Friuli occidentale. E´ stata realizzata, in tempi record e risparmiando ingenti somme, una nuova e modernissima sede in cui già si sono insediate decine di nuove realtà industriali e, ora, anche l´obiettivo del pareggio di bilancio strutturale appare realisticamente raggiungibile. Il Polo Tecnologico è un fiore all´occhiello dell´operato della Giunta Tondo e di questa maggioranza". "Al presidente dell´associazione degli industriali Cini - ha proseguito il vicepresidente - rivolgo l´invito di informarsi prima di lanciare accuse. Sarebbe opportuno che si ricordasse come si è arrivati a questo punto perché se Confindustria, che è socia del Polo, avesse messo mano al portafoglio con più decisione, come ha fatto la Regione in occasione dell´aumento di capitale, forse oggi non ci troveremmo a dirimere queste questioni che, comunque, andranno risolte". Sul futuro del Polo Tecnologico, infine, il vicepresidente Ciriani si è dichiarato "ottimista circa la possibilità di trovare, in Commissione e in Consiglio regionale, la giusta e concreta soluzione che possa essere rispettosa delle norme e, al tempo stesso, salvaguardare il fondamentale ruolo di ricerca e sviluppo che questa realtà si è conquistata negli ultimi anni". |
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