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Notiziario Marketpress di
Lunedì 03 Ottobre 2011 |
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APPALTI PUBBLICI: LA COMMISSIONE EUROPEA INTERVIENE PER ADOTTARE MISURE CHE GARANTISCANO EQUE CONDIZIONI DI ACCESSO AD APPALTI RIGUARDANTI I SERVIZI INFORMATICI IN ITALIA
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Bruxelles, 3 novembre 2011 - La Commissione europea ha chiesto all´Italia di conformarsi alle norme dell´Ue in materia di appalti pubblici (lo stanziamento di fondi pubblici da parte delle autorità pubbliche) per quanto riguarda l´aggiudicazione da parte della Regione Molise di appalti concernenti i servizi informatici. La richiesta che la Commissione ha inviato alle autorità italiane assume la forma di parere motivato. Se entro due mesi l´Italia non comunicherà alla Commissione le misure adottate per assicurare il rispetto degli obblighi che le incombono a norma del diritto dell´Ue, la Commissione potrà deferire l´Italia alla Corte di giustizia dell´Unione europea. Nel caso di specie la Regione Molise non ha rispettato le norme in materia di appalti pubblici, aggiudicando direttamente appalti riguardanti i servizi informatici a una società le cui quote sono detenute dalla Regione Molise e da una società privata. Il valore globale degli appalti in questione ammonta a oltre 4 milioni di euro. Infatti, dal 2006 la Regione Molise ha aggiudicato una serie di appalti di servizi informatici a una società di cui la regione è comproprietaria. Il valore globale degli appalti è stimato in oltre 14 milioni di euro. In tutti questi casi gli appalti sono stati aggiudicati direttamente, senza una gara d´appalto. Di conseguenza, le altre società di servizi informatici non hanno avuto l´opportunità di proporre la propria offerta e il denaro dei contribuenti italiani non è stato utilizzato al meglio, cioè aggiudicando gli appalti a società in grado di offrire un miglior rapporto qualità‑prezzo. Contesto - In base alla normativa dell´Ue, le autorità pubbliche possono aggiudicare direttamente appalti a società su cui hanno partecipazioni, ma solo a condizioni molto rigorose. In alcuni precedenti giurisprudenziali (v. Ad esempio la causa Teckal - http://eur-lex.Europa.eu/lexuriserv/lexuriserv.do?uri=celex:61998j0107:en:html), la Corte di giustizia dell´Unione europea ha chiarito che quanto sopra è consentito alle autorità soltanto quando l´aggiudicazione riguarda una situazione "interna", cioè nel caso in cui le autorità esercitino sulla società in questione un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi. La Commissione non ritiene che le condizioni stabilite dalla Corte dell´Ue affinché l´aggiudicazione riguardi una situazione "interna" in questo caso siano soddisfatte. Dato che una società privata detiene, anche se come azionista di minoranza, una parte del capitale della società di cui anche la Regione Molise è comproprietaria, è impossibile ritenere che la regione eserciti sulla società un controllo analogo a quello che esercita sui propri servizi. Qual è la finalità delle norme dell´Ue in materia di appalti pubblici? Gli appalti pubblici definiscono le modalità della spesa pubblica nel settore della costruzione di infrastrutture e dell´acquisto di tutti i tipi di beni e di servizi: dai sistemi informatici agli impianti di depurazione delle acque di scarico, fino alla costruzione di navi o ai servizi di consulenza. Secondo stime, globalmente nell´Ue la spesa per gli appalti pubblici ammonta a circa il 17% del Pil dell´Unione. Le procedure di valutazione aperte e trasparenti stabilite in base alle norme dell´Ue in materia di appalti pubblici promuovono la concorrenza, offrono una miglior tutela contro la corruzione e permettono ai contribuenti di beneficiare di servizi più efficaci e con un miglior rapporto qualità‑prezzo. Per maggiori informazioni Appalti pubblici: http://ec.Europa.eu/internal_market/publicprocurement/index_en.htm Le informazioni più recenti sui procedimenti per inadempimento riguardanti tutti gli Stati membri sono disponibili sul seguente sito web: http://ec.Europa.eu/community_law/index_it.htm |
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