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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Ottobre 2011 |
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A CAPRI RIFLETTORI ACCESI SULLA FIBRA OTTICA TRENTINA
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Capri, 10 ottobre 2011 - Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, è intervenuto il 7 ottobre alla quarta edizione di "Action!", convegno promosso dal gruppo Between spa a Capri, per definire strategie e azioni per l´Agenda Digitale italiana. Davanti a un pubblico qualificato di addetti ai lavori, fra cui il presidente esecutivo di Telecom Italia Franco Bernabè, il professore ed ex ministro Franco Bassanini, nonché l´amministratore delegato del fondo F2i Vito Gamberale, Lorenzo Dellai - accompagnato dal dirigente generale del settore Sergio Bettotti - ha presentato l´esperienza del Trentino: "Un laboratorio - ha detto Dellai - dentro al quale, partendo anche dall´offerta di servizi pubblici di elevata qualità, possono essere testati nuovi prodotti e può crescere, parallelamente, la cultura dei cittadini e delle imprese, e quindi la domanda di nuovi servizi ad alta tecnologia". Questo percorso sarebbe però estremamente difficile senza le infrastrutture telematiche: "Per questo abbiano iniziato ad occuparci di reti, con un approccio pragmatico, cioè iniziando subito a costruire le nostre dorsali, circa 800 chilometri di fibra ottica, che saranno completamente operative tra pochi mesi, e pensando al contempo al cosiddetto ´ultimo miglio´, vale a dire a come risolvere il problema dei collegamenti fin dentro le case dei cittadini". L’incontro annuale di Capri è un momento di monitoraggio e di verifica della capacità dell´Italia di sviluppare i nuovi mercati, i nuovi modelli di business, l’innovazione. In una parola il “valore” economico e culturale che l’evoluzione dell’Ict rende possibile. Si tratta di un´opportunità per confrontarsi con i protagonisti del settore e i rappresentanti della business community e delle istituzioni italiane, nonché per comprendere le condizioni che abilitano la crescita del settore e il suo contributo allo sviluppo del Paese. I due giorni di "Action!" sono promossi da Between, società a supporto dello sviluppo del business che collabora con i principali protagonisti del mondo dell’Information & Communication Technology, con imprese pubbliche e private, con Agcom, la pubblica Amministrazione Centrale e Locale e con gli investitori finanziari. L´intervento di Dellai, nella sessione dedicata a "Strategie e azioni per l´Agenda Digitale italiana" è stato seguito da un pubblico attendo e partecipe, che ha condiviso soprattutto le parole spese per l´offerta di servizi pubblici di qualità: "Abbiamo la fortuna di avere un territorio molto piccolo e di poter contare su un´Autonomia forte e radicata - ha esordito il presidente -, abbiamo però due ordini di problemi. Il primo è legato alla dispersione territoriale; il rischio è che vi siano ´fughe´ dalle valli verso i principali centri urbani con conseguente desertificazione della montagna. Per questo dobbiamo garantire pari opportunità e qualità delle relazioni economiche e sociali ai nostri cittadini in tutta la provincia. Il secondo problema è legato alla nostra crescita, che deve essere maggiore: siamo a metà strada fra l´Europa del Nord e quella del Sud e dobbiamo dare forti impulsi verso lo sviluppo, per questo abbiamo sostenuto un robusto investimento in nel campo delle tecnologie, soprattutto della Information Technology, per offrire ampio accesso alla rete da parte di cittadini e imprese". Si tratta di un percorso che l´Amministrazione provinciale ha intrapreso ormai da tempo: "Siamo partiti assumendoci delle responsabilità - ha proseguito il presidente Dellai - consapevoli che non si tratta di percorsi facili ma che è indispensabile rafforzare gli investimenti sulla cultura, sulla formazione, sulla ricerca e sull´innovazione. Abbiamo quindi varato diversi progetti, sostenendo la ricerca - e il numero dei ricercatori in Trentino rispetto agli abitanti ci premia per questa scelta - ma anche cercando di coinvolgere la scuole e l´Università. Siamo diventati, con Trento Rise, il sesto nodo nazionale dell´Istituto europeo di innovazione e tecnologia-Eit, nel settore delle Ict, davanti ad altre prestigiose candidature europee". Perché, per il presidente Dellai, è fondamentale dare per primi il buon esempio: "Sappiamo come sia importante in una fase come questa, il ruolo del settore pubblico e dunque abbiamo deciso che valesse la pena trasformare il nostro apparato amministrativo, piuttosto robusto viste le nostre competenze, in un soggetto capace di richiedere esso stesso servizi di grande qualità. Abbiamo quindi individuato i campi focali nell´erogazione di servizi, dal turismo alla sanità, dalle politiche sociali alla protezione civile, ricercando le possibili aree di miglioramento sul piano dell´innovazione, anche attraverso partnership con centri di ricerca e imprese". In questo percorso sono diventate fondamentali le reti e il Trentino può contare su oltre 800 chilometri di collegamenti ormai quasi ultimati: "Due i percorsi che abbiamo scelto di realizzare in due tempi diversi - ha proseguito Lorenzo Dellai -. Il primo, sul breve periodo, che si concluderà la prossima primavera, riguarda la possibilità per ogni nostro cittadino di ricevere a casa almeno 20 mega byte di collegamento. Siamo riusciti ad attuarlo grazie ad un rapporto di collaborazione con gli attuali gestori. Il secondo passaggio, che dovrebbe concludersi nel biennio 2019-´20, porterà al 100% dei nostri residenti 100 mega byte, grazie da un lato a una società composta interamente dal pubblico e dall´altro, dove il territorio è più remunerativo, ad una società mista pubblico - privata, che ha già trovato la piena adesione di Telecom". Deciso l´intervento conclusivo del presidente Lorenzo Dellai: "Auspico che su questo tema si apra finalmente una stagione di dinamismo serio e innovativo nel rapporto fra pubblico e privato, ci vuole il coraggio di sperimentare cose nuove. Non pretendiamo di diventare un modello ma quello che facciamo sul territorio è la risposta al nostro fabbisogno, siamo contenti perché è uno stimolo a far crescere la qualità delle infrastrutture e dei servizi che verranno veicolati dalle nuove tecnologie. E in questo senso è davvero necessario che tutta la società guardi al futuro; in un Paese come il nostro che si rivolge per lo più al proprio passato è difficile che i fautori della modernizzazione delle reti abbiano successo. Mi auguro che l´Italia intera riesca a capire che il futuro è da un´altra parte, perché il rischio è che di fronte alla crisi si producano non solo una forte recessione economica, ma soprattutto una recessione culturale. Non è giusto mettere da parte gli investimenti i cui effetti si vedranno fra vent´anni e ragionare solo sugli obiettivi più contingenti, il ragionamento sulle reti è, di contro, uno degli anticorpi che possiamo mettere in campo contro questa reazione isterica alla crisi". |
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