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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 02 Novembre 2011 |
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I SERVIZI RESIDENZIALI PER ANZIANI FRA TRENTINO, ALTO ADIGE E TIROLO
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Trento, 2 novembre 2011 - "Qualche settimana fa, a Castel Tirolo, c´è stata la prima seduta dell´assemblea dell´Euregio che ha riunito i tre presidenti di Trentino, Alto Adige e Land Tirolo e che ha consolidato il percorso di costruzione dell´Euregio dal punto di vista politico, mentre oggi qui siamo di fronte ad un percorso di creazione dell´Euregio che parte dal basso, attraverso la messa in rete e il confronto fra i nostri rispettivi servizi". Con queste parole l´assessore alla salute e politiche sociali della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, ha aperto il 27 ottobre, presso la sala della Cooperazione a Trento, i lavori del secondo convegno congiunto fra i tre ambiti territoriali, promosso dall´Unione provinciale istituzioni per l´assistenza, con l´associazione delle Residenze per Anziani dell´Alto Adige e l´associazione "Arge Tirole Altenheime" del Tirolo. Accanto ad Ugo Rossi, vi erano il collega Richard Theiner, per la Provincia autonoma di Bolzano; Martha Stocker, assessore regionale; Johann Wiedemair, dirigente della Ripartizione sociale per il Land Tirolo; e Antonio Giacomelli, presidente di Upipa. "È sempre più fondamentale - ha proseguito l´assessore Ugo Rossi - mettere in rete le conoscenze e le esperienze delle diverse regioni e collaborare su questi temi che sono decisivi e quanto mai attuali per i nostri territori. Basti pensare che nel 1981 in Trentino vi erano 11.000 cittadini sopra gli 80 anni, oggi sono 30.000 e le stime ci dicono che nel 2030 saranno 53.000. È ovvio quindi che possiamo mantenere questo sistema solo affrontando ragionamenti sulla sostenibilità. La Provincia autonoma di Trento sta lavorando in questo periodo all´approvazione del bilancio, in esso sono state destinate risorse per far partire anche in Trentino gli assegni di cura, ma dobbiamo riflettere sulla compartecipazione alla spesa sanitaria dei cittadini, una frontiera tutta da esplorare alla quale stiamo lavorando assieme ai rispettivi assessorati dell´Alto Adige e del Land Tirolo". L´assessore Rossi ha ricordato, a questo proposito, che nel settembre del 2009 è stato firmato a Mezzocorona un accordo programmatico fra gli assessorati alla salute delle tre regioni dell’Euregio, che prevedeva proprio iniziative congiunte come quella odierna: "Siamo ormai di fronte a uno scenario che cambia con velocità anche in relazione ai rapporti fra gli Stati e dove le risorse, soprattutto per i servizi ad alta specializzazione, sono sempre più scarse. Pensiamo ad esempio alla direttiva dell´Unione europea che stabilisce la libera circolazione dei pazienti, operativa già nell´ottobre del 2013: di fronte a questi scenari dobbiamo mettere in rete le diverse potenzialità. I nostri pazienti già si muovono su assi transfrontaliere, noi amministratori pubblici abbiamo il dovere di costruire un sistema condiviso e organico, per razionalizzare le risorse, gestirle meglio e offrire ai nostri cittadini servizi specializzati e professionisti di alta qualità che lavorino in rete fra Trento, Bolzano e Innsbruck". Nel corso della mattina sono stati poi messi a confronto i servizi residenziali per anziani dei tre ambiti. Il dirigente del Servizio economia e programmazione sanitaria della Provincia autonoma di Trento, Michele Bardino, ha evidenziato che in Trentino, a fronte di una popolazione complessiva di 524.826 abitanti, i cittadini sopra i 65 anni sono il 19,3%, ovvero 101.415. Su 55 Rsa (45 pubbliche, 7 territoriali private no profit e 3 ospedaliere) ci sono 4.330 posti letto convenzionati Rsa più 15 d´urgenza e 181 posti letto in Casa di soggiorno. Gli alloggi protetti autorizzati sono 233 (di cui 139 gestiti dalle Rsa) con 376 posti letto. I centri diurni in Trentino sono 24 con 350 posti convenzionati, i centri servizi attivi sono 36. Le Rsa attivano inoltre numerosi servizi per pazienti esterni, come fisioterapia e riabilitazione, prelievi e odontoiatria, nonché pasti a domicilio, logopedia, audiologia, medicina dello sport. Elevati gli standard anche per il personale delle Rsa, dove fino a 60 posti letto è prevista comunque la presenza di 6 infermieri professionali, di 1 fisioterapista ogni 50 posti letto e di un operatore socio-sanitario ogni 2,3 posti letto. Questo complesso sistema si sostiene con una spesa a carico della Provincia autonoma di 130 milioni di euro all´anno, non vi sono invece contributi statali. I finanziamenti provinciali per l´edilizia nelle Rsa, secondo il piano pluriennale 2009-2013, sono di 113 milioni di euro e per l´attrezzatura nelle Rsa di 2,7 milioni di euro. L´importo medio delle rette in Rsa per i residenti è di 43,3 euro, la stima dei costi a carico del Comune è pari al 3,5% del totale. |
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