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Notiziario Marketpress di
Lunedì 07 Novembre 2011 |
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EUROPA: RAPPORTO LEGISLAZIONE STATO-REGIONI-EUROPA, PRESIDENTE MARINI,” NELLE DECISIONI EUROPEE LE REGIONI DEVONO TROVARE UN RUOLO DI PESO”
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Perugia, 7 novembre 2011 - "Nell´europa di oggi è assolutamente necessario che le Regioni e le istituzioni locali trovino un ruolo di maggior peso nell´ambito del processo decisionale del governo europeo. Per questo, dovrebbero essere rafforzati gli strumenti di coordinamento interni ai singoli Stati membri, al fine di rendere possibilmente univoca e più forte la voce delle Regioni italiane, anche nella fase di costruzione delle norme europee". E´ quanto affermato il 4 novembre dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel corso del suo intervento di saluto alla Presentazione del Rapporto 2011 sulla Legislazione tra Stato, Regioni e Unione Europea. Per la presidente Marini, che è oltretutto membro del Comitato delle Regioni d´Europa, "sarebbe prima ancora opportuno che tra organi legislativi ed esecutivi delle singole Regioni si addivenisse costantemente ad una posizione comune", ed ha quindi sottolineato l´importanza del ruolo che in questo senso devono svolgere proprio i Consigli regionali. "Ovviamente, affinché la posizione delle Regioni possa effettivamente ´pesare´ nell´ambito europeo, e del procedimento di formazione di direttive e norme comunitarie, a noi è richiesto di dotarci di strumenti di raccordo snelli ed efficaci - ha detto la presidente - E´ da segnalare che a tal fine i tempi rigidi e sicuramente ristretti concessi alle Regioni per formalizzare la propria posizione, rappresentano un ostacolo concreto, che solo la modifica dei tempi del procedimento di formazione della posizione comune delle Regioni in ambito nazionale, può in qualche modo risolvere". "Una costante ed efficace presenza regionale nel momento di formazione degli atti comunitari - ha aggiunto la presidente - consente sia di orientare le scelte in favore degli interessi locali, sia di essere consapevoli dei contenuti e dei tempi di attuazione delle future regole. In tal modo - ha concluso - è possibile adeguare con cognizione di causa l´ordinamento interno ad un corretto ed efficace rapporto tra i diversi livelli istituzionali, ma soprattutto, si ha il tempo e la necessaria consapevolezza per compiere scelte utili alla collettività ed al proprio territorio, specialmente in momenti in cui le risorse a disposizione non sono quelle dei tempi passati". |
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