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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Novembre 2011
 
   
  I GIOVANI IN INTERNET, UNA RISORSA DA FAR CRESCERE E DA TUTELARE

 
   
  Trento, 10 novembre 2011 - Cosa ci fanno insieme un poliziotto, un pirata del web, una psicologa e un prete del rione Sanità di Napoli? Semplice, parlano di Internet e di giovani. Certo, manca la quinta (e forse più importante) gamba del tavolo - ovvero loro, i giovani - ma si annuncia ugualmente molto interessante l´incontro di venerdì 11 novembre, ore 18, alle Galleria di Piedicastello, in occasione dell´edizione 2011 di Igf Italia. Sicuramente i giovani ci saranno in sala a seguire il dibattito, perché Internet Governance Forum si terrà a Trento questo fine settimana e richiamerà in città esperti ed appassionati della Rete. Il web è oramai entrato in quasi tutte le abitazioni del nostro Paese e per i più giovani fa oramai parte integrante della quotidianità. Strumento indispensabile per conoscere, studiare e relazionarsi, Internet nasconde anche molteplici rischi in particolare anche per i più giovani. Di questi rischi parlerà Mauro Berti, sovrintendente della Polizia di Stato – Responsabile dell’Ufficio Indagini Pedofilia del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Trentino Alto Adige che non solo offrirà i dati più aggiornati della attività di contrasto della pedofilia in rete ma che cercherà di trasmettere a genitori e ragazzi quei consigli pratici - frutto di una pluriennale esperienza – che possono aiutare a comprendere le reali intenzioni di ci troviamo di fronte, dall´altra parte del nostro video. Athos Gualazzi, presidente del Partito Pirata Italiano, sarà anch´egli tra gli ospiti dell´evento. Infatti non è possibile parlare di ragazzi e di internet senza affrontare il tema spinoso della tutela del diritto d´autore in Rete dove una delle attività preferite dai giovani e dai giovanissimi e lo scambio e la condivisione dei contenuti. Un tema quello della tutela del diritto d´autore sul quale si è scatenato un annoso dibattito dove si confrontano le posizioni di chi condanna senza appello la pirateria da un lato e di chi invece ritiene prioritaria l´affermazione del diritto alla conoscenza. Gualazzi sostiene che invece i due fenomeni non sono assolutamente in contrasto tra loro come appare. Lo scambio di file infatti per Gualazzi serve in primo luogo alle grandi case discografiche e cinematografiche come pubblicità. Non si può pensare infatti come fanno le case discografiche e le major del cinema – sostiene Gualazzi – che ad ogni scaricamento corrisponda un mancato guadagno. Tra lo scarico e l´acquisto di un prodotto secondo i Pirati ci sarebbe in realtà un nesso di causa – effetto poiché il file scaricato serve per valutare un prodotto che poi invece se piace si acquista legalmente. Dunque secondo i Pirati sarebbe necessaria una maggiore tolleranza da parte delle case discografiche che invece dovrebbero vedere nei tanti giovani che scaricano e scambiano file da internet altrettanti potenziali clienti futuri. Uno che invece con i ragazzi ci vive a stretto contatto tutti i giorni è don Antonio Loffredo parroco del Rione Sanità a Napoli, artefice di una straordinaria iniziativa che ha portato molti giovani perduti tra i vicoli angusti di uno dei più isolati rioni di Napoli ad interessarsi di arte e cultura, ad aprire imprese di servizi, a gestire in maniera diretta l´importantissimo patrimonio culturale e archeologico delle catacombe di San Gennaro trasformandole in poco tempo da luogo abbandonato e decadente in uno dei più importanti centri di irradiazione culturale della città. Don Loffredo la sua rete l´ha creata nel mondo reale, una rete fatta di persone, valori e luoghi e soprattutto di grande rispetto per i giovani dai quali è riuscito ad ottenere impegno e responsabilità. Una esperienza la sua che potrà certamente essere utile proporre in questo contesto. Interessante sarà certamente ascoltare l´intervento di Serena Valorzi psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale che si occupa in modo particolare dei problemi legati alla prevenzione e al trattamento delle nuove dipendenze (e la dipendenza da Internet, cellulare e videogiochi è certamente uno dei rischi che le nuove generazioni si trovano ad affrontare). Il problema delle nuove dipendenze tra l´altro sta emergendo come uno dei fenomeni più preoccupanti per la nostra società. Dati presentati ad un recente workshop medico ci dicono che circa il 10% della popolazione italiana soffre a diversi livelli di questa patologia. Anche se le vittime della dipendenza da internet riguardano una piccolissima percentuale di questo 10 per cento non per questo il fenomeno è meno preoccupate proprio perché tende a colpire prima di tutto i ragazzi.  
   
 

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