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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Novembre 2011
 
   
  MARCHE: PRESENTATO UN PROGETTO PER LŽINSERIMENTO LAVORATIVO DEI DETENUTI - NUOVI INTERVENTI PER SUPERARE LO SVANTAGGIO SOCIALE DI CHI E` SOTTOPOSTO A PROVVEDIMENTI DELLŽAUTORITA` GIUDIZIARIA.

 
   
   Ancona, 14 Novembre 2011 - Migliorare le condizioni di vita allŽinterno delle carceri e favorire lŽinserimento lavorativo dei detenuti. Vanno in questa direzione le iniziative regionali per il 2011 a vantaggio di adulti e minori sottoposti a provvedimenti dellŽautorita` giudiziaria, illustrate questa mattina, ad Ancona, nel corso del convegno sullo stato di attuazione della legge sul sistema carcerario nelle Marche. ŽInclusione lavorativa, inclusione sociale dei detenuti, attivita` culturali e attivita` trattamentali e di prevenzione della recidiva: i finanziamenti regionali, pari a 800mila euro, raddoppiati rispetto allo scorso anno Ž ha spiegato lŽassessore alle Politiche sociali, Luca Marconi Ž sono destinati a questi quattro obiettivi. Cio` che intendiamo realizzare in particolare, in fase dapprima sperimentale ed in prospettiva definitiva, e` un percorso di inclusione socio-lavorativa, cosi` che, attraverso un reimpiego formativo e lavorativo che recuperi la dignita` personale dei detenuti nonche` le loro competenze ed abilita` professionali, si possano perseguire anche gli interessi generali della collettivita`, quali la maggiore sicurezza sociale, la riduzione del rischio di recidiva penale e la progressiva eliminazione di ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoroŽ. Per quanto riguarda lŽinclusione lavorativa, e` stato presentato un progetto specifico, elaborato dallŽapposito gruppo di lavoro interistituzionale del Comitato regionale di coordinamento del settore penitenziario. Il progetto prevede la realizzazione di 15 percorsi formativi retribuiti in azienda a favore di altrettanti detenuti, coordinati da specialisti di una organizzazione esterna accreditata di supporto; lŽorganizzazione dovra` occuparsi di tutto il percorso (colloqui, bilancio delle competenze, orientamento, ricerca delle aziende, tutor, supervisione) nonche` della gestione contabile ed amministrativa. Il percorso formativo semestrale in azienda e` propedeutico allŽinserimento lavorativo a tempo determinato o indeterminato da parte dellŽazienda, che a tale scopo viene incentivata economicamente in misura proporzionale allŽesito. Il progetto avra` la durata massima di 30 mesi. ŽAltra priorita` Ž ha continuato Marconi Ž e` lŽinserimento in seno alla societa` una volta terminato il periodo detentivo. In questo caso, gli interventi sono a cura degli Ambiti Territoriali Sociali, anche al fine di coinvolgere le comunita` locali e il piu` ampio numero di soggetti del territorio. Si tratta di servizi erogati fuori dal carcere, rivolti ad ex detenuti e a detenuti in esecuzione penale esterna o prossimi alle dimissioni. Sono ammissibili sussidi economici di sostentamento e interventi di natura abitativa o di accoglienza temporanea presso strutture residenziali o semiresidenzialiŽ. Con le attivita` trattamentali culturali si intende invece valorizzare le esperienze di teatro e di diffusione dei servizi bibliotecari in carcere (prestiti librari, letture di gruppo, letture tematiche) in collaborazione con le biblioteche comunali. ŽSi tratta Ž ha detto Marconi - di attivita` culturali di provata valenza rieducativa e socializzante per i detenuti, gia` sperimentate in alcuni istituti penitenziari nelle MarcheŽ. Il progetto teatrale prevede il coinvolgimento di almeno due istituti e la possibilita` di esportare il modello laboratoriale negli altri istituti delle Marche, o almeno la possibilita` di rappresentare lŽesito finale del laboratorio in modo itinerante in altri istituti. Il progetto di promozione e di fruizione delle biblioteche interne agli istituti penitenziari e` finalizzato alla creazione di un sistema bibliotecario e di mediateca penitenziario regionale che possa anche interagire con altre forme di trattamento quali il teatro, il cinema, la musica, gli audiolibri, lŽinformazione; dovrebbe promuovere inoltre un maggiore coinvolgimento della cittadinanza e delle associazioni del territorio e, quindi, una maggiore integrazione tra il carcere e la comunita`.  
   
 

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