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Notiziario Marketpress di
Lunedì 21 Novembre 2011 |
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VENDOLA CHIEDE SOSPENSIONE BANDO SAN RAFFAELE DEL MEDITERRANEO
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Bari, 21 novembre 2011 - “Sospendere il bando per il concorso di idee per l’acquisizione del progetto definitivo finalizzato alla successiva realizzazione dell’ospedale San Raffaele del Mediterraneo e, ove ne ricorrano i presupposti, ritirarlo”. Lo ha chiesto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola in una lettera inviata il 16 novembre al sindaco di Taranto Ippazio Stefàno e al Presidente della Fondazione San Raffaele del Mediterraneo Vittorio Dell’atti. La sospensione, “nello spirito di cooperazione tra istituzioni”, è stata chiesta perchè il Servizio urbanistica regionale dell’Assessorato alla Qualità del territorio (nell’ambito del procedimento per il perfezionamento della variante urbanistica propedeutica alla realizzazione del nuovo ospedale) ha riscontrato una incongruità tra quanto rilevato dal Corpo Forestale dello Stato e quanto invece attestato nella perizia tecnica del Comune di Taranto in merito alle aree percose dal fuoco. Alcune particelle interessate dalla variante urbanistica sarebbero state infatti percorse dal fuoco nel corso degli eventi calamitosi del 2006 e del 2009 ma nonostante ciò, e a seguito della perizia tecnica del Comune, sarebbero state ritenute non assoggettabili alla legge in materia (la 353 del 2000 secondo la quale ricordiamo non si può costruire per un determinato periodo e neanche modificare la destinazione d’uso). Pe legge il Comune di Taranto, nella individuazione delle aree percorse dal fuco avrebbe dovuto avvalersi “anche dei rilievi effettuati dal Corpo forestale dello Stato”. Nello specifico invece emerge che “l’istruttoria comunale sia stata condotta non confrontando i rilievi che il Corpo forestale dello Stato ha compiuto successivamente agli eventi calamitosi del 2006 e del 2009”, rilievi che contenevano naturalmente le particelle in questione. Inoltre nel percorso di approvazione del catasto delle aree boscate e su altre problematiche ambientali, vi sono prescrizioni non ancora evase dalla Vas (Valutazione ambientale strategica). “Sarebbe, quindi, ragionevole – ha concluso Vendola - che il Comune approfondisca quanto emerso dall’istruttoria regionale onde garantire piena legittimità al procedimento di variante urbanistica”. |
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