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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Novembre 2011
 
   
  ROSSI IN CONFERENZA REGIONI: “CLIMA DIVERSO. MA RESTANO LE NOSTRE RICHIESTE PER SERVIZI E SVILUPPO”

 
   
  Firenze, 21 novembre 2011 - “Un clima diverso”. È questa la prima impressione a caldo espressa dal presidente Enrico Rossi che ha partecipato il 17 novembre a Roma alla riunione della Conferenza delle Regioni. La composizione e il varo del nuovo governo hanno evidentemente avuto dei riflessi immediati. E così anche il fatto che la delega diretta per gli Affari Regionali e la presidenza delle Conferenze Stato-regioni e Unificata verranno assunte direttamente dal presidente del consiglio Mario Monti. “Una decisione che ci fa ben sperare – ha aggiunto Rossi – in un rinnovato dialogo istituzionale”. “Restano comunque sul tappeto – ha proseguito il presidente – alcune questioni cruciali, che le Regioni mettono subito sul tavolo del nuovo governo. Tre le richieste prioritarie. Devono essere garantite più risorse per il trasporto pubblico: treni e autobus non possono fermarsi. Poi riduzione dei tagli per il 2012. La Toscana nel 2010 aveva una capacità di spesa, sanità esclusa, di 2.200 milioni. Nel 2012, a causa dei tagli Tremonti-berlusconi, disporrà solo di 1.700 milioni. 500 milioni in meno, quasi 1,5 milioni in meno al giorno”. “Questo non è un taglio ma un terremoto – ribadisce il presidente Rossi – che cambia in peggio il ruolo della Regione. Da parte nostra abbiamo fatto tagli, accorpamenti, ridotto i costi di gestione del 10%, nel 2012 risparmieremo altri 35 milioni grazie alla revisione complessiva della spesa. Vogliamo diminuire il numero dei consiglieri e abolire i vitalizi. Ma questo del governo è un taglio insopportabile”. Un altro punto prioritario per il presidente Rossi riguarda la sanità. “Il patto per la salute deve essere rinnovato – ribadisce – garantendo le risorse alle Regioni che hanno bilanci in pareggio. Altrimenti tutta l’Italia sarà in deficit. Premiare l’efficienza è il primo passo per il risanamento della spesa pubblica. In fondo tagliare i fondi alle regioni significa penalizzare servizi essenziali per i cittadini e colpire ancora una volta di più chi ha meno”. Infine investimenti e sviluppo: “Il patto di stabilità va rivisto. Dobbiamo poter spendere i Fondi europei e le risorse disponibili. Anche per la Toscana – conclude il presidente Rossi – questo significherebbe un sostegno decisivo per la ripresa di tutti i settori dell’economia e, non ultima urgenza, la possibilità di effettuare gli interventi di ripristino e di messa in sicurezza delle zone duramente colpite dall’alluvione”.  
   
 

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