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Notiziario Marketpress di
Lunedì 28 Novembre 2011 |
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ASSARID: "LA CRISI NON INCIDERÀ SULLA COOPERAZIONE UE-ACP" "UNA CATTIVA GESTIONE DEGLI AIUTI DELL´UE NON PERMETTERÀ LA CRESCITA DEI NOSTRI PAESI". "NON È PERCHÉ LE BANCHE HANNO SPECULATO SULLE FINANZE PUBBLICHE CHE CROLLERÀ L´EUROPA".
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Bruxelles, 28 novembre 2011 - A seguito degli accordi di Cotonou, la capitale economica del Benin, la cooperazione tra Unione europea e paesi dell´Africa, dei Caraibi e del Pacifico (Acp) ha preso una nuova direzione. Dal 2000 i parlamentari europei e quelli dei paesi Acp s´incontrano due volte all´anno in un´Assemblea paritaria. Il copresidente malese dell´assemblea Assarid Ag Imbarcaouane ha accettato di rispondere alle nostre domande sullo sviluppo, la crisi e la Primavera araba. Quali sono attualmente le priorità per incentivare lo sviluppo dei paesi Acp? Assarid Ag Imbarcaouane - Sono le stesse dell´Unione europea: una migliore gestione delle risorse, la volontà politica di votare dei bilanci giusti, assicurare una gestione trasparente delle finanze pubbliche e assicurare una ottima distribuzione degli aiuti allo sviluppo che riceviamo dai nostri partner. Prendiamo l´esempio del Mali. Non abbiamo risorse naturali: niente petrolio o gas, ma riusciamo comunque a pagare l´insieme dei nostri funzionari e realizzare strade e ponti... Questo si spiega attraverso una buona gestione delle finanze pubbliche. Una cattiva gestione degli aiuti che l´Unione europea ci invia tramite il Fondo europeo allo sviluppo (Fes) non permetterà la crescita dei nostri paesi. La crisi potrà incidere sulle relazioni Ue-acp? Teme una riduzione degli aiuti allo sviluppo in Europa? Assarid Ag Imbarcaouane - Non credo. La crisi è passeggera. Ho la profonda convinzione che ci stiamo dirigendo verso un nuovo Fondo europeo allo sviluppo. Ciò che il commissario per lo Sviluppo Andris Piebalgs e i membri della Commissione ci hanno riferito è che gli aiuti ai paesi Acp saranno aumentati del 30% nonostante il periodo di crisi che sta attraversando l´Europa. Le risorse dell´Europa non sono scomparse. Non è perché le banche hanno speculato sulle finanze pubbliche che crollerà l´Europa. Ho la profonda convinzione che la crisi non inciderà sulla cooperazione tra Unione europea e i paesi dell´Acp. La fine del regime di Gheddafi in Libia ha prodotto alcune paure legati a una possibile destabilizzazione della regione sub-sahariana. Cosa pensa della Primavera araba? Assarid Ag Imbarcaouane - Il problema non è la Primavera araba o quello che sta succedendo in Tunisia o in Egitto, ma l´intervento della Nato in Libia! In Mali ci sono molti cittadini con la doppia nazionalità libico-malese e, dopo la rivolta, molti di loro sono stati trattati da "mercenari" dal Consiglio nazionale di transizione. E sono tornati cosí nelle regioni del Nord del Mali. Hanno molti veicoli e molte armi. Stiamo negoziando con loro un modo per potersi integrare nella società malese. E pensiamo che l´Europa, al momento giusto, dovrà essere presente per aiutarci a risolvere questa situazione. L´assemblea parlamentare paritaria (App) Acp-ue riunisce i rappresentanti eletti dell´Unione europea e dei paesi Acp. Questi deputati hanno infatti firmato nel 2000 l´accordo di Cotonou che è la base della cooperazione allo sviluppo Ue-acp. Attualmente il copresidente dell´assemblea è il malese Assarid Ag Imbarcaouane e il belga Louis Michel (Liberali e democratici). |
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