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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 30 Novembre 2011 |
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MARCHIO DI RICONOSCIMENTO E PAESAGGIO OLIVICOLO MEDITERRANEO, LA RETE DELLE CITTA´ DELL´OLIO SI AFFIDA ALL´UNESCO.
GRANDE FIDUCIA NELL´ORGANISMO INTERNAZIONALE CHE IN ITALIA RISCUOTE UN PLEBISCITO DI CONSENSI IN TERMINI DI VISIBILITA´ E REPUTAZIONE
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L´intervento dell´esperto della Commissione Nazionale Italiana per l´Unesco pone l´attenzione sul grado di percezione nella popolazione del valore aggiunto che può dare ad un elemento geografico o culturale l´iscrizione tra i Patrimoni dell´Umanità Individuazione e messa a punto di regole di utilizzo comuni per poter mettere a sistema e usare al meglio il marchio Dieta Mediterranea Patrimonio Unesco e richiesta di inserimento tra i siti Patrimonio dell´Umanità del Paesaggio Olivicolo Mediterraeneo: questi gli obiettivi principali raggiunti dal Forum Dieta Mediterranea che si è concluso sabato 19 novembre a Imperia con un tributo alla grande fiducia riposta nell´Unesco e all´alta considerazione per il lavoro che quotidianamente svolge a salvaguardia del paesaggio e delle tradizioni etnografiche di tutto il mondo. A testimoniarlo sono i dati che l´esperto della Commissione Nazionale Italiana per l´Unesco Pierluigi Petrillo ha presentato sabato scorso a conclusione del simposio - organizzato dalla locale Camera di Commercio, dal Comitato Oleicolo Internazionale e dall´Associazione Nazionale Città dell´Olio con la collaborazione di Regione Liguria, Unioncamere Liguria, Provincia di Imperia, Comune di Imperia, Unioncamere Italia, le organizzazioni di categoria di riferimento e l´intera filiera produttiva del sistema territoriale, e il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, del Mipaaf (Ministero Italiano delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali), del Miur (Ministero Italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), del Mae (Ministero Italiano degli Affari Esteri e/o Ice, Istituto Commercio Estero) - per celebrare il primo convegno tenutosi proprio a Imperia nel 1983 e il riconoscimento conferito dall´Unesco alla Dieta Mediterranea proprio un anno fa. Simposio che ha riunito attorno allo stesso tavolo i rappresentanti di 15 paesi affacciati sul Bacino del Mediterraneo per discutere insieme e chiarire il concetto di Dieta Mediterranea oltre che per condividere strategie di promozione e valorizzazione di un "marchio" Unesco capace di identificarne univocamente il valore aggiunto con la sua iscrizione nella lista dei Patrimoni Immateriali dell´Umanità. L´esperto della Commissione Nazionale Italiana per l´Unesco professor Pier Luigi Petrillo, ha dichiarato che: "Per capire il valore del riconoscimento della Dieta Mediterranea come patrimonio immateriale occorre avere la percezione chiara ed identitaria di cosa rappresenti l´Unesco. Una ricerca recente commissionata alla Iulm su che cos´è l´Unesco su un campione di 500 persone italiane tra i 18 e i 54 anni, ha messo in evidenza che è conosciuto dal 98% degli intervistati, quindi in pratica tutti gli italiani conoscono cos´è l´Unesco. Tra questi il 77% sa indicare l´attività ed ha reputazione altissima, il 69 % dichiara un alto livello di fiducia, il 75% ha una percezione di efficenza dell´Unesco e il 70% lo considera un centro di eccellenza. La stessa percentuale di intervistati riconosce al Marchio Unesco un´alta rilevanza e importanza nella promozione di iniziative e attività mentre il 60% ritiene il marchio Unesco un valore aggiunto in termini di prestigio e reputazione. Se consideriamo questi dati – ha continuato il professor Petrillo - allora capiamo quanta importanza ha l´atto compiuto dal Forum Dieta Mediterranea di affidare l´incarico al Consorzio Cueim di vendidue Università facente capo all´Università la Sapienza di Roma con il professor Mattiacci per definire delle regole di utilizzo comuni per poter mettere a sistema e usare al meglio il marchio Dieta Mediterranea Patrimonio Unesco. Con il simposio di Imperia, si dà l´avvio ad un percorso importante dal cui sviluppo l´Italia potrà trarne solo benefici in termini economici e di immagine della propria identità culturale: ben vengano proposte anche dal mondo agricolo e agroalimentare" > > I dati forniti dal Professor Petrillo sul valore, anche in termine di reputazione, riconosciuto all´Unesco aprono la porta a una importante considerazione, ovvero che mettendo anche all´immagine del Paesaggio Olivicolo Mediterraneo il cappello Unesco si riesca a portare all´attenzione l´importanza del concetto più dell´elemento inteso in senso geografico. "Sostenendo la candidatura del Paesaggio Olivicolo Mediterraneo come sito patrimonio dell´Umanità - ha affermato il Presidente dell´Associazione Nazionale Città dell´Olio e e neopresidente eletto della Rete delle Città dell´Olio del Mediterraneo Enrico Lupi commentando i dati forniti dall´esperto della Commissione Nazionale Italiana per l´Unesco - lavoriamo non solo per dare a questo una sua visibilità ma anche per sottolineare che non si tratta semplicemente di un paesaggio inteso in senso geografico, bensì di un repertorio da salvaguardare di cultura, di storia e di tradizione millenaria che accomuna tutto il Mediterraneo. La proposta presentata dalla Rete Mediterranea è finalizzata alla valorizzazione sia del prodotto che sta alla base della Dieta Mediterranea, l´olio extravergine d´oliva, sia del background culturale che gli conferisce quel valore aggiunto che soltanto una attenta gestione del territorio e il lavoro frutto di un importante impegno dei produttori possono dare”. > > La strategia emersa dal Forum Dieta Mediterranea di concentrarsi sulla individuazione e condivisione di regole comuni per rendere immediatamente individuabili prodotti e attività legate allo "stile di vita mediterraneo" è ritenuta vincente anche dal Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale dell´Unione Europea Paolo De Castro, che ha voluto con il suo intervento conclusivo in teleconferenza da Bruxelles fornire un ulteriore incentivo a proseguire in questa direzione: "ringrazio per l´invito il Presidente dell´Associazione nazionale Città dell´Olio e neopresidente eletto della Rete delle Città dell´Olio del Mediterraneo Enrico Lupi, il Presidente della Camera di Commercio di Imperia Franco Amadeo e i rappresentanti dei 15 Paesi affacciati sul Mediterraneo intervenuti al simposio e mi complimento per il valore del Forum e l´importanza dell´obiettivo che questo si pone per la promozione della Dieta Mediterranea come strumento di valorizzazione di uno stile di vita. La Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale che presiedo è sensibile a questi temi per cui non mancherò di contribuire allo sviluppo di questa tematica – ha sottolineato De Castro – anche perchè qui a Bruxelles proprio in questi giorni c´è una grande attenzione al sostegno che la Politica Comunitaria può dare ai prodotti mediterranei. L´olio è il prodotto principe del “Mediterranean Lifestyle” oltre che elemento comune di tutte le produzioni agricole mediterranee e sono contento di essere stato coinvolto dal Forum e dalla nuova Rete delle Città dell´Olio appena costituita per intraprendere insieme una nuova avventura come quella della richiesta di inserimento del Paesaggio Olivicolo Mediterraneo tra i Patrimoni Immateriali dell´Umanità Unesco” |
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