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Notiziario Marketpress di Mercoledì 30 Novembre 2011
 
   
  EDILIZIA: CONVEGNO ANCE PORDENONE

 
   
   Pordenone, 30 novembre 2011 - "L´obiettivo primo di questa amministrazione regionale è stato ed è quello di evitare la marginalizzazione del Friuli Venezia Giulia. Direi che la prospettiva comunitaria del Corridoio Adriatico-baltico sarà la nostra salvezza, ma è una partita che dobbiamo giocare tutti assieme se vogliamo dare una prospettiva alla nostra portualità". È uno dei temi affrontati dall´assessore regionale alle Infrastrutture di trasporto, Pianificazione territoriale e Lavori Pubblici, Riccardo Riccardi, in occasione dell´assemblea di Ance Pordenone, l´associazione costruttori, che si è tenuta questa sera nella sede di Unindustria. Molti gli spunti, le idee, le provocazioni emersi dalla relazione del presidente di Ance, Walter Lorenzon, da quella ricca di dati del prof. Paolo Feltrin dell´Università di Trieste, e dal dibattito che Riccardi ha sostenuto con il sindaco di Pordenone, Claudio Pedrotti (il tema è stato quello del futuro urbanistico della città) e del presidente nazionale di Ance, Paolo Buzzetti. Per Riccardi aver aperto "il passante di Mestre, la grande viabilità triestina, quella di collegamento con la viabilità slovena e la A28 (opera fondamentale non solo per questa provincia) è stato un contributo importante per far uscire la regione dalla sua marginalità. Ritengo che entro 60 giorni la Regione possa affidare la concessione per un´altra grande opera: la Cimpello-sequals-gemona che sarà realizzata in project financing, strumento nel quale crediamo". E poi la partita della terza corsia: "in tre anni siamo riusciti a cantierare opere per 650 milioni di euro e sono pronte a partire opere per altri 700 milioni: il problema non è la copertura finanziaria dell´opera, ma le garanzie richieste dalle banche". Altro tema affrontato da Riccardi quello del Piano casa: "il problema - ha affermato - non è solo quello delle risorse, oggi sempre più ridotte, ma quello di modificare molte regole per dare ossigeno al sistema. Si deve intervenire sul complesso del settore, fra cui anche la casa, per far lavorare le imprese. La Regione ha messo a disposizione 13 milioni di euro per il risparmio energetico, 55 milioni per le piccole opere negli enti locali, 9 milioni per opere di culto, 3 per opere minori. Credo che nel corso del 2012 potrebbero essere cantierati lavori per 80 milioni di euro". E poi c´è il problema delle troppe opere ferme (si stima per 2-300 milioni di euro), ha ricordato l´assessore, che vanno sbloccate: "non è possibile che un funzionario dello Stato possa bloccare tutto; lo Stato deve spogliarsi di competenze che una Regione potrebbe gestire meglio. La politica - ha concluso Riccardi - deve riappropriarsi del ruolo decisionale che non può essere di tecnici".  
   
 

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