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Notiziario Marketpress di
Martedì 23 Gennaio 2007 |
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RIGASSIFICATORE DI BRINDISI: INTERVIENE L´UE. LOSAPPIO: "FARE LA VIA"
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Bari, 23 gennaio 2007 - La Direzione Generale Ambiente della Commissione delle Comunità Europee ha fatto pervenire in data 8 gennaio all’Ambasciatore Cangelosi, Rappresentante parlamentare d’Italia presso l’Ue, una nota a firma del Commissario M. P. Carl con la quale si esplicita il cosiddetto “pacchetto ambiente” e cioè quegli interventi in materia ambientale su cui la Ue chiede informazioni essendo in atto una procedura di infrazione. Il pacchetto contiene 27 punti. Il ventunesimo riguarda il rigassificatore di Brindisi. Su di esso la Ue così si esprime: “I servizi della Commissione hanno riferito che, dopo aver analizzato la documentazione fornita dalle autorità italiane, essi hanno identificato alcuni elementi di potenziale non corretta applicazione della direttiva 85/337/Cee modificata e della direttiva 96/82/Ce sul controllo della pericolosità di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose. Benché il progetto di rigassificatore non sia di per se compreso fra le tipologie di progetto di cui agli allegati alla direttiva Via, alcune opere accessorie al progetto lo sono. Il molo di carico e scarico ricade nell’allegato I; i serbatoi di stoccaggio del gas, i gasdotti e la colmata della zona del porto ricadono nell’allegato Ii. Per il progetto ricadente nell’allegato I c’è stata unicamente una valutazione di assoggettabilità a Via (che ha concluso la non necessità di una Via) con riferimento alle sole modifiche del progetto rispetto a quello originariamente compreso nel Piano Regolatore Portuale del 1975. Ciò appare non essere in linea con la direttiva come interpretata dalla Corte di Giustizia poiché nell’ambito della nuova procedura autorizzativa, avviata successivamente all’entrata in vigore della Direttiva 85/337/Cee, si sarebbe dovuto effettuare una Via dell’intero progetto. Analogamente le opere ricadenti nell’allegato Ii e comprese nel Prg del 1975 avrebbero dovute essere sottoposte a verifica nella loro interezza e non solo in riferimento alle modifiche rispetto al Piano originario, anche prendendo in considerazione gli effetti cumulativi. Una verifica avrebbe anche dovuto essere effettuata per gli altri progetti ricadenti nell’allegayo Ii annessi al rigassificatore. Infine i servizi della Commissione hanno posto l’attenzione su una possibile violazione dell’art. 13(5) della direttiva 96/82/Ce in relazione alla mancata consultazione del pubblico prima dell’approvazione del progetto. Le autorità italiane hanno comunicato di avere l’intenzione di procedere a una verifica interna fra i vari enti interessati. ” “Quanto viene oggi formalmente comunicato dalla Commissione Europea – dichiara l’assessore regionale all’Ecologia Michele Losappio - non può che rafforzare la nostra richiesta di immediata sospensione dei lavori e di convocazione della Conferenza dei Servizi per sottoporre a Via l’impianto”. . |
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