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Notiziario Marketpress di
Martedì 20 Dicembre 2011 |
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SPELLO (PG), CON FOLCO QUILICI OSPITE D’ONORE, I RICONOSCIMENTI DEL PREMIO DI LETTERATURA DI VIAGGIO E GIORNALISMO “IL VIAGGIAUTORE”
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Nel Teatro Subasio, Sserata di grande qualità e suggestione con l’iniziativa culturale di A.i.g. (Associazione Italiana Alberghi Per La Gioventu’) e Comune di Spello, che premia i Protagonisti della scrittura legata al viaggio. In coincidenza con le celebrazioni di “Oro di Spello” si è svolta nella cittadina umbra la prima edizione nazionale del Premio “Il Viaggiautore” (quella internazionale si è tenuta nei mesi scorsi, con particolare successo, a Montecarlo, organizzata con l’Ambasciata italiana). Una nuova, preziosa e significativa iniziativa culturale di A.i.g. (Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù, lo storico Ente fondato nel 1945 da Aldo Franco Pessina, che gestisce sull’intero territorio italiano una rete di oltre 110 Ostelli, e conta più di 40.000 associati) stavolta messa in piedi col Comune di Spello, che su progetto del giornalista Roberto Messina (responsabile nazionale Comunicazione di A.i.g. E ideatore e direttore del Premio) ha istituito questa iniziativa dedicata alla Letteratura di Viaggio e al Giornalismo (col bel sottotitolo “L’avventura della scrittura. La scrittura dell’avventura”) quale riconoscimento a scrittori, giornalisti, editori, sceneggiatori, documentaristi e personalità che si occupano attivamente di turismo, viaggi, ambiente, società e cultura in genere, ed in particolare di problematiche legate al turismo giovanile, sociale e responsabile. Il Premio, che è itinerante, che rinnova costantemente il luogo di svolgimento e la composizione della giuria, si svolge periodicamente e alternativamente in una città italiana ed estera e si avvale di partecipazione e sostegno di vari Enti e Istituzioni, e del patrocinio del Gist (Gruppo Italiano Stampa Turistica). Il nuovo appuntamento, dunque, al Teatro « Subasio » di Spello, un gioiellino di teatro « all’italiana » su via Giulia, nel cuore di Spello, cittadina scelta per la sua consolidata ‘vocazione’ culturale e per le contestuali celebrazioni del cinquantenario di ‘Oro di Spello’ in cui si è collocata per aumentarne l’attrattività e ettare nuova luce sull’idea dell’investimento culturale quale essenziale azione produttiva e formidabile ‘driver’ di sviluppo territoriale. Tra il pubblico intervenuto al « Subasio », diversi giornalisti e autori di Raiuno, Rai International, Tg2, Tg5, Rai International, Rtl, Canale Italia, oltre a varie autorità locali, tra cui il sindaco di Spello, Sandro Vitali ; il vicesindaco, Antonio Luna ; il presidente della Pro Loco, Umberto Natale. Tutto all’insegna della migliore pratica della scrittura e del viaggio come occasioni per rilevare e rivelare le « verità » dei luoghi. Tutto dedicato all’avventura della scrittura e alla scrittura dell’avventura… La serata de « Il Viaggiautore » è stata significativa, avvincente, densa di stimoli, e comunque piacevolissima per l’abile ed elegante presentazione degli attori Diego Verdegiglio, Elena Presti e Marika De Chiara, supportati da Roberto Messina nel ruolo di intervistatore, e vivacizzata a dovere da letture, proiezioni di documentari, docu-film e fotografie di viaggio. E soprattutto resa emozionante dalle esecuzioni di varie « musiche dal mondo » e dai suggestivi « tappetini musicali » del giovane, ma già valentissimo pianista, Luca Filastro. Il primo riconoscimento « alla Carriera » è andato al regista, scrittore, documentarista, fotografo Folco Quilici, di cui sono stati presentati gli utimi due volumi editi per Mondadori « La dogana del vento » e « Storie di mare ». Quilici, ospite d’onore, ha tenuto banco da par suo, con la sua simpatia e la sua verve di grande e pressocché unico testimone di un’intera vita dedicata a questi settori, e ha commentato per l’occasione alcune suggestive sequenze di un celebre documentario da lui realizzato nel 1976 per la Esso Italiana : «l’Italia vista dall’alto», dedicato proprio all’Umbria. Dopo Quilici, Premio ad Alberto Fiorin, grande viaggiatore ed eccellente promotore di eventi artistici e culturali, organizzatore e protagonista di spedizioni ciclistiche in tutto il mondo: Cina, Unione Sovietica, Medio Oriente, Scandinavia, Nordafrica. Alfiere di un turismo sostenibile per promuovere l’idea e la pratica della bellezza attraverso la lentezza e la contemplazione del paesaggio naturale e umano. Il riconoscimento per i suoi ultimi due volumi «Il vento dei fiordi» e «Strade d’Oriente», realizzati per Ediciclo editore. Per la sezione speciale denominata «Ora locale», dedicata ad autore, giornalista, saggista, editorialista o scrittore che abbia dedicato al territorio in cui si celebra il Premio forte attenzione e particolare impegno intellettuale, favorendo la conoscenza della sua storia e delle sue risorse, la giuria (di cui fanno parte Vanni Cecchinelli, avvocato, presidente onorario A.i.g.; Roberto Messina, giornalista e direttore del Premio; Mauro Lozzi, capo redattore del Tg2 ; Marcello Villari, inviato del Tg5 ; Nino Marazzita, avvocato; Dante Maffia, poeta e scrittore) dopo aver esaminato un materiale assai cospicuo, ha riconosciuto, tra tutti, unicità, preziosità, acume, costante e appassionata attività di ricerca e riscoperta delle peculiarità del territorio (di Spello, di Perugia e dell’Umbria in genere) degli editoriali, reportages e articoli redatti per « Il Corriere dell’Umbria » (nella seguitissima rubrica «Umbria Felix») dall’avvocato Giovanni Picuti, cui è andato appunto il Premio. Ecco poi premiata una protagonista femminile : Rossella Diaco, conduttrice di Rai Radiouno e Rai International in trasmissioni dedicate ai viaggi, al turismo, alla riscoperta delle tradizioni e delle varie culture, si è poi occupata di musica italiana nel mondo diventando un volto noto con la trasmissione di Rai International « Italia è ». Quindi spazio alle nuove leve, con la sezione « under 35 » dedicata ai giovani autori, e Premio ad un altro grande viaggiatore delle due ruote (ma stavolta quelle della motocicletta e dello scooter..) : Giorgio Serafino, autore de « L’america in bicicletta » per Mursia, che ha attraversato le foreste del Sudest asiatico e le praterie americane insieme alla moglie Giuliana, tornando sempre incolume dopo incredibili peripezie. Premio « Il Viaggiautore » per l’editoria, a Florindo Rubbettino, giovane imprenditore ma di consolidata tradizione familiare, “figlio d’arte” per aver ereditato la grande azienda grafica ed editoriale fondata dal compianto papà Rosario, Rubbettino ha recentemente realizzato un’importante, unica e davvero affascinante collana di viaggio denominata «Viaggio in Calabria», diretta da Vittorio Cappelli, interamente dedicata a reportages, racconti, saggi, pamphlet su questa regione : da quelli scritti dai primi viaggiatori del 1700, a quelli del cosiddetto « grand tour », fino ai nostri tempi, passando per gli straordinari titoli di Gissing, Douglas, Lenormant, De Custine, per saltare a Lombroso, Savinio, Bocca. Per finire, ancora spazio ai giovani : ma questa volta non per un libro, un articolo, un saggio, ma per una originale e importante iniziativa culturale legata al viaggio, e in particolare all’arte e al viaggio « con » e « per » l’arte. Premio a Francesco Cordua, imprenditore bolognese, per la sua manifestazione «Arte sotto i portici» che appunto a Bologna, in via Farini, salotto della città, fa giungere ogni anno, dal 2004, oltre 150 artisti da tutta Europa (in 8 anni, dunque, oltre 1.200 !), con l’arte, dunque, come spinta al viaggio, come racconto del viaggio. Particolarità di questo progetto è la “valigia dell’arte” : una vera valigia su cui ogni artista che partecipa all’evento lascia il suo segno, la sua firma, dipingendo un piccolo quadro, un bozzetto. Una valigia, quindi, fortemente simbolica, che è stata posta sul palco del Subasio per chiudere in bellezza e in metafora le premiazioni de « Il Viaggiautore ». Da sottolineare qualità e bellezza dei premi realizzati da A.i.g. Per questa serata : stupende sculture in bronzo raffiguranti un pennino che centra una rosa dei venti, simbolo della scrittura\reportage, realizzate ad hoc dal maestro Francesco Triglia, uno dei più significativi artisti italiani, di insolita e suggestiva compiutezza plastica, che sa ridare voce a tecniche e valori formali «neoclassici» ma nientaffatto stereotipi. E opere dello scultore Antonello Iuliano (in arte « Janto ») realizzate in siporex patinato marmo, una speciale e originale « lega » di materiali plastici : anche queste, opere uniche, con la stessa simbologia del pennino, però realizzate con altra tecnica e altra interpretazione estetica, formale e poetica |
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